I quartieri di Barcellona: una giornata a El Born

Chi visita per la primera ves Barcellona non può che passare in rassegna le tante mete imperdibili, dalle architetture firmate Gaudì, una su tutte la Sagrada Familia, a Barceloneta, il quartiere marinaro vicino al porto vecchio con la spiaggia più animata, dai ristornati tipici ai locali di tendenza.

Se però siete un po’ più svezzati nel tour della capitale catalana, magari è ora di approfondire la conoscenza di qualche barrio un po’ meno battuto rispetto alle mete classiche. Il Barrio El Born (La Ribera) è un quartiere originale e anticonformista, multiculturale e con quel tocco ribelle che caratterizza botteghe e balconi. Fatto di viuzze decorate nei modi più alternativi e improbabili, è l’ideale per passeggiare senza meta. Qui nacquero i movimenti degli anarchici e nazionalisti catalani del secolo passato, oggi è uno spumeggiante distretto dove innamorarsi tra gallerie d’arte di giovani artisti e aperitivi degni di nota.

Dalla Stazione di Francia, si attraversa la strada e si arriva in questa zona dal fascino bohemienne. Appena entrati alla Ribera, pedonale per la maggior parte, girovagare e ficcare il naso dove l’ispirazione vi suggerisce è la prima regola da seguire, dimenticando google map per una giornata. Il Born in senso stretto è un viale medievale disseminato di localini parecchio interessanti, tra l’antico mercato e la Chiesa di Santa Maria del Mar: da subito il contrasto tra le stradine strette e antiche, che si snodano tra cortili e piazzette, e le nuove tendenze di negozi e mini-gallerie d’arte salta all’occhio.

Plaça de Sant Augustí Vell
© Alessandra Madella

In mattinata ritagliatevi il tempo, se siete appassionati d’arte, per visitare nel Carrer Montcada il Museo di Picasso, dove troverete una collezione di opere meno conosciute dell’artista, allestite in diversi splendidi palazzi datati tra il Tredicesimo e Quindicesimo secolo.

Per chi non è interessato alla pittura o vagabonda con prole niente paura: l’originalità del Born sta anche nell’offrire alternative che non vi sareste mai aspettati, come il Museu Del Mamut a 100 metri da Picasso.

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La scelta più difficile è dove sostare per il pranzo, vista la quantità di meravigliosi bar, boquerie, tapaserie e che Dio vi aiuti. Potete optare per il Mercato di Santa Caterina, dove all’interno un ristorantino fusion ed elegante soddisfa i più pignoli; per un sushi da Ikibana o per del pesce super andate a La Paradeta in Carrer del Comerç. La fila vale i cipirrones. Sappiate che sulla stessa strada c’è anche il Museu de la xocolata, con annessa scuola di pasticceria e bottega di assaggini. Una bella soddisfazione di jamon iberico e manicaretti vari alla l’avrete alla Taverna del Born o alla Bodega La Puntual.

Galeria Maxo'
© Alessandra Madella

Proseguiamo l’esplorazione del quartiere, tenendo come linee guida le strade “principali” del perimetro Passeig del Born, Carrer d’En Tantarantana, Portal Nou. Infiliamoci nelle viuzze a labirinto a casaccio, senza paura di stancarsi, viste le panchine disseminate sotto gli alberi nelle piazzette che popolano il quartiere o il meraviglioso Bar del Convent (de Sant Agustí), spazio culturale e sosta family friendly con wifi cui connettersi.

Per quanto riguarda le gallerie d’arte, impossibile non entrare nella Galeria Maxó verso il fondo di Portal Nou: indugiare in questo delizioso atelier dove prendono forma le suggestioni dell’accogliente Maxó Rennella è divertente e potenzialmente gratificante per le vostre pareti di casa. Sul far della sera il divertente gioco dell’esplorazione prevede una sosta per uno spettacolo di Flamenco al Palau Dalmases (Montcada 20, a partire dalle 18.00): il meraviglioso cortile interno è location dello spettacolo. La struttura barocca ospita anche serate jazz e serate di musica classica da gustare con cocktail nell’opulento ambiente interno. La signora Simoni, di origini friulane, vi darà tutte le informazioni sul programma (la trovate a questo indirizzo email: espaibarroc@gmail.com).

Per finire in bellezza non resta che decidere dove cenare e proseguire la serata. Vicino alla deliziosa Plaça de Sant Augustí Vell, provate in Carrer Carders 46 al Mosquito. Vi aspettano, se non una cortesia superba e tempi d’attesa brevissimi, delle tapas exoticas indimenticabili. Si beve al Mundial anche se un’affermata scuola di pensiero sostiene che il miglior Gin Tonic sia quello del Pony Bar. Se non vi basta, seguite la musica e gli autoctoni per aggiungere altre chicche alla lista de Barrio El Born.

Dove dormire: se volete andare a dormire presto, scegliete un altro quartiere e verificate di non stare proprio sopra al ritrovo di tendenza. A chi opta per El Born consigliamo Som Nit Born e Pension Ciudadela.

Destinazione: