La costa adriatica del Salento è caratterizzata in prevalenza da scogliere a picco su un mare incontaminato e cristallino, paradiso degli amanti del diving, del surf e del kite surf. Per chi ama una vita di mare tranquilla ci sono tante calette e un susseguirsi di spiagge fortunatamente ancora risparmiate dallo sviluppo edilizio, anche se sovraffollate in alta stagione. L’ideale, come per il resto delle coste italiane, è visitarle a giugno e settembre.
Ostuni e la costa fino a Lecce
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Ostuni è una cittadina chic, dalla vita notturna tra le più vivaci del territorio. Si trova a circa dieci chilometri dalla costa che, lunga venti chilometri, si compone di un susseguirsi di scogliere e spiagge dalla sabbia bianca e fine, che lambiscono un mare azzurro e cristallino. La città bianca, così soprannominata per gli edifici intonacati a calce nel borgo antico, domina la campagna delle Murge tra distese di ulivi.
I domini bizantini e normanni, seguiti dai principi di Taranto dai conti di Lecce, dagli Sforza fino ai duchi di Zevallo hanno contribuito ad arricchire Ostuni di chiese, monumenti e monasteri. Tra un dedalo di stradine strette e ripide che circondano la splendida Cattedrale del XIV secolo e i bastioni medioevali aragonesi, sorgono il Palazzo Vescovile, con i resti del castello normanno, e Palazzo del Seminario. Lungo Vico Castello un punto panoramico offre una vista mozzafiato sulla costa. Il centro città è Piazza della Libertà con il Palazzo del Comune e la Guglia di Sant’Oronzo, patrono di Ostuni.
Ostuni si trova in posizione invidiabile a pochi chilometri dalla costa. Belle spiagge sabbiose tra Pilone e Torre Canne, tra cui la spiaggia di Bosco Verde. Tra le Marine di Ostuni, Villanova è ideale per trascorrere la serata dopo una giornata di mare, gustando aperitivi e gelati.
Anche la vicina e antica località di Carovigno, circondata da ulivi secolari, offre a pochi chilometri spiagge attrezzate di sabbia e scogli e calette raggiungibili via mare.
Verso sud a sedici chilometri da Ostuni s’incontra la Riserva di Torre Guaceto, dove organizzare escursioni in barca a vela, snorkeling o girare in bicicletta.
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Lecce e le sue spiagge
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Lecce è una città ricca di monumenti in stile barocco che dista undici chilometri dalla costa adriatica salentina (e solo 23 dalla costa ionica). Visitare la città di Lecce significa camminare lungo piacevoli percorsi che regalano paesaggi tra i più armoniosi d’Italia, con più di 40 chiese e altrettanti palazzi nobiliari. Piazza Sant’Oronzo, con la statua del Patrono della città, è il cuore commerciale e centro di ritrovo di Lecce, circondata da uffici, bar e negozi. Nella piazza troviamo la Chiesa di San Marco dedicata alla comunità di veneziani e il Leone di San Marco del 1543, accanto il Sedile che fu sede del Municipio. L’anfiteatro romano, sempre nelle immediate vicinanze, è emerso durante gli scavi per costruire il palazzo dell’attuale Banca d’Italia (piacevole è la visita guidata a soli 2€). Da non perdere il castello di Carlo V con le splendide sale interne e le mura inclinate che resero la struttura inespugnabile; a poca distanza si trova la famosissima Basilica di Santa Croce del 1549, restaurata nel 1689, il miglior esempio dell’opulente stile barocco leccese.
Nella parte vecchia della città si accede a piazza Duomo da un unico passaggio molto stretto, in passato chiuso da una porta di legno andata perduta. Questo stretto accesso rende ancora più grande l’emozione che si prova di fronte al Duomo, la cui facciata ricorda un arco trionfale, e alla grandiosa altezza del suo Campanile. Al termine del percorso si raggiunge Porta Rudiae, una delle tre porte monumentali di Lecce chiamata così perché volge verso l’antica città di Rudiae, delimitata da viali pedonali e splendidi oleandri, poi Porta Napoli conosciuta come Arco di Trionfo nell’omonima piazza e Porta San Biagio, del 1700 con la statua del Santo.
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Le Marine di Lecce distano circa dieci chilometri a est dalla città. Nell’area di San Cataldo, nota come la spiaggia dei leccesi, la costa è bassa e alterna tratti di roccia alla bella spiaggia immersa nella pineta che comprende la Riserva naturale delle Cesine, che ospita anche un piccolo porto turistico.
