Umbria, il polmone verde del centro Italia, regione tra le più boschive del nostro paese. Terra appenninica se ce n’è una, dominata dai rilievi onnipresenti, dalle altitudini intermedie a metà strada tra la collina e la montagna. Regione di pellegrinaggi, di tradizione contadina e di commercio di artigiani, che hanno tracciato vie millenarie tra il Monte Vettore, la “cima Coppi” dell’Appennino Umbro-Marchigiano, e il lago Trasimeno.
Una terra che flirta con il trekking. La bellezza dei paesaggi è indiscutibile, immersi nei boschi di castagni e segnati dai campi di un’attività agricola tutt’altro che scomparsa. Inoltre i sentieri dell’Umbria hanno l’indiscutibile vantaggio di unire, quasi sempre, città d’arte e comuni medievali, bellezze artistiche di valore inestimabile. Il che trasforma il trekking in un’occasione imperdibile.
E’ quel che facilmente potrà accadervi nell’area del Monte Subasio e dell’omonimo parco naturale. Un rilievo che raggiunge altitudini da Prealpi e sfiora i 1300 metri di altezza, un’area protetta di oltre settemila ettari di boschi di latifoglie, un monte che ospita piccole verdissime vallate, splendidi canyon fluviali, e alcuni dei borghi più belli dell’Umbria, connessi da sentieri e strade di campagna immerse nella natura e nel silenzio. Un luogo dove tornare davvero alle radici del viaggio. Sono tredici i percorsi del parco, tutti perfettamente segnati dal CAI. Corrono tra i ginepri rossi e i carpini, tra le piccole falesie di calcare e le tane dei cinghiali e degli scoiattoli che abitano il parco. Sentieri per tutte le difficoltà, da turistica a riservata ad escursionisti esperti.
Turistica è la difficoltà del sentiero che unisce la città di Assisi allo splendido borgo di Spello. Imperdibile trekking di una giornata che percorre praticamente tutto il versante occidentale del Subasio e che porta dalla patria di San Francesco a uno dei centri medievali meglio conservati dell’intera regione. Un sentiero panoramico e in costa, che sale ripido dalle mura di Assisi nella prima parte, segnavia numero 50, raggiungendo in circa un’ora l’Eremo delle Carceri, il villaggio monastero sede della meditazione di Francesco e del suo Ordine, oggi luogo di rara bellezza tra boschi di roverella e grotte naturali. Si prosegue verso Sasso Piano, dove il paesaggio cambia bruscamente; un affioramento di roccia all’altezza di 1125 metri, rende il percorso maggiormente alpino, e il paesaggio più brullo e tipico della montagna.
Ci si può fermare a metà del viaggio al rifugio del Mortaro. Siamo praticamente sulla sommità del monte, a 1284 di quota, in un luogo storico e importantissimo per il trekking umbro e della zona. Il rifugio, ex osservatorio aereo dell’esercito italiano, sorge poco al di sopra di una depressione, una vera e propria dolina carsica detta appunto Mortaro delle Troscie, formazione geologica di circa 40 metri di profondità e 200 di diametro che si incontra lungo la discesa verso i pascoli aridi di Fonte Bregno, dove si rientra nel bosco. Una sorgente e un’area attrezzata per la sosta provvedono a riposo e refrigerio. Dopo di che si continua a calare verso il Sasso della Botte, formazione rocciosa che interrompe le chiome di castagni e carpini e che ci conduce a imboccare il sentiero numero 56.
Siamo nell’ultimo tratto del cammino. Si intravede nel bosco anche qualche gruppo di conifere, ma è il paesaggio olfattivo a fare la differenza in questa zona. Le ginestre sono ovunque, così come i ginepri rossi e i caprifogli tipici del centro Italia. Questo spettacolo per le narici ce lo regalano i boschi al di sopra del paesino di Poggio Caselle, che le fronde degli alberi celano alla nostra vista. Almeno finché il bosco non cede il passo agli oliveti, che si attraversano discendendo l’ultimo tratto di sentiero e dunque lo sterrato che porta alle porte di Spello, dove ci attendono il meritato riposo, i dipinti del Pinturicchio e gli splendidi scorci della città dell’Infiorata.
Tra le 6 e le 7 ore di cammino. Tappa perfetta di una viaggio attraverso la regione o gita di una giornata tra le due splendide città. Scegliete voi. Comunque sia, vi sarete goduti molto di quel che l’Umbria ha da offrite in questa meravigliosa porzione delle pendici del Subasio.
Dove dormire. Per unire il trekking al relax e alle gioie della cucina umbra, l’Agriturismo con piscina Corte del Lupo si trova immerso nelle colline tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino. A Spello optate per il b&b Fior Fiore, ad Assisi scegliete l’Hotel La Terrazza.
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