Mérida e gli antichi borghi dell’Estremadura

La Spagna sembra voler custodire gelosamente le regioni confinanti con il Portogallo. Non solo non rientrano nei circuiti più comuni, ma non sono neppure particolarmente promosse a livello turistico. Questo le rende interessanti per chi come noi ama itinerari insoliti che permettono di avvicinarsi in modo autentico alla cultura del paese che visitano.

Dopo un primo itinerario tra Cáceres e Trujillo, continua la nostra esplorazione della regione dell’Estremadura, comunità autonoma della Spagna sud-occidentale. Questa volta partiamo da Mérida.

Cosa vedere a Mérida

Mérida è una piccola città da girare a piedi in giornata. Non fatevi ingannare dalle costruzioni moderne, custodisce numerosi e antichi tesori. La storia di Mérida infatti inizia nel 25 a.C. con la colonia Iulia Augusta Emerita dall’imperatore Ottaviano Augusto, sotto cui divenne un importante centro militare e culturale, e fa parte anche della storia musulmana spagnola essendo stata conquistata nel 713.

Dirigetevi perciò nella zona archeologica e partite dal Teatro romano. Costruito tra il XVI e il XV secolo a.C., ospita ancora spettacoli ed eventi tra cui il Festival Internacional de Teatro Clásico de Mérida che si tiene ogni anno tra luglio e agosto. A pochi passi dal teatro si trova l’Anfiteatro romano costruito nel XVIII secolo a.C. Qui si celebravano i giochi più popolari, quelli con gladiatori, animali feroci e scenografie d’impatto. Durante il percorso, passeggiando per le entrate all’anfiteatro, una serie di cartelli spiega i diversi tipi di gladiatori esistenti, il modo in cui erano vestiti e le armi con cui combattevano. Se volete approfondire la storia romana di Augusta Emerita, continuate con il MNAR, Museo Nacional de Arte Romano.

Museo Nacional de Arte Romano
MNAR | Foto di Ángel M. Felicísimo

[alert type=”info” dismiss=”no”]Informazione utile: è possibile acquistare un biglietto per ciascuna attrazione o per l’intero complesso monumentale, decisamente più conveniente, che include anche monumenti al di fuori di questa zona.[/alert]

Lasciamo il museo e raggiungiamo un’altra zona della città, Plaza de España, dove è possibile ammirare edifici di epoca romana come il Pórtico del Foro, il Templo de Diana e l’Arco de Trajano. A pochi passi si trova invece uno dei lasciti più antichi dell’epoca musulmana (835 d.C.) in Spagna: l’Alcazaba Árabe. All’interno di questo edificio maestoso costruito sulla riva del fiume Guadiana, si possono visitare le mura, alcuni scavi archeologici con resti di tutte le diverse epoche storiche della città e un aljibe, una antica cisterna per la raccolta dell’acqua. All’uscita dell’Alcazaba vi consigliamo una passeggiata lungo il famoso ponte romano, uno dei simboli della città, con i suoi 62 archi che si sviluppano per una lunghezza di quasi 800 metri. Noi ci fermiamo qui, ad osservare il placido scorrere del fiume Guadiana, ma se volete proseguire vi consigliamo di fare tappa all’Acueducto de los Milagros per qualche suggestiva fotografia.

Dove mangiare a Mérida. Per ottimi tapa e ración a base di squisiti prodotti tipici, fate un salto a Mesón El Pestorejo e provate in particolare la sua famosa tapa di pestorejo; ci sono poi il Sagasta 9 che ha un simpatico e colorato cortile interno, e l’Entrecañas dove assaggiare le crocchette a base di arroz negro (riso nero).

Dove dormire a Mérida: due soluzioni economiche e strategiche sono l’Hostal Anas e l’Hostal Aquaforum; per una notte romantica vi consigliamo invece il Parador de Mérida.

Tre imperdibili borghi nei dintorni di Mérida

Zafra. Scendendo da Mérida verso Siviglia, troviamo un piccolo paese bianco che nel passato ebbe una grande importanza strategica, soprattutto durante il medioevo e nell’epoca dell’occupazione araba. Appena entrati a Zafra vi accoglierà il Palacio de los Duques de Feria, un’imponente castello gotico con tocchi mudéjar (arte spagnola con ispirazione araba) costruito nel XV secolo. Attualmente questo edificio è un parador, ossia un hotel di lusso di proprietà dello stato. Provate a entrare e potrete dare un’occhiata all’imponente cortile interno lastricato di marmi. Ma il vero piacere a Zafra è camminare fra le sue stradine bianche disseminate di fiori, conventi e piazze. Passeggiando per una delle sue strade principali e commerciali, calle Sevilla, vi ritroverete nella Plaza Grande. Fermatevi in una caffetteria per contemplare la vita del paese.