Andando verso nord s’incontrano luoghi ideali per rilassarsi: le Marine di Frigole con le spiaggia sabbiosa e il mare limpido, e Torre Chianca, un piccolo borgo di pescatori con la tipica torre che risale a Carlo V, nelle vicinanze della quale si trova l’isolotto “Lu squeiu” con colonne di marmo del II secolo a.C. a sette metri di profondità. E infine Torre Rinalda affacciata su una lunga spiaggia di sabbia dorata e mare cristallino.
Melendugno e le sue spiagge
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A sessanta chilometri circa da Lecce in direzione sud troviamo Melendugno, un’antica cittadina dal caratteristico centro storico, nota per gli antichissimi dolmen Placa e Gurgulante.
A fare di Melendugno una meta molto battuta dal turismo estivo, sono le sei marine che si susseguono lungo il litorale caratterizzato da faraglioni a sud e isolotti piatti a nord, inframmezzato da cale, spiaggette e insenature. Le marine di Melendugno sono Torre Specchia, Villaggio Nettuno, San Foca, Roca Vecchia, Torre dell’Orso e Sant’Andrea, e si snodano una dopo l’altra.
San Foca con l’omonima torre costiera della metà del 500, è un piccolo villaggio di pescatori che d’estate si trasforma in una località di forte richiamo turistico. Il merito va alle due belle spiagge che si fanno largo tra le rocce, la spiaggia dei Brigantini e la spiaggia degli Aranci, e alla famosa Grotta degli Innamorati.
Roca Vecchia, oggi porto di pescatori, era una ricca città messapica. La sua costa particolare è caratterizzata dai ruderi del castello abbattuto da Carlo V a picco sul mare, dalla torre di avvistamento cinquecentesca e, più all’interno, dal santuario della Madonna di Roca del XVII sec. Il gioiello di Roca Vecchia sono le due grotte Posia (o Poesia), luoghi di interesse per chi ama l’archeologia, tanto quanto per chi ama i tuffi (qui è ufficialmente proibito fare il bagno nonostante in molti si godano il mare; l’ingresso è a pagamento).
Torre dell’Orso è circondata da una pineta a ridosso della lunga e bianca spiaggia di sabbia fina. La sua costa puntellata d’insenature e grotte è nota per i due faraglioni, chiamati per la loro somiglianza, le Due Sorelle. La leggenda vuole che due sorelle, appunto, per cercare refrigerio dalle fatiche quotidiane, si tuffassero da una rupe nel mare in tempesta senza riuscire più a tornare. Gli Dei le videro, ebbero pietà e le tramutarono nei due faraglioni. Il mare è particolarmente limpido grazie alle correnti del Canale d’Otranto che ne fanno una meta frequentatissima in estate.
Otranto, i laghi e le spiagge
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Procedendo verso sud, prima di giungere a Otranto, s’incontrano i laghi Alimini, il luogo più caratteristico dell’agro otrantino, dove pineta e macchia mediterranea si arrampicano sulle dune di splendide spiagge bianche: si tratta di due bacini, il primo detto Fontanelle, di acqua dolce, l’altro chiamato Alimini Grande, di acqua salata, collegato al mare da un canale. Le bellissime spiagge che circondano i bacini sono raggiungibili attraverso una pineta; affollate a luglio e agosto, hanno un mare splendido in qualsiasi momento dell’anno.
Otranto, Hydruntum nell’antichità, fu per 1000 anni il porto più importante verso l’Oriente, i Balcani e Venezia. Dal fascino orientale, è un borgo di origine bizantina costruito su un’ampia sporgenza rocciosa a picco sul mare, caratterizzato da case bianche e mura aragonesi che circondano ancora l’affascinante centro storico. L’attrattiva principale della cittadina rimane lo splendido mosaico pavimentale dell XII secolo, opera del monaco basiliano Pantaleone, della Cattedrale romanica di Santa Maria Annunziata, dove sono custoditi i resti degli 800 martiri decapitati dai turchi nel 1481. Di rilievo è il Castello Aragonese, noto come Forte a mare, ampliato nel 1491 da Ferdinando I d’Aragona in seguito all’assedio turco del 1480. L’entroterra di Otranto è ideale anche per gli amanti del trekking per gli splendidi itinerari puntellati di dolmen e menhir.
