Impossibile arrivare a Berlino senza già una sensazione della città. Complici la Storia, la guerra, la Germania divisa. Il socialismo, il fermento underground della Berlino Ovest anni ’70 e ’80, il passaggio di artisti internazionali dalle vite al limite, David Bowie, Iggy Pop, Nick Cave. E quei film che Berlino l’hanno raccontata, contribuendo a un immaginario tra poesia, sfumature di grigio, musica elettronica ed esistenze diverse: Germania anno zero, Il cielo sopra Berlino, Good Bye Lenin, Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, Lola corre, Le vite degli altri.
Si arriva in Alexanderplatz carichi di immagini, ma non per forza di aspettative ben definite su una città che si sa tanto grande, estesa, da scoprire. Ci si arriva dall’aeroporto di Schönefeld con il treno Airport Express o con la metro di superficie S-Bahn, oppure dall’altro aeroporto, Tegel, in autobus.
Ad Alexanderplatz ci si ritorna, ci si passa, diventa punto di riferimento con la sua antenna della televisione che sbuca ovunque sopra i tetti berlinesi e serve a non perdersi. Un’antenna-torre che è parte della storia tedesca e capolavoro della Germania Est: negli anni sessanta la Ddr decise di costruire la torre della televisione come esempio della propria forza ed efficienza dando vita a quello che è divenuto simbolo architettonico della Berlino capitale socialista. Da qui partiamo per la nostra visita della città.
Primo giorno a Berlino
10:00 ALEXANDERPLATZ
Luogo un tempo fulcro di Berlino Est, che ha visto passare la Storia (qui le grandi manifestazioni prima della caduta del muro), Alexanderplatz è oggi zona commerciale e incrocio di vie e mezzi di trasporto. Un po’ disorientante a dire il vero l’impatto con questa piazza tra le più importanti d’Europa: grandi spazi che sembrano giustapposti senza un disegno preciso, edifici degli anni ’20 e ’30 del ‘900 accanto a palazzoni della Ddr, come l’Istituto di Statistica e quella che era la Casa dell’Elettronica, vicino a nuove strutture commerciali, mentre spiccano ancora due monumenti di epoca socialista quali l’Orologio Urania del Tempo del Mondo (1969) e la Fontana dell’amicizia tra i popoli (1970). E progetti di riqualificazione da anni in fermento ma non ancora messi a punto. Facendo il giro della piazza, ne approfittiamo per prendere un caffè con torta in uno dei locali accanto alla stazione ferroviaria (Café P1, Panoramastrasse 1) e facciamo già nostra l’immagine caratteristica dei treni gialli (la U-bahn ossia la metropolitana) e rossi (S-bahn) che attraversano la città.
11:00 MITTE
Ci incamminiamo alla scoperta di alcuni dei luoghi e monumenti più noti di Berlino all’interno del Mitte, area un tempo quasi totalmente parte dell’Est. Pochissimi angoli sono rimasti inalterati dopo la caduta del muro e di quegli anni il Mitte conserva solo alcuni segnali e sembianze, soprattutto nelle facciate dei grandi palazzi in stile sovietico (molti edifici Stasi oggi ospitano abitazioni).
Ci muoviamo per un breve tratto tra i giardini che ci conducono alla St. Marienkirche, principale chiesa protestante di Berlino, in stile gotico-barocco (al suo interno è conservato l’esemplare di danza macabra più antico della Germania). Siamo all’incrocio con Spandauer strasse, grande via che percorriamo per cinque, dieci minuti passando sul fiume Sprea e dall’altra parte della strada avvistiamo già il Duomo e l’antistante Lustgarten; siamo in una delle aree più rinomate della città, l’Isola dei Musei. Ci torneremo nel pomeriggio per dedicarci a una visita al chiuso, mentre approfittiamo della mattinata per continuare la nostra passeggiata.
Arriviamo alla zona verde Babelplatz, dove avvistiamo il Teatro dell’Opera; costeggiamo il parco, incrociamo Beheren Str., poi Wihelm Str. e Hannah Arent Str.: il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa è davanti a noi con le sue 2711 stele in calcestruzzo colorate di grigio scuro. Uno spazio di ricordo e commemorazione a cielo aperto, costruito su progetto dell’architetto statunitense Peter Eisenman e inaugurato nel 2005. I monumenti funebri, fortemente simbolici ed evocativi, sono inseriti in un contesto vivo e di continuo passaggio. (Metro Mohrenstrasse).
