Nella valle di Kiso il Giappone di una volta

La valle di Kiso è una profonda vallata sita a sud di Nagano, nel cuore delle Alpi giapponesi, sull’isola di Honshū. Attraverso questa valle si sviluppò un’antichissima strada commerciale di 70 chilometri, chiamata Kisoji, che fu fondamentale per lo sviluppo del commercio della zona. In seguito, con l’inizio dell’epoca Edo (1603-1868) e la nascita delle Cinque strade (Gokaidō 五街道), cioè il principale sistema viario di comunicazione giapponese, la strada Kisoji fu inglobata nella Nakasendo, o Kisokaidō, via commerciale che metteva in comunicazione Tokyo e Kyoto passando attraverso le montagne dell’Honshū centrale.

L’antica Nakasendo era lunga oltre i 500 chilometri e contava 69 stazioni di posta, piccoli villaggi che fornivano un punto di ristoro ai viandanti, dove potevano riposare, mangiare e comprare alimenti da consumare durante il viaggio. L’antica strada (che partiva da Nihonbashi, a Tokyo) ormai non esiste più, tuttavia alcuni tratti sono ancora preservati e percorribili a piedi. Tra le stazioni di posta di questa zona, Tsumago, Magome e Narai sono oggi quelle meglio conservate, e qui è possibile percorrere gli stessi sentieri in pietra degli antichi viandanti. Noi scegliamo di percorrere il trekking che ci conduce da Magome fino al villaggio di Tsumago.

Magome è un villaggio delizioso, con le sue stradine lastricate, le botteghe di senbei, i negozietti tradizionali e le locande lungo la strada: tutto, qui, ci dà la sensazione di essere sospesi in un tempo remoto. Sicuramente gli edifici della cittadina hanno subito diversi restauri, tuttavia ciò non inficia l’aura di autenticità che il luogo trasmette. Arriviamo piuttosto tardi, quindi non incontriamo tanti turisti lungo il nostro peregrinare: qui tutto chiude alle 17-17.30.

Dopo una piacevole passeggiata, rientriamo al ryokan Tajimaya che ci ospiterà, una locanda storica di oltre 100 anni, in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi. Ci attende una magnifica cena: la cura, la precisione nella presentazione dei pasti giapponesi è qualcosa che riesce sempre a commuovermi. I proprietari sono molto gentili e disponibili, e dopo cena fanno radunare gli ospiti intorno all’irori per insegnare a tutti una danza tradizionale della valle. La cittadina con il calare della notte va a dormire, non ci sono locali, e tutto si spegne sotto il cielo stellato.

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nakasendo
By Daniela Travaglini (CC BY-NC)

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trekking Nakasendo
By Daniela Travaglini (CC BY-NC)

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Il giorno dopo, nonostante il clima freddo e piovoso, senza perderci d’animo siamo pronti per affrontare il trekking lungo l’antica Nakasendo. Il tragitto è lungo circa otto chilometri, e il percorso più semplice è quello che va da Magome a Tsumago. Questo perché, dopo un primo tratto in salita (circa un paio di chilometri), il resto è tutto in discesa e pianeggiante, e si percorre piuttosto agevolmente.

Il sentiero sale fino al passo Magome-toge e poi scende giù verso cascate e campi coltivati. Sullo sfondo si stagliano i monti che circondano la vallata, con le sue diverse sfumature di verde. Il percorso risulta fattibile anche per chi non è particolarmente allenato, noi abbiamo impiegato circa tre ore per arrivare a Tsumago, facendo diverse tappe in attesa che spiovesse. Lungo il percorso si incontrano campi di riso e le case di chi abita questa zona: sembra veramente di essere proiettati in un altro mondo, dove tutto scorre molto più lentamente.

La strada si snoda quasi per intero all’ombra degli hinoki, cipressi tipici di questa zona, e tocca campi di riso e boschetti di bambù. Lungo il percorso si incontrano diverse campanelle: servono a scongiurare possibili attacchi da parte di orsi.

Verso la fine del tragitto si comincia a sentire la stanchezza, finisce finalmente di piovere e torna il sole, il clima si fa subito umidiccio. Ma ormai ci siamo, arriviamo a Tsumago, la stazione di posta numero 42 lungo la Nakasendo. Si tratta di un meraviglioso villaggio incastonato tra le montagne: le costruzioni in legno, le locande tradizionali, i ristoranti di soba. Tutto riporta alla memoria di quello che deve essere stato secoli fa questo villaggio, sicuramente quello più autentico e meglio conservato.

Tsumago
By Daniela Travaglini (CC BY-NC)

Questa zona è di una bellezza e di un fascino unici, la natura rigogliosa, le montagne che circondano la vallate, i villaggi tipici con le loro case in legno: tutto qui permette di immergersi per un momento nel Giappone più autentico e tradizionale, un ricordo ormai sempre più lontano.

Info utili. Tramite il centro informazioni turistiche avete la possibilità di spedire i vostri bagagli da Magome a Tsumago (e viceversa) al costo di 500 Yen a pezzo. I bagagli devono essere consegnati presso il centro informazioni tra le 8:30 e le 11:30 e possono essere ritirati al centro informazioni dell’altra città dopo le 13:00.

Come arrivare. Il modo più veloce per arrivare alla valle di Kiso è via Nagoya, raggiungibile in shinkansen, la rete ferroviaria dei cosiddetti “Treni proiettile”, da Tokyo (in 2 ore) e da Kyoto (in 35-40 minuti). Da qui potete prendere il treno JR Shinano limited express che conduce alla valle (viaggio coperto dal Japan Rail Pass, acquistare in Italia prima della partenza presso le agenzie abilitate). Per arrivare a Magome, da Nagoya scendete a Nakatsugawa (50 minuti), da qui potete prendere un autobus che in 30 minuti circa porta a Magome (560 yen). Per Tsumago, invece, si scende alla stazione di Nagiso (circa un’ora): da qui si prende l’autobus che in 10 minuti circa porta a Tsumago (300 yen). Per arrivare a Narai, invece, da Nakatsugawa potete prendere la JR Chūō Line per Matsumoto (circa 1 ora e 30 minuti). Per offerte sui voli potete consultare Skyscanner: offre tratte per Tokyo a partire da 423 €.

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