Kalòs ìrtate stin Grecìa Salentina
Benvenuti nella Grecìa Salentina
Oltre a splendide spiagge e località di mare, il Salento offre un entroterra ricco di monumenti, storia e tradizioni, di cui fa parte la Grecìa Salentina: l’unione di comuni che hanno la particolare caratteristica di aver mantenuto viva nel tempo la forte influenza dell’antica colonizzazione greca. La popolazione ancora oggi unisce le tradizioni salentine a quelle della Magna Grecia e, anche se in piccola parte, parla la lingua greco-salentina nota come griko.
La Grecìa Salentina per il suo patrimonio culturale e artistico è tra i più importanti territori d’Italia. I nove comuni che compongono quest’isola linguistica ellenofona – cui se ne sono aggiunti di recente altri tre limitrofi -, possiedono antiche tradizioni e siti di interesse artistico, culturale, e religioso, con centri storici degni di nota. Sono Melpignano, piccolo centro dalla inusuale bellezza architettonica, Soleto, con il suo centro storico e la Chiesa Matrice di SS Assunta con la guglia degli Orsini del Balzo e la Cappella S. Stefano, Corigliano d’Otranto, con le case a corte e la chiesa Matrice di San Nicola; e ancora Calimera, dal greco “buongiorno”, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Cutrofiano, Martano, Martignano, Sogliano Cavour, Sternatia e Zollino.
[alert type=”warning” dismiss=”no”]Dove dormire nella Grecìa Salentina: Don Agostino Relais Masseria e Naturalis Bio Resort a Martano.[/alert]
Manifestazioni folkloristiche. Un importante festival musicale internazionale, I Canti di Passione, si tiene in concomitanza con la Pasqua (fine marzo-inizio aprile) durante il quale si celebra la Passione di Cristo. La manifestazione in assoluto più famosa nella zona è però la Tarantella salentina, in dialetto pizzica (morso della tarantola). Ad agosto, per 10-15 giorni circa, numerosi gruppi musicali tengono concerti itineranti nei diversi comuni. I concerti si svolgono all’aperto e in piedi perché il pubblico non è spettatore, tutti ballano in questo rito collettivo al suono della pizzica. La manifestazione ha il suo culmine con la Notte della Taranta a Melpignano, verso la fine di agosto, in cui si svolge il “concertone” durante il quale dalla sera alla mattina inoltrata si esibiscono decine di gruppi musicali, anche internazionali provenienti dall’aerea del mediterraneo, il cui folklore abbia assonanza con la tradizione salentina. Oltre 100.000 persone ogni anno vi assistono di fronte al Convento degli Agostiniani.
[alert type=”success” dismiss=”no”]Ti può interessare anche… Un itinerario alla scoperta del tarantismo[/alert]
E già che siamo in zona: Galatina e Maglie. Questi due comuni non appartengono all’Unione, ma hanno un forte retaggio storico greco e fama di tradizione folkloristica. Galatina, in tempi antichi, fu luogo di origine del rito dei tarantati (ovvero persone morse dalla tarantola) che arrivavano da tutto il Salento nel giorno di S.S. Pietro e Paolo, all’alba, e per prendere parte a un ballo indemoniato, per cercare di esorcizzare il male. Ancora oggi viene rinnovata la tradizione con spettacoli che precedono la processione nella chiesa sconsacrata di S.S. Pietro e Paolo. Assolutamente da non perdere la Basilica di Santa Caterina. Maglie, al confine con la Grecìa Salentina, merita una visita per le sue chiese, il Duomo, Santa Maria della Scala e la Madonna delle Grazie, i giardini di Villa Tamborino e il complesso culturale l’Alca, con il museo civico di paleontologia e paletnologia. Nella prima settimana di agosto ospita il Mercatino del Gusto un evento di slow food per scoprire e conoscere in allegria il territorio pugliese.