12:00 PORTA DI BRANDEBURGO
Di fronte al Memoriale, si apre il Tiergarten (con l’omonimo quartiere), polmone verde di Berlino, in quello che fu l’Ovest della città. Una breve passeggiata nel parco ci porta di fronte al Reichstag (il Parlamento) e poi, attraverso il viale alberato Bremer Weg, eccoci davanti alla Porta di Brandeburgo, edificio neoclassico risalente a Guglielmo II di Prussia e già nel ‘700 passaggio cittadino, distrutto più volte durante le guerre. Parte di Berlino Est, la sua chiusura fu uno dei simboli della divisione della città: impressionanti le fotografie scattate dall’Ovest raffiguranti il muro e immediatamente dietro, a ridosso della barriera, la grande porta in condizioni di decadenza. Il restauro è stato compiuto nel 1991. Oltrepassiamo la Porta, non senza pesare la facilità del gesto, e siamo di nuovo nel Mitte, ora alla ricerca di un posticino per il pranzo. (Metro U Bundestag).
13:30 PRANZO
Scegliamo il locale tedesco Deponie nr 3, ideale per un pranzo veloce nelle vicinanze della nostra meta pomeridiana.
14:30 ISOLA DEI MUSEI
Ci troviamo a pochi passi dall’Isola dei Musei, patrimonio mondiale Unesco. Ci arriviamo lasciando alla nostra destra il mercatino dell’usato Flea Market (sempre interessante farci un giro) e percorrendo il ponte Monbijourbrucke, dove subito ammiriamo il Bode-Museum, imponente e particolare per la sua forma circolare. Qualche minuto e arriviamo nella parte centrale dell’Isola, dove sorgono: Altes Museum, Neues Museum, Alte Nationalgalerie e Pergamonmuseum. Un concentrato di storia e di arte dall’antichità al contemporaneo in edifici di epoca romantica, tra spazi di luce, ombre, colonnati, e i riflessi nel fiume, splendido scenario per la nostra visita pomeridiana.
Dovendo scegliere un solo museo, visto il tempo a disposizione, ci dirigiamo al Pergamonmuseum: l’attrazione principale è l’Altare di Pergamo (in restauro fino al 2019), che dà nome al museo ma sono diverse le presenze che stupiscono, in particolare la Porta di Babilonia e la Porta del mercato di Mileto; e tutto il percorso è un fantastico viaggio nel tempo tra i numerosissimi reperti delle civiltà mesopotamiche. Incluso nel biglietto il bellissimo Museo di Arte Islamica.
16:30 DDR MUSEUM
Una breve passeggiata lungo la Sprea, approfittando per prendere un caffè, e arriviamo al DDR Museum, museo interattivo della Germania Est, con racconti e testimonianze sulle vicende e la vita negli anni della divisione. Un’introduzione alla nostra seconda giornata a Berlino che dedicheremo alla scoperta delle parti di muro ancora esistenti e di luoghi del ricordo.
17:30 BIRRA E RELAX
Ci rilassiamo in un localino tra i giardini e il fiume (Brauhaus Georgbraeu, Palladiumberlin), sorseggiando una birra e altro, scattando fotografie con la luce giusta, disegnando un po’, prima di dirigerci verso la nostra meta serale.
19:30 CENA E DOPOCENA
Non lontano, sempre nel Mitte, in Augustrasse 24, vi è un posto incantevole e suggestivo, che sa di altre epoche, insieme accogliente e vivace, sia d’estate, quando si può piacevolmente pranzare, cenare o prendere un caffè all’aperto, sia d’inverno. La Clärchens Ballhaus è in realtà una sala da ballo per tutti i gusti e le età con musica dal vivo (si tengono concerti di vario tipo), ma è anche un buon ristorante. L’ambientazione retrò è stata scenario per una sequenza di Inglorious bastards di Tarantino. Aperto tutti i giorni dalle 11 fino alle 24. (Metro: Rosenthaler Platz).
Secondo giorno a Berlino
Ci muoviamo sulle tracce del Muro, della divisione. E il cielo sopra Berlino è presenza forte, preponderante, cornice notevole sempre, più che in altri luoghi. Bianco lucente sopra al fiume, grigio e nuvole nere, grigio blu, e azzurro terso pulito dal vento. Cambiamenti repentini che ricalcano le anime di questa città. E la storia che affiora e riaffiora tra gli edifici tagliati a metà per consentire il passaggio del muro, e i ricordi delle persecuzioni e divisioni, con statue, installazioni, murales di quartiere in quartiere.
