Venti giorni in Campania vi sembrano tanti? Affatto. Per visitarla in lungo e in largo ce ne vorrebbero forse il doppio. E il bello è che non avrete un giorno uguale all’altro. Vi aspettano trekking tra i più belli del mondo, crateri di vulcani attivi, mete da film, città sommerse, borghi medievali tra i più belli d’Italia e persino città fantasma. Dimentico qualcosa? Ah sì, il mare.
È un itinerario on the road che prevede l’uso di un veicolo proprio o in alternativa, per chi atterrasse in aereo a Napoli (voli low cost a partire da 31 € su Skyscanner.it), il noleggio di un auto. Ed è anche un itinerario pensato per essere fatto in compagnia di bambini, dato che ne abbiamo due, ma niente paura, non vi annoierete anche se viaggiate senza, abbiamo semplicemente cercato di suddividere la visita in tre macro parti così da non dover cambiare continuamente alloggio.
Cinque giorni nel Cilento
Prima tappa del nostro viaggio in Campania è il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Ci sistemiamo nel Golfo di Velia: mare Bandiera Blu, chilometri di spiaggia sabbiosa, Riserva di Biosfera dell’Unesco. Troviamo un posticino sulla spiaggia ad Ascea, punto strategico per visitare la costa e i dintorni. Ci godiamo il mare senza farci mancare un’escursione in barca tra grotte e spiagge nascoste (tra i tanti che offrono escursioni c’è la Cooperativa Cilento Mare di Marina di Camerota). Trascorriamo una giornata tra Paestum, sito archeologico con templi greci tra i meglio conservati al mondo, e Castellabate, borgo medievale tra i più belli d’Italia; e un’altra al paese fantasma di San Severino di Centola.
Due giorni in cima alla Costiera Amalfitana
La costiera amalfitana meriterebbe un viaggio a sé, noi abbiamo poco tempo a disposizione perciò scegliamo un punto di vista alternativo, quello degli dei. Intanto raggiungiamo uno dei borghi più belli d’Italia, Furore, suggestivo borgo di pescatori dove Rossellini ambientò il film L’amore. Trascorriamo qui un primo giorno di relax e visita del borgo, e un secondo giorno lo dedichiamo al Sentiero degli Dei: dieci chilometri di percorso panoramico che attraversa borghi di rara bellezza, si tratta di un sentiero escursionistico tra i più belli al mondo, dal fascino leggendario, si narra infatti che fu il sentiero che gli dei greci percorsero per salvare Ulisse dalle sirene. Si parte da Agerola (a 7 chilometri da Furore) e si raggiunge in circa quattro ore Nocelle. Da qui è possibile in un’altra ora raggiungere Positano (c’è anche una navetta per i più pigri), dove fermarsi qualche ora per una visita. Per tornare c’è un pullman di linea che porta ad Amalfi dove cambiare per Agerola.
Sette giorni per Napoli e dintorni
Lasciamo Agerola e in un’ora e mezza circa siamo a Pozzuoli dove ci fermiamo per ben sette giorni. Sarà la nostra base di partenza per visitare innanzitutto Napoli cui dedichiamo due giorni. La linea 2 della metropolitana di Napoli fa capolinea proprio a Pozzuoli, evitandoci così l’uso dell’auto. Tra le tante cose non ci facciamo scappare le Catacombe di San Gennaro, il Monastero di Santa Chiara, il Cimitero delle Fontanelle e la Certosa di San Martino. Una giornata la dedichiamo alla visita della Reggia di Caserta, un’altra al cratere del Vesuvio (10 € per accesso e visita guidata della durata di 90 minuti con le guide vulcanologiche); poi, ovviamente, Pompei. Pozzuoli stessa è una meta interessante con il vulcano Solfatara, il sito archeologico di Cuma con la piscina Mirabilis, il vicino Parco Archeologico Sommerso di Baia ideale per immersioni subacquee, ma visitabile anche in barca con fondo trasparente (accertarsi che le condizioni del mare rendano visibile il fondale). Se siete da queste parti a giugno non perdete l’occasione offerta dall’Associazione culturale Curiocity Napoli, di fare un’escursione notturna nel bosco di Cuma tra una miriade di lucciole.

Tre giorni sull’isola di Procida
Da Pozzuoli prendiamo un battello che in 45 minuti circa ci porta a Procida, un’altra meta che col cinema ha qualcosa a che fare. Sull’isola infatti è stato ambientato Il postino con Massimo Troisi. Qui trascorriamo gli ultimi tre giorni di mare e relax, lontano anni luce dal trambusto della vicina Napoli. L’isola di pescatori mantiene un fascino intatto ed è la meno turistica dell’arcipelago Flegreo, il cosiddetto Regno di Nettuno, un grande complesso vulcanico tuttora attivo. Troviamo un posticino alla marina di Chiaiolella data la spiaggia di sabbia adatta per far scorrazzare i bambini, ma il bello qui è passeggiare tra le case colorate di Corricella, ammirare la vista da Terra Murata, raggiungere l’isola di Vivara tramite il ponte.