Le cascate dell’Iguazú, tra meraviglia e leggenda

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Le cascate di Iguazú sono un’autentica meraviglia, uno specchio dove Argentina e Brasile si guardano attraverso centinaia di corsi d’acqua e una vegetazione e una fauna da favola. Non si stupirà chi è passato di qui che siano tra le nuove meraviglie del mondo.

Come organizzarsi per arrivare fin qui. Innanzitutto, come raccontavo la scorsa volta, le cascate si trovano nella regione della Tripla Frontera, dove Argentina, Brasile e Paraguay si sfiorano a pochi chilometri l’uno dall’altro. La regione è il luogo ideale per fermarsi tre o quattro giorni per coloro che hanno il tempo e la sorte di passare dall’Argentina al Brasile nello stesso viaggio; altrimenti richiederà uno sforzo – profondo nord per l’Argentina, estremo sud per il Brasile – che vale comunque ogni singolo chilometro.

Brasile o Argentina? Le cascate si trovano in mezzo e di conseguenza c’è la possibilità di fermarsi in Brasile, a Foz do Iguaçu, e in Argentina, a Puerto Iguazú. Consiglio decisamente la seconda cittadina, molto più piccola, tranquilla e vivibile di Foz che invece è la quarta città più grande dello stato del Paranà con 310.000 abitanti ca., dieci volte tanto la quasi omonima argentina. Stare a Foz vuol dire muoversi in mezzo al traffico e al caos, mentre Puerto è un tranquillo paesino dove godere della tranquillità e prepararsi all’escursione. Una cosa accomuna entrambi i paesi, un’umidità pazzesca, un vero e proprio caldo tropicale che vi creerà all’inizio qualche affanno.

cascate più belle del mondo

Ma la ragione principale per cui è buona cosa stare a Puerto Iguazú è che la parte più bella delle cascate sta in Argentina, dove c’è la famosa Garganta del Diablo – la gola del diavolo – e il panorama è spettacolare. Dato che i due paesi si specchiano, chi sceglie il lato brasiliano avrà la possibilità di ammirare da lontano nella sua completezza la Garganta del Diablo.

La mia scelta è ricaduta su Puerto Iguazú. L’offerta ostelli è molto agevole, troverete all’arrivo un sacco di persone pronte alle più varie offerte pur di trascinarvi con loro. Scegliete con calma, ci sono buonissimi ostelli a prezzi convenienti. Molti, vista la temperatura e il caldo, sono dotati di piscina dove potrete rilassarvi e preparare la vostra avventura nel Parco nazionale dell’Iguazú (lato argentino). Per farvi solo qualche nome andate sul sicuro con il Timbo Posada (10 euro per un letto, 20 per una stanza privata – Av. Misiones 147), il Garden Stone (13 euro per un letto, 20 per una stanza privata), e l’Iguazu Falls. Tutti e tre in zona tranquilla e centrale, tutti con piscina (ottima quella del Timbo).

Quanto tempo restare? Il parco si può girare con un po’ di fretta anche in un giorno solo, se ne avete il tempo però rimanete due giorni, la proposta è resa anche più allettante dall’offerta del parco, che con il biglietto del primo giorno permette di pagare la metà al secondo passaggio. La partenza è la mattina presto con un bus, una mezz’oretta e arrivate. Può iniziare l’incredibile camminata in mezzo a 270 cascate alte fino a 70 metri in questo paradiso tropicale dove troverete le specie più belle di volatili, farfalle multicolori e animaletti di tutti i tipi.

Tucano

Si entra e ci si inerpica lungo un sentiero costeggiando una folta vegetazione, fiumi e naturalmente cascate. Il sentiero è ben tracciato e agevole, facilitato nelle parti più scoscese da passarelle e ponticelli. Uno dei punti più incredibili, se non il più bello, è quando si arriva alla Garganta del Diablo, la gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri che vi lascerà senza parole. Rinunciate all’idea di restare asciutti, è praticamente impossibile visto il volume di acqua che quasi rimbalza per la potenza della cascata. Impressionante è anche il rumore, sarà difficile per voi sentire le parole dei vicini.

Ma non c’è solo la Garganta del Diablo, all’interno del parco infatti c’è tutto un percorso dove ammirare decine di cascate meravigliose e diverse per intensità, altezza e conformazione, e tanti possibili sentieri nella foresta dove curiosare e godere del silenzio assoluto interrotto dallo sprigionarsi della potenza dei getti d’acqua che si tuffano per decine di metri. All’interno del Parco ci sono due circuiti – superiore e inferiore – che potete attraversare e rimodellare a piacere. Una particolarità, vista tutta l’acqua presente, sono gli arcobaleni, che con il sole spuntano ovunque. Non stupitevi se vi capita di vederne più di uno nella stessa giornata.

Farfalla

Una possibilità – piuttosto cara – per chi vuole avvicinarsi di più alle cascate è prendere il gommone che vi porta quasi sotto, per una doccia ancora più totale e l’occasione in seguito di fare una discesa a velocità sostenuta per le rapide con ritorno al punto di partenza in camion sperando di vedere le specie del parco. E’ un’occasione in più, non particolarmente in sintonia con chi preferisce ricercare percorsi propri e più personali.

La partenza per il parco è di mattina presto anche per evitare il caldo, probabile quindi che verso le quattro siate distrutti e pronti a tornare a Puerto Iguazú per una serata magica in relax con negli occhi la meravigliosa e lussureggiante vegetazione della foresta e l’insubordinante potenza delle cascate.

[alert type=”success” dismiss=”no”]Il viaggio continua… Nella vivace e fervente Porto Alegre ➔[/alert]

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