In una canzone piuttosto goliardica di una ventina di anni fa, Claudio Bisio si lamentava con la sua fidanzata di allora per i suoi costumi, diciamo, un po’ libertini; costumi che lei, di ritorno da una vacanza su un’isola greca, tentava di mascherare raccontando di essere stata tutto il tempo su una spiaggia deserta, tranquillissima, con i pescatori che portavano il pesce alla sera, per le grigliate. Niente trasgressioni, niente divertimenti folli, solo relax e natura.
La storia non sarebbe finita molto bene: il noto attore, nel pieno dello sconforto, a domandarsi come mai tutti quelli che gli raccontavano della Grecia narrassero di isole deserte su cui succedeva poco o niente, senza discoteche, senza trasgressione, senza notti folli, solo relax e natura. Che voi siate amanti traditi o fidanzati fedifraghi, o anche solo curiosi viaggiatori con la voglia di dare una risposta all’interrogativo di Claudio Bisio, sappiate che una delle migliori opzioni per trovare un’isola come quella della canzone è probabilmente Amorgos, nelle Cicladi.
E’ una delle più lontane dal continente e, in parallelo, dallo stereotipo di divertimento e vacanza dell’arcipelago, incarnato dalle notti movimentate di Mykonos, Santorini e Ios. Uno degli ultimi e preziosi paradisi, un’isola a cui il turismo si sta sempre più interessando, ma che rimane una piccola perla da esplorare. Rocciosa ed impervia, difende con i denti gli splendidi paesaggi della sua natura incontaminata. Se siete alla ricerca di passeggiate sportive ed escursioni anche impegnative, Amorgos è la vostra meta nell’Egeo.
Persino i suoi paesini hanno un aspetto faticoso da raggiungere. Lo splendido borgo di Katapola, principale porto ed attracco dell’isola, accoglie i traghetti aggrappato alla roccia delle scogliere come per miracolo. Il capoluogo, o Khora, sorge sopra una collina ripida ed alta ben 400 metri sul livello del mare, praticamente una piccola montagna, con un frequente cappello di nubi che paiono i mitici nembi dell’Olimpo, che proteggevano la residenza divina dalla vista dei mortali.
A parte le esagerazioni, Amorgos è davvero una splendida isola, e le sue calette nascoste valgono davvero lo sforzo di affrontare gli impervi sentieri che ne rappresentano l’unico accesso. Le due più consigliate stanno ai due lati dello spettro dei gusti in fatto di spiagge: Agia Ana, ad est, è un piccolo riparo fatto di ciottoli bianchissimi su cui si infrangono le onde, mentre Aegiali è una meravigliosa caletta sabbiosa, dove rilassarsi al suono esclusivo della risacca.