Nell’arcipelago delle Piccole Cicladi quattro isole più delle altre vi toglieranno il fiato: Iraklia, Schinoussa, Koufonissia e Donoussa. Destinazioni ideali per chi ama il paesaggio aspro e il mare cristallino della Grecia. Tutte vicine, tanto che una tira l’altra.
Iraklia
Iraklia è la più grande anche se in realtà con i suoi cento abitanti è la meno popolata. La vita ruota attorno ai due piccoli villaggi di Agios Georgios, porto oltre che centro principale, e Panagià, paesino di campagna dal tempo fermo.
Tre spiagge e un’unica strada dove trovate alcune taverne e un paio di negozio. Ma se siete qui è perché questo è tutto ciò di cui avete bisogno. Abbiamo detto tre spiagge, si tre come il numero perfetto. Livadi, a 15 minuti dal porticciolo, è stata eletta “la più bella del reame” per la sabbia fine e il fondale poco profondo. A seguire Agios Georgios, accanto al molo, con acqua azzurra e sabbia chiara. Last but not least: Tourkopigado, la piscina naturale a forma di ferro di cavallo rocciosa e isolata.
DOVE DORMIRE A IRAKLIA: Villa Zografos. Tra il porto e Chora, a soli 700 metri dalla spiaggia di Livadi, dalla vista sul Mar Egeo e sulle isole di Schinoussa e Koufonissi.
Schinoussa
Schinoussa è la Grecia autentica. Rimasta fedele a sè stessa, ha un animo particolarmente delicato. Pochi turisti, una vita semplice condotta da chi ci vive, un tramonto dalla Chora e campi coltivati. L’unica delle Cicladi che riesce a tenere testa per numero e bellezza alle spiagge di Koufonissia con una quindicina di località ben segnalate. Le migliori? La Baia di Almyros dall’acqua cristallina, sabbia chiara e fondale basso. Avvlaki tou Papa, misteriosa e nascosta, amata dai naturisti. E poi Fidou, l’isola satellite, piccola e solitaria che vi seduce appena ci mettete piede.
DOVE DORMIRE A SCHINOUSSA: Theasis Luxury Suites. A cinque minuti dalla spiaggia, questa struttura offre un soggiorno unico grazie al suo design moderno e ai risvegli vista mare.
Koufonissia
Koufonissia è l’isola più piccola di tutte le Cicladi. Conta circa trecento abitanti per una superficie di quattro chilometri quadrati. Soltanto qualche negozio, due supermarket e una decina di taverne. Una dimensione altra a cui si aggiungono spiagge caraibiche dalla sabbia bianca e un mare di un azzurro intenso.
Chi viene a Koufonissi lo fa per staccare dalla confusione e per trovare il suo piccolo Eden. Viste le ridotte dimensioni, qui non esiste il noleggio né di auto né di motorini. Dimenticate, quindi, i rumorosi quad della vicina Mykonos e iniziate a immaginare solo il suono dolce dell’acqua sul bagnasciuga. La vita inizia piano, con calma. Le taverne in paese aprono per cena, come anche la maggior parte dei negozi. Diverso in spiaggia, dove trovate sempre un posticino tipico dove mangiare insalate greche, dakos, souvlaki e tantissimo pesce fresco.
Le spiagge sono una dietro l’altra, tanto che non esistono noleggi perciò dimenticate auto e moto, a separarle soltanto piccole calette deserte in cui dovete assolutamente fermarvi a fare un bagno. Pori, Portes, Finikas, Platia e Fanos. Tutte bellissime, alcune più grandi, alcune più ventilate, alcune più affollate. Tutte raggiungibili a piedi e chi non vuole camminare con cinque euro (andata + ritorno) può prendere il taxiboat al porto.
Pori è la più lontana, circa 30 minuti di cammino da Fanos Beach. Il consiglio è di raggiungerla almeno una volta a piedi per ammirare le meravigliose scogliere di Koufonissia, con il taxiboat sarebbe come averle viste solo a metà. Davvero molto affascinanti sono Devil’s eye, la piscina naturale a forma di cuore, e Gala con la sua grotta sotto la scogliera. Consiglio: portate con voi ombrellone, cappello e crema solare. Non ci sono lidi in cui affittare lettini e sono pochi gli alberi che creano ombra. Rischio scottature: molto elevato.
DOVE DORMIRE A KOUFONISSIA: Portes Houses. A cinque minuti dalla spiaggia e 15 dal paese. L’architettura cicladica e una terrazza sull’Egeo da cui guardare il tramonto.
Donoussa
Donoussa è l’isola della semplicità: un solo villaggio e nessuna automobile da affittare. Venire qui significa amare il silenzio di un libro letto sotto una tamerice e la quiete della spiaggia del porticciolo di Aegiali. Meravigliosa anche Kendros, a 15 minuti di passeggiata dal centro, che vi stupirà con un sentiero mozzafiato. Più lontana è Kalariotissa, dalla parte opposta, qua trovate solo la barchetta di un pescatore.
Quando andare nelle Piccole Cicladi
Se non amate le spiagge affollate l’imperativo è quello di prenotate per il periodo che va dalla fine di maggio all’inizio di giugno oppure per le ultime settimane di Settembre. Questa attenzione vale soprattutto per Koufonissia che in Agosto viene letteralmente invasa dai turisti. Le altre Piccole Cicladi sono meno conosciute e battute ma anche qui il numero dei viaggiatori è in crescita.
Quanto restare
Se siete sempre in movimento e non riuscite a stare troppo tempo in un luogo, dedicate tre o quattro giorni ad ognuna di queste isole. Il consiglio è quello di inserirle in un itinerario più ampio in cui potete vedere diversi luoghi. Se invece avete in mente il relax più totale e non volete spostarvi allora andrà bene una settimana.
Come arrivare
Per arrivare qui, di solito, si passa per Mykonos con un volo diretto e il giorno successivo high-speed verso le sue sorelline minori. Per i traghetti potete consultare il sito Direct Ferries.
[alert type=”link” dismiss=”no”]Leggi anche: Le spiagge bianche di Elafonisos
[/alert]