10:30 IL MURO
Scendendo alla fermata della metro Bernauer Stasse, ci troviamo nell’area del Memoriale del Muro di Berlino. Siamo sul confine che divideva la città: il Muro conservato nelle sue fattezze di un tempo, un secondo muro, di cui non tutti conoscono l’esistenza, parallelo al primo (per frenare ogni tentativo di fuga), e tra l’uno e l’altro quella che venne chiamata la “striscia della morte”. E ancora lì a testimoniare una delle terribili torrette di guardia. Nell’area verde circostante sorge la Cappella della Riconciliazione, nella quale le vittime del muro vengono regolarmente commemorate durante le celebrazioni liturgiche. Da visitare in loco il centro di documentazione aperto nel 2009, con immagini e video del muro dalla sua costruzione alla demolizione e interviste a chi ha vissuto la divisione in prima persona. Dalla terrazza dell’edificio si ha una visuale di grande effetto sulle parti conservate della barriera e sul monumento in ricordo della divisione della città e delle sue vittime.
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12:00 SHOPPING E PRANZO
Partendo da Brunnenstrasse, ci incamminiamo e addentriamo in vie e viuzze comprese tra il quartiere Brunneviertel, il Mitte e Helmholtzkiez, e scopriamo una zona residenziale, piena di negozietti, molti vintage, librerie, qualche – all’apparenza – centro sociale, moltissimi locali etnici. E’ anche la zona della più antica birreria all’aperto della città, il Prater Garten. Dopo aver un po’ gironzolato e fatto qualche piccolo acquisto, ci fermiamo per il pranzo da Naan Indische.
14:30 EAST SIDE GALLERY
Arriviamo all’East Side Gallery con il treno rosso S-Bahn, fermata Kundenzentrum. Siamo nel quartiere Friedrichshain, un tempo Berlino Est, e costeggiamo la Sprea lungo Muhlenstrasse: più di un chilometro del muro dipinto in gran parte nel 1990 da artisti provenienti da tutto il mondo con murales legati al tema della libertà e dei diritti umani, ai quali negli anni si sono aggiunti altri interventi che parlano della Berlino contemporanea; l’insieme è oggi un vero museo d’arte a cielo aperto. Ed ecco che ci troviamo di fronte a un altro simbolo di Berlino, della separazione e poi riunificazione: Oberbaumbrücke, il ponte sulla Sprea che unisce i quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg, un tempo divisi dal muro.
16:30 CHECKPOINT
Riprendiamo il treno e poi la metro, cambiando in Jannowitzbrücke, e scendendo a Kochstrasse arriviamo al Checkpoint Charlie: durante la divisione, era un importante posto di blocco che collegava il quartiere sovietico di Mitte con quello statunitense di Kreuzberg. Oggi a testimonianza vi è una fedele ricostruzione del punto di controllo. In prossimità si trova il Museo del Muro.
17:30 POTSDAMER PLATZ
Una decina di minuti a piedi lungo Zimmerstrasse e poi Stresemannstrasse e arriviamo all’ultima tappa della nostra visita: Potsdamer Platz, luogo di grattacieli e strutture architettoniche all’avanguardia. Dopo un glorioso e fiorente passato di centro commerciale, le guerre e poi la divisione la videro in totale decadenza e abbandono; negli anni ’90 cominciarono la riqualificazione e ricostruzione che la portarono all’attuale splendore. E’ luogo di sale cinematografiche e del Theater am Potsdamer Platz, dove ogni anno si celebra la Berlinale.
18:30 SERATA A KREUZBERG
Ci spostiamo al centro del quartiere Kreuzberg (metro Görlitzer Bahnhof), dove ci godiamo un aperitivo, poi una cenetta e andiamo quindi alla scoperta di qualche locale ancora underground, come Madame Claude e lo storico bar SO36 (Oranien Str. 190), noto per la frequentazione negli anni ’70 di David Bowie e Iggy Pop.
DOVE DORMIRE A BERLINO
Nhow Berlin: hotel di design a 4 stelle affacciato sul fiume
Shoenehouse Apartments: appartamenti nel centrale quartiere Mitte
Alcatraz Hostel: un ostello di qualità a Prenzlauer Berg vicino alla metro.
Le strade vicino a Rosenthaler Platz sono strategiche per la loro vicinanza alle mete più interessanti, i locali e i ristoranti. Alexanderplatz è un punto strategico di incrocio delle linee della metropolitana. Una terza zona da prendere in considerazione è la Warschauer Strasse, accanto alla East Side Gallery.
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