Spiagge e altre cose da vedere a Kos

Kos, terza isola per dimensioni nell’arcipelago del Dodecaneso, conosciuta per aver dato i natali a Ippocrate, negli ultimi anni ha lottato con una situazione economica pesante, cui si è aggiunto un forte terremoto nel luglio del 2017 che non ha certo aiutato. Eppure nonostante la ferita bruci ancora tra la gente e le crepe delle chiese, il fascino di questa briciola nell’Egeo resta immutato.

È tutt’altro che semplice scegliere quale sia l’attrattiva più apprezzabile dell’isola di Kos. Le spiagge incantevoli con acque turchesi dove oziare o cimentarsi in qualche sport acquatico sono certamente in cima alla lista. Anche ad agosto potete trovare la vostra spiaggetta dove isolarvi.

La possibilità di visitare in giornata altre isole vicine o fare un salto in Turchia è un ulteriore punto a favore di Kos. Se considerate infine la presenza di antiche rovine è di villaggi caratteristici, allora è fatta. Prenotate per il prossimo agosto la vostra vacanza a Kos. Una settimana è il minimo per visitarla, due sono meglio, facendo rientrare qualche escursione nelle isole vicine.

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Kos Town e dintorni

Il capoluogo dell’isola, situato a nord-est, è Kos Town. Con diversi siti archeologici, oltre alle attività commerciali e taverne greche ad ogni lato delle viuzze della città vecchia, è la località più turistica e animata. Le sue spiagge sono tra le più stipate di lettini e ombrelloni, riparate dal meltemi, il vento dell’Egeo che non risparmia invece la lunga costa settentrionale. A pochi chilometri procedendo verso sud vale la pena una puntatina a Therma Loutra, terme naturali libere e ricche di bollenti acque sulfuree, e alla spiaggia di ciottoli di Agios Fokas.

Nel capoluogo abbiamo passato qualche serata, per la varietà di locali, di taverne e la bella passeggiata sul lungomare. Due mezze giornate possono essere dedicate alla storia antica dell’isola, con il sito archeologico del quartiere portuale comprendente l’antica agorà e il sito di scavi occidentali comprendenti il Mosaico della Casa di Europa. Alcuni resti, come il Tempio di Dioniso, sono rovine mescolate alla vegetazione, altri sono conservati meglio, tra cui l’Odeon risalente al II secolo a.C. Tantissime le chiese, soprattutto ortodosse, dedicate ai santi, ma anche una moschea non più adibita al culto e al momento inagibile in Plateia Platanou a nord dell’agorà.

cosa vedere a Kos
Odeon, Kos | © Ale Mad

Sempre qui il grande Platano di Ippocrate testimonia i tempi in cui il padre della medicina occidentale faceva lezione ai suoi studenti. Sedetevi a bere un caffè da Platanos dove la vista abbraccia sia il minareto che il palazzo del governo costruito nella prima metà del ‘900 durante l’amministrazione italiana. Un ponte in pietra, che si affaccia sul viale delle Palme, porta all’imponente Fortezza dei Cavalieri di San Giovanni affacciata sul porto. Godetevi la suggestiva atmosfera di questa piazza che abbraccia più di duemila anni di storia e numerose dominazioni straniere, da quella macedone fino al Regno d’Italia.

Il caffè Neratzia, scendendo dal lato del Palazzo del Governo, è un altro punto dove ristorarsi e godere dell’ombra dei grandi ficus. Nella grande Plateia Eleftherias< una puntatina al mercato ci sta, per iniziare a saggiare i prodotti tipici locali tra cui il delicato miele di timo. Sempre a pochi chilometri l'Asklepion, il sito archeologico più importante di Kos, è davvero unico nel suo genere, benché depredato pesantemente. Costruito in onore di Asclepio, dio della medicina, resta uno dei simboli dell’isola soprattutto per l’energia che trasmette, in un connubio di vegetazione e rovine cariche di significati. Nelle giornate limpide la vista raggiunge la vicina Bodrum sulla costa della Turchia.

Asklipieion, Kos
Asklipieion, Kos | © Ale Mad

Il piccolo paese di Platani (il villaggio turco) è rustico, caratteristico e un po’ decadente, da visitare soprattutto per le piccole chiese e la moschea, ma soprattutto per i caffè e le diverse attività culturali.