Otranto è famosa per il suo litorale che si estende a nord e a sud della città. La costa nord è caratterizzata da un lungo tratto sabbioso, molto frequentato dai turisti per le splendide spiagge della Baia dei Turchi, famosa per il suo mare cristallino, e la Baia di Atlantis, grazioso stabilimento balneare, che si trasforma la sera in disco pub. La costa sud, invece, è rocciosa, selvaggia e costellata di torri d’avvistamento. Tra le località più note Capo d’Otranto, col faro di Punta Palascia, il punto più a est d’Italia indicato dalla Torre di Serpe che s’incontra prima di raggiungere Porto Badisco, nota per le scritture preistoriche della Grotta dei Cervi (non accessibile), dove secondo Virgilio approdò Enea dopo la disfatta della sua città.
Castro, le grotte e la costa fino a Santa Maria di Leuca
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Castro è una cittadina antica che si anima nei mesi estivi e offre moderne e numerose strutture alberghiere. Sorge in un arco di costa alta e frastagliata tra le più belle del Salento, ricca di grotte tra cui la famosissima grotta Zinzulusa.
La città di Castro si divide in due nuclei, Castro Superiore e Castro Marina. La prima è un borgo medievale che sorge nella parte alta del promontorio a picco sul mare e offre un fantastico panorama sull’Adriatico. È piacevole passeggiare nelle caratteristiche stradine tra le piccole case del Borgo ricco di storia, con il Castello eretto nel 1572 e l’antica Cattedrale del XII secolo. Da qui si scende a Castro Marina, antico borgo di pescatori, con il suo mare cristallino e una costa frastagliata costellata di grotte naturali. Il porticciolo è suggestivo, e nelle vicinanze si trovano le grotticelle, usate come magazzino dai pescatori.
A Castro Marina si trova l’attrattiva maggiore della zona, la Grotta Zinzulusa, secondo alcuni paleontologi la più antica dimora in Europa. Il suo nome deriva da zinzuli (stracci), come venivano chiamate dai pescatori le stalattiti e stalagmiti del Corridoio delle Meraviglie. La grotta termina dopo 150 metri di profondità con il cosiddetto “Duomo”. È possibile visitarla in compagnia di una guida e in estate, naturalmente, è molto affollata. Subito a nord del centro abitato si trova la Grotta di Romanelli, tra i più importanti siti preistorici, rifugio dell’uomo paleolitico. È raggiungibile via mare, ma è vietato l’accesso. Le grotte sono una caratteristica di questo tratto di costa e ce ne sono moltissime, tra cui quelle di Palombara e Rotundella che si possono visitare in alta stagione con escursioni in barca; gli amanti dell’immersione possono anche avventurarsi, proprio in questa zona, alla scoperta di quello che viene chiamato il “Sentiero Blu”, un percorso subacqueo a circa sette metri di profondità.
Per chi invece predilige le spiagge s’incontrano piccole calette, una dopo l’altra, di sabbia fina e splendido mare turchese, a pochi minuti di auto da Castro Marina.
A circa dieci chilometri a nord di Castro, si incontra Santa Cesarea Terme, noto centro termale che, come Santa Maria di Leuca, vanta splendide ville in stile Liberty. Un sentiero tra i pini di Aleppo porta nella parte alta della città dove si gode di uno splendido panorama sulla costa, fino alla punta con Santa Maria di Leuca.
Viaggiando verso sud in direzione di Leuca, s’incontra Tricase dove oltre al castello cinquecentesco, la Chiesa Madre del ‘700 e la Chiesa barocca di San Domenico, sono molto particolari le famose “case a corte”, costruzioni tipiche di questa cittadina. Proseguendo verso Tricase Porto, c’è poi un’insenatura naturale dalle acque trasparentissime, e proprio lì si trova uno dei più antichi alberi d’Italia, dichiarato monumento botanico. La quercia Vallonea del XII secolo, nota come Quercia dei 100 Cavalieri, con una chioma che raggiunge i venti metri di diametro, secondo la leggenda dette riparo a Federico II e alla sua corte.
Nei restanti chilometri che separano Tricase da Santa Maria di Leuca s’incontra il Canalone del Ciolo, un canyon naturale, meraviglioso per un trekking lungo la costa. Al termine dei 143 gradini scavati nella roccia si gode di uno splendido panorama dell’insenatura e della grotta nella parete opposta.
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