Quattro mercati in Italia dove andare a mangiare

Alza la mano se non hai mai invidiato chi può gironzolare ogni giorno al San Miguel di Madrid, alla Boqueria di Barcellona, al Borough Market di Londra. Ti sei spinto fino a Copenaghen per il Torvehallerne? Bene, inizia a guardare dentro i confini della madrepatria, perché vuoi Expo 2015, vuoi che la valorizzazione del prodotto di qualità inizia a trovare spazi altri (dai food truck ai chioschi) anche qui da noi sta succedendo qualcosa.

I mercati coperti cittadini vengono riqualificati integrando in sé una dimensione culturale che gli appartiene e si dilata, con degustazioni, corsi e show cooking. In alcuni gravitano chef stellati e sommelier, in altri artigiani del cibo che coltivano passione vera. Quel che è davvero essenziale è che puoi mangiare bene, mentre ascolti musica o fai amicizia, e poi acquistare i prodotti che preferisci per replicare a casa.

Milano: Mercato del Suffragio

A Milano, poco distante da Porta Vittoria, una bella vetrina di genuinità e gusto ti accoglie al Mercato del Suffragio: il profumo dei prodotti da forno si mescola ai colori di frutta e verdura del corner Fresco e Buono. L’hummus espresso ti fa l’occhiolino, mentre già la papilla gustativa si allunga verso il panino con prosciutto crudo 30 mesi, burrata e pomodorini secchi accompagnato da un bel calice di vino (10,00 € ben spesi al banco della Latteria). Annoti nella tua mente di provare per la prossima volta il panino al pastrami, senza dimenticare la pizza alla pala di Longoni. E la versione della parmigiana con verza, porro, zucca e finocchio non vuoi provarla? Bisogna lasciare uno spazio per il gelato di Cool, magari a merenda, e stasera ti mangerai baccalà o le deliziose e freschissime cruditè di pesce del Tirreno al banco di Schooner. E domenica c’è l’asta del pesce. Per farla breve, vuoi assaggiare tutto in questo piccolo gioiello dall’atmosfera rilassata e conviviale? Il Mercato del Suffraggio è il posto giusto. Anche per la colazione. Puoi passare prima di andare in ufficio per una spremuta, caffè, yogurt, pancake, toast, macedonia. Per iniziare la giornata da milanese non abbruttito.

Dove: Piazza Santa Maria del Suffragio 2, Milano
Orari: mar-ven dalle 8.00 alle 23.00 | sab dalle 8.30 alle 23.00 | dom dalle 9.00 alle 22.00

[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire: Hotel 22 Marzo, a meno di 200 metri dal Mercato del Suffragio.[/alert]

Bologna: Mercato delle Erbe

In principio fu il Mercato di Mezzo, poi anche lo storico Mercato delle Erbe, che vanta le sue origini dal 1910, si è rifatto la piega. Quando frequentavo l’Università e avevo il momento pigrizia ci compravo i passatelli, lì o da Tamburini. Adesso, tornata in Brianza, li faccio con la ricetta di Annamaria, bolognese doc, ma torno alla carica quando passo per Via Ugo Bassi. Questo mercato offre, oltre ai generi alimentari più disparati, la buona cucina emiliana accompagnata da un servizio efficiente in un’atmosfera quasi bohémien. Sempre impeccabili i banchi dove far la spesa, suddivisi tra negozi e chioschi, con ottimi prodotti dalla salsamenteria alla macelleria. Puoi gironzolare tra i colorati box e i negozi del corridoio centrale per poi fermarti a pranzo in una delle due piazzette interne o al mercato del pesce dal lato di Via San Gervasio. La vera goduria puoi sperimentarla per l’aperitivo: certi taglieri da incatenarti al tavolo. O polpette e crescentine. O pietanze vegane deliziose. Anche con i dim sum, non certo bolognesi, ma la qualità qui è cosmopolita. Da provare assolutamente il Banco 32, la cucina del mercato, dove le tapas di pesce vi ammalieranno, così come uno staff che la sa lunga.

Dove: Via Ugo Bassi 23/25, Bologna
Orari: lun-ven dalle 7.00 alle 24.00 | sab e dom dalle 7.00 alle 2.00

[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire: La Cineteca B&b, a due passi dal Mercato delle Erbe.[/alert]

Firenze: Mercato Centrale

Grandi spazi, parecchia gente, un po’ di caos che si trasforma in folla affamata nei fine settimana: il Mercato Centrale di Firenze ripropone la tipica situazione del mercato tradizionale. Non vi sentirete mai soli, complici eventi che spaziano dall’arte alla musica. Punto di riferimento da una vita per i fiorentini, questo enorme mercato coperto si divide tra approvvigionamenti da mettere nella sporta e pranzo da gustare comodamente in loco. Al piano terra dominano gli spazi adibiti a mercato puro, con qualche incursione di assaggini qua e là, al piano superiore l’offerta gastronomica esplode tra street food e specialità a tema, con molti tavoli e proposte oltre al ristorante situato in terrazza, al piano rialzato. Le tipicità provengono da tutto lo stivale, ma ti consiglio di prediligere la tradizione toscana: panino col lampredotto e salsa verde, farinata di ceci. Un buon burger di lenticchie come opzione vegana. Oltre alle pizzicherie e banchi alimentare tra cui puoi far volare un’intera mattinata, prima di desinare fai un giro all’esterno tra le bancarelle di pelletteria e oggettistica lungo le strade che circondano l’edificio del Mercato Centrale.

Dove: Piazza del Mercato Centrale / Via dell’Ariento, Firenze
Orari: lun-ven dalle 7.00 alle 14.00 – sab dalle 7.00 alle 17.00 da ottobre a metà giugno

[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire: Hotel Collodi, solo due minuti a piedi dal Mercato Centrale.[/alert]

Palermo: Mercato San Lorenzo

È il campo di prova per i Campionati Nazionali di Baristi. Ospita cantautori siciliani, orchestre e suonatori di mandolino. Corsi e spettacoli sono sempre in primo piano, oltre ad una scelta enogastronomica varia in una location piacevole, una ex-fabbrica nella periferia nord di Palermo, verso Mondello. Al Mercato di San Lorenzo vai solo per un buon caffè e un dolcetto, oppure per dare una sniffata nelle immediate adiacenze del Forno. Poi scopri il pane nero di Tumminia, fai amicizia coi compari della Friggitoria tra una sfincia e un’arancina, assaggi la mortadella d’asina. Inizi così un itinerario del gusto attraverso tutta la Sicilia mentre alla Carnezzeria ti spiegano perché le carni arrivano dal Ragusano e dalle Madonie o perché si è andati a scovare quel formaggio a Vastedda del Belice. Fai la spesa per pranzo, torni la sera per mangiare all’Osteria. Osteria vera non con l’acca davanti, con pretese da stellato. Quel che può migliorare è il servizio ai tavoli e l’organizzazione soprattutto nelle ore di punta. Si brinda in Vineria con un buon calice di cerasuolo con l’augurio che la scommessa sia vinta, la promessa mantenuta, e che il mercato prosperi e cresca.

Dove: Via San Lorenzo 288, Palermo
Orari: lun-gio dalle 12.30 alle 15.00 | dalle 19.30 alle 22.00 – van-dom dalle 12.00 alle 15.00 | dalle 19.30 alle 24.00, la caffetteria fa orario continuato

[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire: Busalacchi B&b, vicino alla spiaggia di Mondello.[/alert]