Luce chiara riflessa dall’oceano e dal Tago illumina nell’aria tersa le case bianche dell’Alfama, gli azulejos, i marmorei navigatori portoghesi del Monumento alle Scoperte, i lastricati di rua Augusta e del Rossio, gli edifici gialli di Praça do Comércio.
L’inverno a Lisbona, oltre che titolo di un intrigante e suggestivo romanzo dello spagnolo Antonio Muñoz Molina, e luogo-tempo d’ispirazione poetica, è esperienza da non perdere per chi è alla ricerca di una meta europea piacevole e accogliente anche nei mesi più freddi dell’anno. A Lisbona infatti difficilmente le temperature si avvicinano allo zero, l’inverno è mite, con temperature medie attorno ai 13° e il sole spesso illumina le giornate di dicembre e gennaio, in cui volentieri si prende un caffè all’aperto, si passeggia per i quartieri collinari oppure fino a Belem.
Mezzo di trasporto ideale è il tram, che consente di raggiungere molti dei punti più caratteristici della città, immergendosi nell’atmosfera di Lisbona. Proprio quei tram rossi o gialli raffigurati in tante cartoline della capitale portoghese, che fanno vivere ancora oggi una tradizione nata nel 1873 con l’inaugurazione della prima linea.
L’Eléctrico 28 si prende di fronte alla stazione Martim Moniz nell’omonimo quartiere e lungo il suo percorso porta in luoghi assolutamente da non perdere. Il biglietto costa poco più di 1 Euro e si compra direttamente a bordo. Solo nei periodi di maggior afflusso di turisti in città, capita di dover stare un in coda alla fermata prima di poter salire e partire per il suggestivo tour cittadino.
Partendo da Martim Moniz, il tram 28 si dirige verso il quartiere Graça in direzione del Monastero di São Vicente de Fora. Graça, tranquilla zona popolare, si trova in posizione elevata e permette bellissime visuali sulla città e sul Tago. Vicoli e scalinate caratterizzano il su e giù tra case tipicamente lusitane; dominano il bianco, l’azzurro e qua e là i portoghesi azulejos. L’imponente chiesa e monastero di São Vicente de Fora (fuori dalle mura) è una delle chiese più belle di Lisbona, dalla facciata rinascimentale a due campanili e l’interno barocco. Nella vicina piazza, il Campo de Santa Clara, due volte alla settimana (martedì e sabato), si svolge, dal 1882, la Feira da Ladra, un grande mercato delle pulci. Prossima alla piazza, si erge la chiesa de Santa Engràcia, barocca, la cui cupola bianca si nota da ogni parte di Lisbona. Tipici di Graça sono i miradouros, ossia le terrazze panoramiche.
Riprendendo il 28, il percorso prosegue verso l’Alfama, il quartiere che conserva l’anima più antica della città, compresa la tradizione del fado (numerosissime le esibizioni serali nei locali della zona). Il modo migliore per visitare il quartiere è certamente una passeggiata per le strette vie che si insinuano tra antiche facciate. Il percorso a piedi porta alla scoperta di angoli nascosti con possibilità di shopping tra atelier, negozi caratteristici, piccole pasticcerie e ceramiche artigianali. Non mancano i ristoranti e casas de fado (come il Grelhador de Alfama, economico, buono e generoso, e il Sr. Fado de Alfama, un po’ più caro e ricercato) dove ascoltare la musica tradizionale di Lisbona e gustare piatti tipici spesso a base di baccalà. I bar sono piccolissimi. di un metro per un metro o poco più, ideali per un buon caffè servito con un dolcetto di Belem alla crema. E poi improvvise aperture sul Tago da splendide terrazze (come il Miradouro de S. Luzia).
Si può anche scegliere di percorrere l’Alfama direttamente sul tram che si arrampica quasi sfiorando i muri delle case a ridosso delle strade; tragitto suggestivo, con il quartiere più storico e meglio conservato che scorre fuori dai finestrini. Da vedere nella parte più alta, il Castello di San Giorgio, di costruzione visigota. Scendendo dall’altura, il 28 passa a fianco della Cattedrale di Lisbona e della Chiesa di Santo Antonio per poi arrivare a la Baixa, quartiere al centro della città, tra il fiume Tago e il Rossio, anche chiamato Baixa Pombalina per essere stato edificato per ordine di Marquês de Pombal in seguito al terremoto del 1755.
Il tram risale poi la collina di Chiado, che dà nome al quartiere, e si ferma quasi di fronte al famoso café A Brasileira, uno dei più antichi caffè di Lisbona. Da sempre è stato meta di artisti e intellettuali; tra i più famosi il poeta Fernando Pessoa, originario del quartiere. Una statua in bronzo proprio di Pessoa è stata posta all’esterno del caffè nel 1988: il poeta siede a uno dei tipici tavoli esagonali del locale. Nel tratto che riconduce a Martim Moniz, si possono ammirare la Basilica di Estrela, bellissimo esempio di arte barocca portoghese e unica chiesa della città che si visita gratuitamente, il bell’edificio dell’Assembleia da República (Parlamento), antico convento di San Benedetto, in cima alla sua scalinata.
Come arrivare. Voli diretti per Lisbona partono dagli aeroporti di Roma, Milano e altre città italiane, con Easyjet, Ryan Air, Tap e Alitalia. Trova l’offerta più conveniente.
Dove dormire a Lisbona. Nel quartiere Alfama, l’Hotel Convento do Salvador oppure gli appartamenti Alfama Terrace.
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