L’Ecuador è un paese dell’America del Sud, meno famoso e più piccolo rispetto ai confinanti Perù e Colombia. Eppure il suo territorio abbraccia alcuni dei paesaggi naturali più ambiti dai viaggiatori: la Foresta Amazzonica nella parte orientale, le Ande che si estendono lungo tutto il paese come una spina dorsale e, tra le acque dell’Oceano Pacifico a due ore di volo dalla costa, le isole Galapagos, un vero e proprio paradiso terrestre.
L’Ecuador conserva una rara autenticità, dovuta alla sua giovinezza, in soli 283.561 km² di estensione e con una popolazione di 15 milioni e mezzo di abitanti, accoglie una vasta pluralità di luoghi e culture. In poche ore, viaggiando da nord a sud o da est a ovest si può godere del susseguirsi di una ricca diversità di paesaggi, ecosistemi, climi, tradizioni, volti ed espressioni.
Le tipologie di mezzi di trasporto sono due: l’autobus, confortevole ma spesso caotico, o l’auto privata, generalmente un pick-up con cassone scoperchiabile dove poter caricare contemporaneamente prodotti agricoli, animali e persone. Il sistema viario, in continuo miglioramento, è lento a causa delle ripide Ande, con cui dovrete sempre fare i conti. Preparatevi quindi ad avere pazienza, la velocità di percorrenza è di circa 60 km/h.
Però questo vi permetterà di avere tutto il tempo per godere di paesaggi mozzafiato, dolci come colline, o arditi e ripidi come canyon, deserti e disabitati o urbanizzati e lavorati fin sul più ripido pendio.
I volti che incontrerete durante il vostro viaggio, seppure con tratti somatici simili, vi racconteranno di stili di vita diversi e paesaggi straordinari. Gli occhi, i sorrisi, i lineamenti, i colori degli scialli e la forma dei cappelli cambiano di località in località, sono le tracce vive delle molteplici etnie di un paese che desidera mantenere le sue radici e la sua storia, ancora molto recente.
La cucina, seppure accomunata da un indiscusso riso con pollo e patate che alla lunga stancheranno anche il palato meno esigente, presenta differenze da regione a regione. Ci sono piatti che potrete trovare solo nella stessa località dove gli alimenti sono coltivati o allevati, come: il maito di tilapia in Amazzonia (un pesce di acqua dolce bollito o grigliato avvolto in una foglia di palma), la zuppa di quinoa sulle Ande (un cereale dal chicco piccolo, rotondo e sempre croccante) o il ceviche sulla costa (una zuppa di pesce e molluschi cotti a freddo nel succo di limone).
L’Ecuador offre diverse possibilità di viaggio e tipologie di turismo, la pazienza deve però essere un’alleata imprescindibile di qualsiasi viaggiatore che si troverà frequentemente a dover aspettare e improvvisare. Sarà, infatti, più probabile riuscire a fotografare una specie di orchidea ancora sconosciuta piuttosto che raccogliere informazioni precise e riuscire a rispettare i dettagli del vostro piano di viaggio.
Tuttavia qualsiasi nuova direzione prenderà il vostro percorso, vi porterà alla scoperta di un mondo. Io mi sono lasciata trasportare da questa imprevedibilità e così ho visto luoghi indimenticabili, molti dei quali non contemplati dalle guide turistiche, e ho conosciuto realtà fuori dall’ordinario che hanno messo in discussione la mia realtà.
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Ho vissuto questo paese intensamente per circa 6 mesi ed ora è giunto il momento di riordinare le tappe, raccogliere e organizzare riflessioni e pensieri. Mi accingo a scrivere un diario di viaggio a posteriori. Condividere con voi, lettori curiosi e viaggiatori interessati, interrogativi e riflessioni, fornirvi visioni pragmatiche, consigli utili e altri frivoli, mi aiuterà a metabolizzare questa avventura e a riviverla. Ri-viaggerò, questa volta insieme a voi.
L’itinerario sarà molto vario, per la diversità paesaggistica, i rapporti insoliti tra uomo e natura, le relazioni contraddittorie tra passato e presente. Partiremo da Quito, metropoli e capitale, patrimonio dell’umanità, per raggiungere le Ande, con il loro alternarsi di piccoli centri urbani e paesaggi incantevoli: vulcani, dune di sabbia di alta quota, lagune fresche e floride, escursioni sul vulcano Chimborazo. Scenderemo verso l’Oriente, nell’umida Amazzonia, con i suoi profumi e i mercati traboccanti di frutta e verdura delle piccole località prossime alla foresta. Da lì poi ci dirigeremo verso Sud, passando per Guayaquil, la più popolata e caotica città del paese, fino a raggiungere la calda costa meridionale, al confine con il Perù, terra di banane, cacao e affascinanti porti commerciali. Infine risaliremo la costa centrale tra paesaggio naturale, divertimento e mercati del pesce.
L’Ecuador è proprio così, un collage di luoghi, persone, esperienze. E’ un paese giovane, ancora tutto da scoprire e da ammirare e spero che le tappe che percorreremo insieme siano il punto di partenza per altri viaggi, i vostri.
Itinerario Ecuador in 14 tappe
1a tappa: Quito
2a tappa: Lacatunga e Laguna Quilotoa
3a tappa: Ambato
4a tappa: Riobamba e strada dei vulcani
5a tappa: Vulcano Chimborazo
6a tappa: Nariz del Diablo, il treno delle Ande
7a tappa: Cuenca e Parque Nacional El Cajas
8a tappa: Baños de Agua Santa, porta dell’Amazzonia
9a tappa: Puyo e le città amazzoniche
10a tappa: Le riserve dell’Amazzonia
11a tappa: La costa sud e le piantagioni di banane
12a tappa: Le balene a Puerto Lopez
13a tappa: Manta e Montecristi
14a tappa: Tulcan e Riserva di Guandera
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