Costa settentrionale di Kos

Alcune tra le spiagge di sabbia più belle, battute dal vento, si affacciano a nord, comprese tra Tigaki e Marmari. Percorrete la strada che viaggia per buona parte parallela al litorale. Una spiaggia fra tutte: Sandy Golden Beach. Appartata e con un servizio di affitto ombrelloni e lettini (in tutto una ventina di postazioni), dispone anche di una doccia, ma soprattutto è a pochi passi dalla caratteristica Karnagio Boathouse Taverna, dove il pesce è freschissimo e l’accoglienza familiare. Due piatti di polipo alla griglia con pitta, tzatziki, acqua e caffè costa poco meno di 30,00 €.

Kos, spiaggia
Kos | Marin Pashov

Per un’escursione in questa zona scegliete il lago salato nei pressi di Tigaki, magari a cavallo. Scegliete le ore meno calde, perché i fenicotteri sono belli da avvistare, ma non per una botta di calore.

Mastichari, oltre a belle spiagge costellate di tamerici battute dai surfisti, ha ottimi ristorantini sul lungomare ed è il punto di partenza ideale per raggiungere le isole a nord, fra tutte la bella Kalymnos a un’ora di navigazione con la compagnia Olympius Zeus (12,00 € a/r).

Penisola di Kefalos

All’estremità ovest dell’isola, la penisola di Kefalos vale più di una giornata esplorativa. Mentre la si raggiunge, il panorama abbraccia pale eoliche e aie con galline scorrazzanti, colline brulle, e l’omonima baia. Prima di arrivare al villaggio, l’ultimo in questa direzione, si passa per la Foresta di Plaka, dove tra i pini scorrazzano, oltre ai gatti, pernici e pavoni. Non solo capre, buoi e pecore a Kos, come un primo superficiale sguardo potrebbe indicare. Deviando verso nord si arriva a Limionas, piccolo porticciolo riparato con alcune taverne di pesce da cui farsi attirare, stando attenti ai prezzi. Uno dei tramonti più belli si vede da qui, quindi potreste anche organizzarvi per cena.

Il villaggio di Kefalos, a circa 43 chilometri da Kos città, in cima alla collina, rivela la sua genuinità tra caffè e pasticcerie, tutt’altro rispetto alla vicina zona di Kamari, la località turistica di questa parte di isola situata sotto il più autentico villaggio.

Panagia i Palatiani, Kos
Panagia i Palatiani, Kos | © Ale Mad

Da non perdere in questa parte dell’isola ci sono diversi siti di interesse, alcuni non semplicissimi da raggiungere, ma con una buona mappa – non quella fornita gratuitamente dai locali – è fattibile. La basilica paleocristiana Palàtia è ormai ridotta a un rudere, ma è evidente la sua memoria dedicata alla Vergine sopra un antico tempio consacrato a Demetra. Le foto da qui si sprecano, il panorama è immenso.

Nelle vicinanze si trova un’altra piccola chiesa ortodossa, Panagia i Palatiani dalla tipica struttura dipinta di bianco e blu con paramenti e addobbi carichi di tinte dorate proprie di questo stile. Anche il teatro classico e il tempietto ellenistico dell’antica Astypalaia valgono una piccola sosta. Tra gli innumerevoli edifici religiosi disseminati sull’isola, da vedere sono Aghios Mammas verso l’estrema punta di capo Krikello e Aghios Ioannis con affreschi e interni degni di nota. Accanto ci si rinfresca sotto la tettoia di un piccolo bar che le caprette non disdegnano.

Le famose Camel Beach, Paradise Beach, Banana Beach, Markos Beach, Sunny Beach, Magic Beach, Exotic Beach si trovano sulla costa meridionale all’interno della baia di Kefalos. Sono le più turistiche di questa zona ma nascondono calette deliziose, sceglietene una se volete saggiare per qualche ora gonfiabili e attrezzature varie per il divertimento acquatico o scovare la vostra striscia di beatitudine.

spiaggia di Agios Stefanos, Kos
Agios Stefanos, Kos | © Ale Mad

Un discorso a parte merita Aghios Stefanos. Qui sorgeva la basilica cristiana omonima, dove oggi si scorrazza un po’ troppo in libertà tra resti di capitelli e timpani. D’accordo che sono rovine, ma quando resti di mosaici sono alla mercé di picnic il quadro risulta eccessivo. A parte questa nota dolente, come l’eco-mostro che stanno costruendo alle spalle di tanta bellezza, pare di stare in paradiso. Dalla basilica, affiancata da una spiaggia molto frequentata sulla destra e un altrettanto splendido lido meno battuto sulla sinistra, si raggiunge a nuoto la microscopica Nisi Kastri. Un gioiellino: sopra l’isolotto c’è solo la piccola chiesetta dedicata al santo che ipnotizza lo sguardo.

