Le Dolomiti in cinque imperdibili parchi naturali

Nel panorama delle ricchezze ambientali italiane, un posto d’eccezione è indiscutibilmente occupato dalle Dolomiti. Queste cattedrali rocciose dai caratteristici riflessi rossicci offrono angoli di natura di estrema bellezza, che lasciano nella mente del visitatore ricordi incancellabili. Tra i numerosi spazi protetti del patrimonio dolomitico, desideriamo presentarvene cinque che a nostro avviso appartengono alla lista dei parchi imperdibili.


Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino

L’area occupata da questo parco si estende nel Trentino orientale, includendo – come il nome stesso evidenzia – una parte rilevante delle Pale di San Martino, gruppo montuoso riconosciuto patrimonio dell’Umanità UNESCO. All’interno dello spazio naturale emerge un luogo unico nel suo genere. Si tratta della Foresta dei Violini, così definita perché composta da alberi secolari ideali per la fabbricazione delle casse armoniche di questi preziosi strumenti musicali.
La storia narra che Antonio Stradivari avesse l’abitudine di rivolgersi ai boscaioli di Paneveggio per reperire il legno dell’abete rosso della Val di Fiemme, con cui realizzava i suoi violini, poi divenuti leggendari. Il valore ambientale della zona è accresciuto dalla fauna, che conta, tra i vari esemplari, più di cinquecento cervi. Per visitare la Foresta dei Violini è sufficiente raggiungere il Centro Visitatori di Paneveggio, ubicato nelle vicinanze del Lago di Forte Busso, lungo la strada statale 50 che collega Predazzo al Passo Rolle.
Il nostro consiglio per dormire: Hotel Belvedere.


Parco naturale Puez Odle

parchi più belli delle dolomiti
By Umberto Salvagnin (CC BY)

Situato tra la Val Gardena e l’Alta Badia, questo spazio di oltre 10 mila ettari custodisce un vero tesoro naturalistico. Si tratta infatti dell’unica area a presentare tutte le tipologie di roccia e strati di sedimento che contraddistinguono il gruppo dolomitico.
Altrettanto variegata è la flora del parco che nei suoi boschi include abeti rossi, larici, pini cembri e pini mughi. Nella gamma dei fiori, ad alta quota, sono ammirabili specie come la stella alpina, la campanula e la genziana maculata. Sui pascoli e i prati, a primavera fioriscono soldanelle, crochi, pulsatille e aconiti. La biodiversità dell’area è contraddistinta anche da un corposo elenco di animali tra cui il cervo, il camoscio e il capriolo, mentre sul fronte ornitologico si possono enumerare uccelli come il culbianco, il codirosso spazzacamino, i gracchi alpini, i corvi imperiali e qualche esemplare di aquila reale. Per visitare il parco occorre raggiungere il Centro Visite Puez-Odle con sede a S. Maddalena de Funes.
Il nostro consiglio per dormire: Chalet Mornà.

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Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo

Il parco occupa un’area di oltre 11 mila ettari e si estende a nord di Cortina, nel cuore delle Dolomiti orientali. Visitare questa area protetta permette di ammirare uno dei gruppi montuosi più imponenti e spettacolari d’Italia, quello del Cristallo, i cui riflessi rocciosi sotto la luce del sole sono a dir poco impareggiabili e ricordano, appunto, quelli di un cristallo scintillante.
Il patrimonio faunistico – che include tra l’altro il rarissimo picchio tridattilo – è certamente ricco e altrettanto si può dire della flora, con specie esclusive delle Dolomiti di Ampezzo, come il semprevivo, simbolo indiscusso del parco. Tra i vari itinerari possibili, particolarmente consigliata è la visita alle cascate formate dal rio Fanes, che si sviluppano in tre salti successivi di un’altezza superiore ai cinquanta metri. Un vero spettacolo per la vista, che impressiona anche l’udito, considerato il fragore del fluire dell’acqua.
Il nostro consiglio per dormire: Dolomiti Lodge Alverà.

Parco Dolomiti d'Ampezzo
By Murray Foubister (CC BY-SA)


Parco Naturale Tre Cime

Non sono solo la flora e la fauna a rendere questo spazio protetto uno tra i più noti d’Italia. Il parco è, infatti, conosciuto soprattutto per le Tre Cime di Lavaredo che alcuni considerano le vette più famose delle Dolomiti, ambite fin dagli albori del turismo di montagna. Sul fronte faunistico, in questa area protetta spiccano specie come il capriolo, il picchio rosso maggiore e la civetta capogrosso, anche se l’animale per antonomasia è l’aquila reale, spesso ammirabile, in tutta la sua maestosità, mentre si destreggia nell’azzurro del cielo.
Le Tre Cime di Lavaredo sono visitabili attraverso un itinerario suddiviso in vari livelli, a partire dal Rifugio Auronzo, che si può raggiungere da Misurina, percorrendo sette chilometri di strada panoramica con pedaggio. Per chi decide di svolgerla nella sua totalità, l’aspetto più suggestivo dell’escursione è che consente di fare un giro completo intorno al gruppo, permettendo di ammirare le tre vette da varie angolazioni per godere così di tutta la loro bellezza.
Il nostro consiglio per dormire: Rifugio Auronzo.

Tre Cime di Lavaredo


Parco Naturale Fanes – Senes – Braies

Questa area protetta si estende dalla località di Dobbiaco all’Alta Badia. Il parco è meritevole di una visita innanzitutto per la varietà dei suoi ecosistemi. I visitatori possono contemplare piante come la grigna meridionale e l’achillea, mentre sul fronte faunistico la zona si contraddistingue per la presenza di martore, volpi, lepri alpine e pernici bianche.
Ma il vero fiore all’occhiello del parco è certamente il lago di Braies. La circonferenza del bacino, che colpisce per il verde smeraldo delle sfumature, può essere percorsa per intero con un itinerario di circa un’ora e mezza. Si tratta sicuramente del tipo di gita adatta a tutta la famiglia, grazie anche alla presenza di aree attrezzate per i picnic. Il punto di partenza del percorso è presso l’unico hotel sul lago, il Pragser Wildsee.
Il nostro consiglio per dormire: Hotel Pragser Wildsee.

lago Braies