Borghi Estremadura
Zafra | Foto di Paola Giura (CC BY-NC)

Attraversando il piccolo vicolo di Arquillo del Pan arriverete a Plaza Chica che è stata per secoli il cuore commerciale della città. L’importanza commerciale di Zafra continua tutt’oggi in quanto è sede della Feria Internacional Ganadera, la fiera internazionale del bestiame che si tiene a fine novembre. Raggiungete l’antico quartiere ebraico e cercate la Puerta de Jerez, a cui si accede attraverso la fiorita calle Jerez o la callejita del Clavel, la Iglesia de la Candelaria, il Convento del Rosario e la splendida Casa del Aljímez, una casa in stile mudéjar del XV secolo.
Un consiglio per mangiare: non andate via senza aver assaggiato i dolci tradizionali del Monasterio de Santa Clara.
Un consiglio per dormire: Hotel las Palmeras, accanto a Plaza Grande, è una casa tradizionale a schiera con un bel cortile e un buon ristorante, dall’atmosfera tipica e un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Llerena. Altro tranquillo paesino nella campagna estremeña, custodisce nella Plaza Mayor la memoria dell’antico passato. Si tratta di una piazza ampia, scenario di feste e di corride di tori, circondata da edifici storici, porticati e balconate che terminano in uno degli edifici più importanti della città: Iglesia de Nuestra Señora de la Granada. In questo edificio si mescolano elementi del barocco con uno campanile in stile gotico-mudéjar. Raggiungete ciò che rimane della muraglia nel parco Cieza de León, meglio se di sera, passate per Plaza de la Merced, conosciuta anche come Plaza de los Ajos (piazza degli agli, dal nome del prodotto venduto) con la sua Iglesia del Colegio de los Jesuitas, e andate in cerca di case e palazzi in stile mudéjar come Casa Palacio de Doña Mariana. A pochi passi della muraglia si trova Palacio de los Zapatas costruito nel XVI secolo su ordine di Luis Zapata, uno dei consiglieri dei Re Cattolici. Attualmente è un tribunale ma nel passato questo edificio ospitò il temuto tribunale dell’inquisizione.
Un consiglio per mangiare: il miglior jamón ibérico de bellota del mondo si trova qui, presso l’impresa Jamón y Salud; provate la tarta de la Serena del Restaurante Zurbarán.
Un consiglio per dormire: Hospedería Mirador de Llerena, un palazzo di inizio ‘900 accanto a Plaza Mayor con un cortile interno in stile Art déco da togliere il fiato.

Llerena, Extremadura
Llerena | Foto di Paola Giura (CC BY-NC)

Jerez de los Caballeros. Entrate da Puerta de Burgos e lasciatevi guidare dalle stradine e dai campanili che spiccano fra le case bianche seguendo la lunga calle Vasco Núñez de Balboa, dal nome dell’esploratore e conquistador nativo di Jerez che “scoprì” l’Oceano Pacifico. Alla fine, troverete una grande piazza, Plaza España con la Iglesia Arciprestal de San Miguel Arcángel. Da vedere anche Iglesia de San Bartolomé per i colori sgargianti e misto di architettura barocca spagnola e portoghese. Ma il monumento emblema della storia cittadina segnata dalla dominazione araba del VII secolo e dai templari cui venne affidata dopo la reconquista, è l’antica Alcazaba che si trasformò nella Fortaleza Templaria (entrata gratuita). Qui si trova la famosa Torre Sangrienta, la torre dove vennero giustiziati gli ultimi cavalieri templari che si opposero allo scioglimento dell’ordine.
Un consiglio per mangiare: per una cena indimenticabile consigliamo il Restaurante La Ermita che si trova all’interno di una cappella del XVII secolo, per una scorpacciata di dolci tipici del paese, il “bollo turco”, a base di pasta di mandorle, puntate dritti verso la Pastelería Obrador Canela.
Un consiglio per dormire: Hotel Arroyo la Plata by Alda Hotels si trova lungo il fiume dell’Ardila, nei vasti terreni di una riserva di uccelli, a 4 km da Jerez de los Caballeros.

Estremadura, Spagna
Jerez de los Caballeros | Foto di Paola Giura (CC BY-NC)

[alert type=”warning” dismiss=”no”]Come arrivare in Estremadura: raggiungete l’aeroporto di Madrid (voli low cost a partire da 20 €) e poi Mérida con un’auto a noleggio che vi permetterà di muovervi agevolmente tra i borghi.[/alert]

Destinazione: