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Puerto Madryn, Chubut: agli inizi della Patagonia argentina

Puerto Madryn, provincia del Chubut, tra pinguini, leoni marini e balene nell’incanto naturale della Peninsula Valdés.

Questo articolo è una tappa del viaggio di Davide in Sudamerica. Leggi l’itinerario completo qui »

23 ore. 23 cerchietti da 60 minuti per arrivare via bus da Rosario alle porte della Patagonia, Puerto Madryn, regione del Chubut. Conviene prenotare, altrimenti il rischio è di fare come il sottoscritto e dover aspettare e cercare di imbucarsi fortunosamente in uno dei bus in cui spunta un posto per un ritardo o una disdetta dell’ultimo momento.

Qui il sito di una delle tante compagnie che prevede questo lungo viaggio, la Andesmar: possibilità di scegliere la semi-cama o la cama, la seconda opzione quasi un vero e proprio letto di incredibile comodità, con il prezzo leggermente più alto. Anche la semi-cama resta molto comoda, e lo dico per esperienza. Spuntino serale compreso.

E così mentre probabilmente nel bus passa un film pirata (è quasi impossibile rintracciare dvd originali in Sudamerica) viaggerete lungo la verticale argentina, incantandovi per il tramonto nella pampa e chiacchierando, se siete fortunati e vi siete impratichiti un po’ con l’idioma, con un vicino/vicina che avrà la propria storia da raccontare.

leoni marini

Arrivo più di una giornata dopo a Puerto Madryn, paesino che apre la Patagonia, regione grande quanto Italia e Spagna messe insieme. 58.000 abitanti per la città nella provincia del Chubut, tappa obbligata per tutti, viaggiatori e turisti. Qui di fatto è possibile ammirare le meraviglie naturali, e soprattutto animali, della Patagonia del nord.

Pinguini, leoni marini e se capitate nel momento giusto (da novembre a gennaio), balene. Uno spettacolo meraviglioso, un giro per le terre intorno a Puerto Madryn che vi occuperà uno o due giorni (potete appoggiarvi anche agli operatori locali, o noleggiare un mezzo in autonomia) e vi lascerà sbalorditi. Benvenuto migliore la Patagonia non poteva darvi.

balene

Sistemazioni facili da trovare, tra i tanti ostelli il Chepatagonia Hostel è una sicurezza: a pochi metri dal mare, staff premuroso e atmosfera ottima.

Di giorno tra le meraviglie naturali della Peninsula di Valdés, di sera nei localini del paese a rifocillarsi e dare sfogo alle proprie voglie di far festa, danzare o semplicemente riposare, in un contesto quasi montagnesco, se si esclude che siete en frente al Océano Atlántico. A Puerto Madryn ci sono delle lunghissime spiagge.

Questo piccolo centro, fondato nel 1865 da 150 gallesi, si pone come punto di passaggio tra la Patagonia e il resto dell’Argentina, ma progettando il viaggio tenete da parte 48 ore per questo paesino e i suoi dintorni: emozioni naturali arcaiche e sbalorditive assicurate.

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