Il Mar Rosso è un mare del vicino Oriente, stretto fra Africa e Penisola Arabica; di forma allungata, comunica a nord con il Mediterraneo attraverso il canale di Suez, mentre a sud confina con l’Oceano Indiano attraverso lo stretto di Bab el Mandeb. Conosciuto sin dalla più remota antichità, nell’Antico Testamento è ricordato per il passaggio del popolo ebraico guidato da Mosè, per il quale si aprirono le sue acque. Curiosa l’origine del nome, che viene da un’alga (Trichodesmium erythraeum) che in determinate condizioni diventa di colore rosso bruna, tingendo per così dire la superficie del mare, chiamato in questo modo già dai greci e dai romani, e citato addirittura da Dante nella Divina Commedia.
La vicinanza con l’Europa, il clima, le spiagge e soprattutto il meraviglioso mare hanno portato negli ultimi 30 anni ad una crescita esponenziale del turismo, localizzato principalmente sulla costa egiziana: Sharm el Sheik, Hurghada, Marsa Alam e Berenice.
Purtroppo le vicende legate al fondamentalismo islamico, invise alla maggior parte della popolazione e in particolar modo alle famiglie dei lavoratori del settore turistico (nel 2011 il 12% della forza lavoro, a creare il 13% del PIL), hanno portato ad una drastica diminuzione di visitatori, passati da oltre 14 milioni nel 2011 a meno della metà nel 2017. Il governo egiziano ha messo in campo ogni mezzo per rilanciare il turismo e la situazione sulla costa appare oggi molto più tranquilla. Si sta quindi lentamente riprendendo l’arrivo dei turisti provenienti dall’Europa, ma molto meno dall’Italia visto che da noi le campagne mediatiche hanno inciso profondamente sullo stato di allarme.
Delle quattro località turistiche egiziane che si affacciano sullo splendido Mar Rosso, la meno nota è sicuramente Berenice, l’ultima frontiera a sud del paese. La città venne fondata nel 275 a.C. dal faraone Tolomeo II Filadelfo, figlio di uno dei generali di Alessandro Magno, e così chiamata in onore della madre scomparsa; diventò in seguito il luogo dove terminava la romana Via Hadriana e centro importante per i commerci con la Nubia e l’Oriente: da qui arrivavano oro, avorio ed elefanti. Oggi le antiche rovine e il paese arabo non sono visitabili, anche a causa della vicinanza con il confine sudanese, che ha portato nell’area una forte presenza militare.
Berenice è quindi una meta da scegliere principalmente per una splendida vacanza di mare, al di fuori della confusione di altri centri. I pochi resort, distanti fra di loro, si stendono fra un mare di mille colori e le sabbie del deserto alle loro spalle.
[alert type=”link” dismiss=”no”]Leggi anche: Mare in Kenya: Watamu
[/alert]
Niente vita notturna a Berenice, solo mare, qualche bella escursione, la buona cucina egiziana e la gentile accoglienza di gente che vive col turismo. Da questa località è possibile visitare il deserto, la zona delle mangrovie, spiagge meravigliose oppure recarsi all’affascinante paese di El Shalatin, vicino ai confini col Sudan, per assistere al mercato dei cammelli più importante dell’Africa. Tramite una lunga escursione in barca, si può andare al Dolphin Reef di Sataya per fare il bagno con i delfini, che qui vivono stanziali.
L’estate è caldissima e sempre soleggiata, con le forti temperature che vengono mitigate dalla brezza marina; se però il vento dovesse soffiare dal deserto sono dolori, con temperature ben al di sopra dei 40 gradi. Le stagioni perfette sono quelle di mezzo, mentre il pieno inverno regala temperature gradevoli che si aggirano intorno ai 25/27 gradi di massima, ma solo se ci si ripara dal fresco vento del mare.
Il mare rappresenta sempre il pezzo forte di un viaggio a Berenice, da ammirare sopra e sotto la superficie. Il Mar Rosso è infatti da sempre noto per la qualità delle immersioni, che si svolgono invariabilmente in reef coloratissimi: la bellezza dei suoi coralli è proverbiale, e nota ai subacquei di tutto il mondo. La ricchezza di vita, i colori, il pesce di barriera fanno la gioia di qualsiasi visitatore, sia che indossi le bombole, che semplicemente maschera e pinne. Basta tuffarsi dal pontile per godere di un’orgia di vita e un arcobaleno di colori. A volte è possibile vedere davanti al resort addirittura i delfini, i cui richiami si sentono spesso sott’acqua. Un po’ più difficile è incontrare pesci di grosse dimensioni, soprattutto nella stagione invernale, anche perché da queste parti la pesca è intensiva.
In ogni caso, se vengono messi insieme i punti a favore di una vacanza a Berenice, è facile scoprire il mix di qualità che hanno reso celebri questa ed altre località egiziane: tre o quattro ore di aereo, costi contenuti, buone strutture, clima ottimo e mare fantastico. Non rimane che augurarci che i fantasmi del presente possano svanire per sempre, per la gioia dei turisti e dei lavoratori che mantengono le famiglie rimaste a vivere lontano.
Dove dormire: Wadi Lahmy Azur Resort
Come arrivare. L’aeroporto di riferimento per raggiungere Berenice è quello di Marsa Alam, posto a circa 115 km di bella strada asfaltata.