Costa meridionale di Kos

Situato lungo la costa meridionale a soli cinque chilometri dall’aeroporto internazionale, Kardamena è l’altra località da movida dell’isola, amata dunque dai giovanissimi e occupata principalmente da britannici e scandinavi. Era un villaggio di pescatori un tempo, oggi è il punto di riferimento per i nottambuli che amano le discoteche.

La passeggiata sul lungomare è vivace e in piena stagione il villaggio è punto di partenza, oltre a Kos town, per la vicina isola di Nisyros. Se siete fortunati potreste incappare in qualche festa folkloristica, come quella che si tiene il 29 agosto dedicata ad Agios Ioannis con balli tradizionali, ottimo cibo e vino. A questo proposito, un indirizzo da segnarsi è Avli, ottimo ristorante in uno splendido cortile interno baciato dalle buganvillee.

Paradise Beach, Kos
Paradise Beach | Anna & Michal

Un punto d’interesse spostandosi verso l’interno dell’isola è il castello di Antimachia, distante un’ora di cammino e raggiungibile grazie ad un percorso pavimentato che regala una bella escursione. Ada Antimachia si trova anche un mulino a vento ancora in uso con annesso museo.

I villaggi dell’entroterra

I villaggi di Pili, con annessa escursione a Paleo Pili, Asfendiu, Zia, Asomatos, Evangelistria e Lagudi non distano molto da Kos Città e regalano la vita di paese legata alle origini. L’ora ideale per la visita di questi villaggi, molti dei quali arroccati tra i monti, è dal pomeriggio fino a sera, così da assaporare una buona cena con uno spettacolare tramonto.

Un appuntamento quotidiano per vedere il sole tuffarsi nell’Egeo è a Zia, delizioso borgo, il più conosciuto, sulle pendici del monte Dikaios. Pochi resistono al suo fascino, cui contribuiscono gli ordinati negozietti di souvenir, piccole botteghe originali e alcuni tra i ristoranti più buoni dell’isola. Uno fra tutti Oromedon, dove si può cenare in terrazza. Davvero caratteristico si presenta ancor prima dell’ingresso The Watermill of Zia, pieno di fiori, cartelli colorati ed elogi della limonata; romantica è l’atmosfera della Taverna Zia No Stress. Tra le escursioni da fare nelle ore meno calde, partendo da Zia è segnalata quella sulla cima del monte Dikaios (843 mt. s.l.m), della durata di un’ora e mezzo circa.

Kos, Vista da Zia al tramonto
Vista da Zia al tramonto | © Ale Mad

Se dunque scegliete il Dodecaneso per le vostre vacanze, ricordate le spiagge non colonizzate dal turismo di massa e l’autentico spirito greco dei villaggi di Kos. Oltre a un patrimonio storico che farà la gioia degli archeologi che albergano in voi.

COME ARRIVARE. L’isola di Kos è facilmente raggiungibile in aereo, grazie all’aeroporto Kos Ippocratis dove arrivano voli da Milano, Roma, Bari e altre città italiane.

COME MUOVERSI A KOS. L’ideale per scoprire Kos in completa libertà sono le due ruote, ma anche il quad può avere i suoi vantaggi. Soprattutto sulle strade sterrate della penisola meridionale, dove il paesaggio è incantevolmente aspro. Noi abbiamo scelto Trust, con quattro rental sull’isola: per uno scooter 50cc la tariffa è di 15,00 € al giorno, più l’assicurazione. Un servizio autobus è presente, utilizzato soprattutto da famiglie, fino a mezzanotte circa durante l’estate (ogni corsa varia tra 1,80 € e 4,50 €). A Kos città si può girare anche in bici, grazie alla ciclabile che dal porto arriva a Psalidi e a Lambi.

DOVE DORMIRE. Dai 5 stelle agli studios c’è l’imbarazzo della scelta per alloggiare a Kos, basta scegliere dove si preferisce stare tra località più animate o luoghi più appartati. Consiglio per il pernottamento Marmari, Mastihari o Kardamena, situate rispettivamente circa a metà della costa settentrionale e meridionale, strategiche per esplorare in lungo e in largo l’isola.

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