Il nostro è un itinerario di 15/20 giorni che potete intraprendere in tutti i periodi dell’anno (Luglio e Agosto sono consigliati a chi sopporta bene il caldo). Un viaggio al centro del mondo attraverso un conflitto senza fine che dura da 50 anni: per questo, un itinerario per viaggiatori esperti e senza timori, capaci di muoversi in situazioni ostili e parzialmente difficili.
Un’esperienza di vita che va al di là del semplice itinerario e vi farà sentire profondamente cambiati. Un percorso umano per chi è disposto a vedere con i propri occhi le conseguenze passate, presenti e future di una guerra che va avanti da 60 anni, a toccare con mano le bellezze irraggiungibili di Gerusalemme ma anche l’odio tra uomini. Un viaggio attraverso le ferite e la storia della Terra Santa.
Partiremo da Gerusalemme, il centro della terra dove le tre religioni monoteiste convivono in un km quadrato, e ci fermeremo almeno tre o quattro giorni; poi passeremo per la capitale di Israele, Tel Aviv, nota per i club e la vita notturna; ci sposteremo di pochi km per raggiungere Jaffa, bellissimo paese affacciato sul mare con una storia tutta da raccontare. Torneremo ai tempi dei romani alla fortezza di Masada e faremo il bagno nella depressione più profonda della terra, il Mar Morto. Ci muoveremo poi nei Territori Occupati Palestinesi, tutte quelle zone – a parte Gaza, in cui ad oggi non è possibile entrare o uscire – che attendo di essere riconosciute come lo stato di Palestina: Ramallah, Nablus, Jenin, Tulkarem, Hebron – dove c’è la tomba di Abramo, figura religiosa centrale per ebraismo e Islam – Betlemme e la Basilica della Natività. Finiremo con un’esperienza di 5 giorni nel campo profughi palestinese di Dheisheh, dove vivremo con le famiglie del campo e conosceremo da vicino cosa vuol dire nascere sotto occupazione militare.
[alert type=”link” dismiss=”no”]Tappe del viaggio e indice degli articoli:
Gerusalemme – Tel Aviv – Giaffa – Masada e il Mar Morto – Ramallah – Nablus – Jenin – Tulkarem – Hebron – Betlemme – Dheisheh[/alert]
Costi e organizzazione
A dispetto della sua enorme portata, è un viaggio molto più economico di possibili vacanze in altri continenti. Il volo, se prenotato con un po’ di anticipo, può arrivare a costare intorno ai 350 euro: ci sono infatti alcune compagnie low cost, come la Pegasus, che partono da Bergamo Orio al Serio e arrivano a Tel Aviv con un breve scalo a Istanbul.
La vita in Israele e Palestina non è cara rispetto all’Europa, anche per il cambio dello shekel con la moneta europea. I luoghi dove rischierete di spendere di più sono quelli più turistici e frequentati, ma è un itinerario per nulla turistico quindi molte saranno le località dove la spesa sarà davvero bassa.
Spostatevi con mezzi pubblici, funzionano bene e non danno problemi. In Palestina spesso i mezzi non funzionano il venerdì, giorno di preghiera per i fedeli musulmani.
Per viaggi solidali si intende una tipologia di viaggio attenta a fare in modo che la gente locale tragga vantaggio dalla presenza del turista: si tratta, ad esempio, di rivolgersi a strutture alberghiere gestite da locali anziché alle grandi catene alberghiere e di trascorrere parte del tempo dando il proprio contributo ad associazioni e Onlus attive sul territorio. E’ possibile organizzare un viaggio solidale in Israele e Palestina da soli, come abbiamo fatto noi, oppure appoggiandosi ad associazioni o piccole Ong come Casa per la Pace Milano o Arcs, Culture Solidali di Roma.
Da leggere e da vedere
Non basterebbe un manuale solo per elencare tutti i libri e i documentari che sono stati scritti su Israele e Palestina: testimonianze storiche, storia delle religioni, libri di geopolitica, denunce dell’attualità, video della drammatica condizione in cui versano le famiglie palestinesi, racconti di come il muro costruito da Israele stia dividendo due popoli. Qui daremo una piccola summa delle migliori.
Da un punto di vista letterario è consigliabile qualcosa sulla storia di questa terra come Israele-Palestina, il conflitto irrisolto di Maurizio Scaini, che cerca di dare una risposta alle domande più urgenti sul conflitto palestinese e la sua storia a partire dall’800. Un filone che ha avuto particolarmente successo nel raccontare la vita in Israele e Palestina e le sue storie è quello della Graphic Novel, in cui spiccano due mostri sacri come Joe Sacco e Delisle Guy: in particolare vi consigliamo Palestina di Joe Sacco (17 euro,Mondadori,2002) e Cronache di Gerusalemme di Delisle Guy (20 euro,Editore Rizzoli Lizard, 2012). Sconfiggere Hitler di Avraham Burg (19 euro, Neri Pozza,2007) racconta tutte le difficoltà di Israele nel costruire una politica lontana dalle paure della Shoah.
Un bellissimo romanzo che è testimonianza davvero coinvolgente e appassionante è Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa, il racconto di quattro generazioni di palestinesi che hanno perso la loro terra raccontata da un’emigrante che oggi vive negli Stati Uniti. Questi sono solo alcuni dei libri che raccontano molto bene cosa vuol dire parlare di Israele e Palestina.
Ci sono anche dei bellissimi documentari che parlano di questa terra come Promises, il conflitto visto dai bambini israeliani e palestinesi o Five Broken Camera, sulla difficile coesistenza tra coloni e contadini palestinesi; o ancora The settlers, sulla violenza dei coloni a Hebron. Non solo documentari ma anche film: da pellicole come Jenin Jenin di Mohammed Bakri, noto attore arabo e cittadino di Israele, al più famoso Il giardino di limoni, la storia della terra palestinese simboleggiata dai limoni di Salma.
[alert type=”link” dismiss=”no”]Il viaggio in Palestina e Israele ha inizio… Prima tappa Gerusalemme »[/alert]