Verona è fra le città più visitate d’Italia, ricca di cose da vedere e di tesori nascosti. E l’offerta gastronomica non è da meno: dalle classiche trattorie custodi della tradizione locale ai ristoranti gourmet, fino ai bistrot moderni e informali, la scelta è ampia e articolata. Ma come orientarsi? Vi consigliamo cinque indirizzi sicuri per mangiare o fare una pausa gastronomica in città.
Al Bersagliere
Via Dietro Pallone, 1, Verona
tel. 045 800 4824
www.trattoriaalbersagliere.it
Prezzi medi: 40 euro, bevande escluse
Chiuso domenica e lunedì
Una trattoria solida e affidabile, gestita dalla famiglia Ramponi, a due passi dall’Arena. La cucina è affidata a Marina e Pietro, madre e figlio, ed esprime la più autentica delle tradizioni cittadine, con qualche variazione più creativa. In sala c’è Leo, patron maestro dell’accoglienza, che ha arredato il locale con gli oggetti delle sue collezioni. In menu, il meglio dei prodotti veneti, magistralmente trattati in piatti come la zuppa di sedano Verona, i maccheroncini con radicchio rosso di Verona e tastasal, i bigoli con l’anatra e l’immancabile risotto all’Amarone. Ma anche la cantina, ben fornita e con prezzi più che onesti, non deluderà gli appassionati. Completa il tutto la chicca della carta dei distillati, che propone centinaia di varietà di whiskey.
Casa Perbellini
Piazza San Zeno, 16, Verona
tel. 045 8780860
www.casaperbellini.com
Prezzi medi: 120 euro bevande escluse
Chiuso domenica e lunedì
Giancarlo Perbellini è uno chef dai mille progetti, che vanta due Stelle Michelin. Questo è il suo indirizzo di Verona, aperto nel 2014 dopo la chiusura a Isola Rizza: un manifesto della sua idea di ristorazione, in cui la parola “casa” ha un senso ben preciso. Dalla cucina a vista – praticamente in sala – arrivano le creazioni eleganti, dalle linee precise e dai sapori complessi, ma allo stesso tempo diretti. Inutile citare i piatti, talmente è veloce la rotazione in menu. Molto articolata è anche la proposta per la degustazione, cui abbinare vini dalla qualità indiscutibile ed etichette spesso introvabili altrove.
Locanda Quattro Cuochi
Via Alberto Mario, 12, Verona
tel. 045 8030311
www.locanda4cuochi.it
Prezzi medi: 40 euro bevande escluse
Chiuso lunedì e martedì a pranzo
Un bistrot moderno e informale, firmato anche in questo caso da Giancarlo Perbellini. Insieme a lui Andrea Manzoni, anche lui nome di successo proveniente della ristorazione veronese, grazie al suo Capitan della Cittadella. In questo locale all’ombra dell’Arena propongono una cucina legata alla tradizione, ma rivisitata in chiave più leggera: il menu cambia spesso, mantenendo costanti alcuni classici come l’insalata di lumache stufate con radicchio e polenta fritta, o la lingua confit con salsa allo yogurt, rapa rossa e finocchi. Da provare anche gli gnocchi alla ricotta o il maialino da latte alla senape antica. Carta dei vini semplice ma ben costruita, con interessanti proposte alla mescita.
Osteria Sottoriva Verona Antica
Via Sottoriva 9, Verona
tel. 045 8004124
www.osteriaveronaantica.it
Prezzi medi: 30 euro bevande escluse
Chiuso mercoledì
Un punto di ritrovo per tutti i veronesi amanti del vino e dello Champagne. La lista è ricca di etichette italiane e francesi, con una sezione speciale dedicata alle produzioni biologiche e biodinamiche. Per quanto riguarda il menù, legame con il territorio e qualità della proposta sono assicurati: da non perdere la pastissada de caval, ma anche la polenta con il gorgonzola o la pasta e fagioli. Lasciate spazio anche ai dolci, golosi e in linea con l’offerta gastronomica.
Ristorante Ponte Pietra
Via Ponte Pietra, 34, Verona
tel. 045 8041929
www.ristorantepontepietra.com
Prezzi medi: 60 euro bevande escluse
Chiuso domenica
Un locale dal fascino innegabile, grazie anche al suo affaccio sull’Adige. L’ambiente è intimo e accogliente e rivela fin da subito il suo punto forte: una cantina ampia, segno evidente della passione e della ricerca instancabile del patron. Ai fornelli c’è il giovane e talentuoso chef Michael Silhavi, cresciuto alla corte di Perbellini, che propone una cucina ricca, dai sapori intensi e precisi, piena di spunti creativi. Da provare la lingua salmistrata con spuma di patate e senape, il petto d’anatra con radicchio tardivo e pancetta, l’agnello con sedano rapa e the nero. Punto di forza del menu i primi, come il risotto mantecato al rafano, tastasal e raperonzoli o le penne di farro con ragù di cinghiale e olio di cardamomo verde.
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