Se l’idea è quella di trascorrere un weekend a Lisbona per scoprirne i lati più incantevoli, l’atmosfera popolare dei quartieri storici e godere degli splendidi belvedere, preparatevi: scorrazzare su e giù per la città richiede buone gambe. La capitale portoghese infatti sorge sulla sponda nord del fiume Tago (Rio Tejo, in portoghese) e, nel suo interno, si estende su ben sette colli. Che i più pigri e fuoriforma non disperino, ci sono sempre i caratteristici tram (il 28 è il più famoso), il battello sul Tago, tre funicolari e l’ascensore Elevador de Santa Justa. Quest’ultimo è un imperdibile e caratteristico monumento costruito nel 1902 da un allievo di Alexandre Gustave Eiffel (sì, quello della torre di Parigi il cui stile è molto simile, appunto).
Primo giorno a Lisbona
Ore 10: Alfama. Dopo la colazione – per gli amanti del caffè tenete presente che il Portogallo è l’unico paese dove è possibile gustare un ottimo espresso al pari dell’Italia – un buon inizio per la visita della città può essere la zona dell’Alfama, sulla collina che domina il centro. È il quartiere più antico, ai piedi del Castello de São Jorge, caratterizzato dalle stradine medievali sopravvissuto al terrificante terremoto che nel 1755 distrusse la città. All’epoca fu un evento che sconvolse il mondo: Voltaire compose Candide, in cui attaccava con ironia l’ottimismo del “migliore dei mondi possibili” di Leibniz, proprio in seguito all’orrore per questa catastrofe.
Il quartiere, un tempo residenziale, dopo il sisma si trasformò in una zona popolare abitata da pescatori, operai e mercanti che conserva ancora oggi il fascino della dominazione dei mori ed emana un’atmosfera da villaggio a sé. Al mattino, meglio anche prima delle 10, si possono godere gli aspetti più tradizionali e popolari, come le donne che vendono il pesce tra le viuzze o i mercatini alimentari. Si possono ammirare gli azulejos, le preziose piastrelle e ceramiche dipinte a mano con colori azzurri, da cui il nome, e il panorama della città visto dalle numerose terrazze. La visita si può protrarre sino al pomeriggio anche con tappe culturali, per esempio alla cattedrale romanica, Sé Patriarcal, o alla Casa del Fado, che permette di respirare le suggestioni malinconiche della musica del luogo.
Ore 15: Belém. Si estende sulle rive del Tago e si tratta di una delle zone più caratteristiche della città e dell’architettura manuelina (da Manuel I). La Torre de Belém, edificata nel 1515 e dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è il monumento simbolo di Lisbona ed è anche il simbolo della storia delle esplorazioni marittime dei portoghesi. Non a caso, lì vicino, si erge un imponente Monumento delle Scoperte a forma di caravella. Un altro gioiello che fa parte dell’Unesco è il Mosteiro dos Jerónimos, della stessa epoca, opera dell’architetto Juan de Castillo decorata in modo stupendo secondo i canoni del tardo gotico. Al suo interno c’è la tomba di Vasco de Gama e quella del poeta Fernando Pessoa.
Ore 20: Bairro Alto. È un altro degli imperdibili quartieri di Lisbona che merita di essere visitato anche di giorno, ma è noto e particolarmente indicato soprattutto per la sua vita notturna. Vale la pena di esplorarlo per scegliere un ristorante tipico in cui gustare le specialità locali, dove il pesce ha un ruolo di primo piano (dal riso ai frutti di mare, al bacalhau) ma non mancano carne, zuppe, salumi, formaggi e dove spiccano anche i vini. I prezzi sono di solito abbordabili e ci sono trattorie e posti informali ma anche lussuosi. Per il dopocena le opportunità sono molte, ma dipende anche dai periodi. Non è infrequente trovare saghe e feste che durano fino all’alba, e si può sempre contare sui locali in cui ascoltare il fado e sui caffè in cui rilassarsi (uno dei più noti il Café A Brasileira).
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Secondo giorno a Lisbona
Ore 10: i musei. La domenica fino alle 14, la maggior parte dei musei e dei monumenti di Lisbona offre l’ingresso gratuito. Vale la pena di tenerlo presente e approfittarne se visitate Lisbona nel weekend. A parte quelli già citati come la Torre de Belém, il Monastero dos Jerónimos o il Castello de São Jorge – che potrete sempre tornare a visitare la domenica se ve li siete persi il giorno prima – tra i più interessanti prendete in considerazione per esempio il Museo Nazionale do Azulejos (Rue Madre de Deus 4), il Museo del Fado (Largo do Chafariz de Dentro, 1 Alfama) e il Museo della Marina (Praça do Império).
Ore 15: Baixa. Un’ultima tappa rilassante per il pomeriggio del secondo giorno può essere il quartiere di Baixa, ricostruito interamente dopo il terremoto del Settecento. È caratterizzato da spazi e viali molto ampli, con la Rua Augusta completamente pedonale che costituisce un’opportunità piacevole per fare shopping prima di ripartire o per rilassarsi con una passeggiata e un caffè ammirando le bellezze architettoniche più moderne, dal già citato Elevador de Santa Justa in ferro battuto, all’Arco do Bandeira (Arco di Trionfo, 1800).
Dove dormire a Lisbona. Tante le offerte della capitale portoghese, dagli hotel charme come York House Hotel, Lx Boutique Hotel e Hotel Da Estrela, alle soluzioni più standard come Lisb’on Hostel e This Is Lisbon Hostel; dalle pensao, pensioni a gestione familiare pulite e abbastanza economiche come Grande Pensão Residencial Alcobia, fino ai quartos, le stanze in affitto per chi vuole spendere il meno possibile.
Mezzi pubblici a Lisbona. La città offre, oltre ai tram, quattro linee della metropolitana e un sistema di taxi che sono consigliabili soprattutto la sera. Se decidete di muovervi con i mezzi, vale la pena acquistare la Lisboa Card, un abbonamento per un giorno, e che permette di viaggiare sui mezzi oltre a offrire degli sconti sui musei.
Come arrivare a Lisbona. Voli diretti per Lisbona partono dagli aeroporti di Roma, Milano e altre città italiane, con varie compagnie tra cui Easyjet e Ryan Air.