Napoli: due giorni di arte e street art

Napoli in un weekend: tanto da vedere e buon cibo. Cosa visitare in due giorni? Dovrete fare delle scelte in base ai vostri interessi, perché la città offre davvero tanto. Gli amanti dell’arte possono vedere scavi archeologici e palazzi storici, magnifiche chiese e musei pieni di storia. Chi è appassionato di street-art e ha sempre in mano la macchina fotografica troverà murales dei migliori artisti internazionali.

PRIMO GIORNO A NAPOLI: TRA BAROCCO E ARTE CONTEMPORANEA

Ore 10.30. Per iniziare bene: Chiostri di Santa Chiara. In pieno centro, Piazza del Gesù Nuovo, questo è il punto da cui partire per visitare Napoli: a pochi passi avete Via dei Tribunali, la Cappella Sansevero e San Gregorio Armeno. Varcando la soglia dei Chiostri di Santa Chiara si entra in una realtà di maioliche azzurre e gialle. Opera del 1739 di Domenico Antonio Vaccaro, le decorazioni rappresentano scene di vita quotidiana dell’epoca e scene allegoriche dell’Antico Testamento.

Usciti dai chiostri, davanti a voi, nell’omonima piazza, trovate la Chiesa del Gesù Nuovo. Chiesa monumentale, tra le più importanti della città, massima espressione della pittura e della scultura barocca a cui hanno lavorato alcuni dei più influenti artisti della scuola napoletana. Il tempo della visita, il momento per le foto, si riparte.

Napoli, Chiostri di Santa Chiara
Chiostri di Santa Chiara | by ho visto nina volare

Ore 12. È la volta di una delle strade più celebri del centro storico: San Gregorio Armeno. Nota per le tradizionali botteghe artigiane di presepi, oggi è popolata dalle statuine più canoniche ma soprattutto da quelle con i personaggi più originali dell’anno.

Prima di pranzo visitate anche la Cappella Sansevero con il suo Cristo velato, una delle opere più suggestive al mondo. Ciò che stupisce ed emoziona è la leggerezza del velo, la raffinatezza della mano che l’ha scolpita e la morbidezza delle forme. Ma in questo luogo oltre al Cristo ci sono angeli con occhi di diavolo, madonne con i seni nudi e scheletri usati per studi anatomici. La magia della Cappella Sansevero sta nel suo misticismo e nelle sue leggende.

Cristo Velato
by David Sivyer

Ore 14.00. Si da proprio il caso che sia arrivata l’ora di pranzo. Il consiglio? Pizza in Via dei Tribunali da Sorbillo oppure da Di Matteo, in base alla fila.

Ore 15.30. Dopo pranzo continuate l’itinerario nell’arte con il Museo Madre. Per chi ama l’arte contemporanea questo luogo assomiglia all’Eden. All’interno ci sono opere di Mimmo Paladino, Fausto Melotti, Piero Manzoni, Superstudio, Anish Kapoor, Daniel Buren, Marina Abramovic, Jan Fabre, Jeff Koons, Andy Warhol, Mimmo Iodice, Mario Merz e tanti tanti altri.

Ore 17. Se non avete ancora preso la Metro di Napoli, divertitevi nel viaggio tra le fermate della Metropolitana dell’Arte in cui il lavoro degli archistar è stato magistralmente combinato con quello di importanti artisti. La più famosa sicuramente è la Fermata Toledo, premiata come la più bella d’Europa e firmata dal gruppo dell’architetto spagnolo Tusquets. Ma non meno belle sono Fermata Garibaldi di Perrault, Università di Mendini e Rashid, Municipio di Siza e Souto de Moura, Dante e Museo di Gae Aulenti, Materdei e Salvator Rosa anche queste di Mendini insieme ad artisti del calibro di Sol Lewitt, Sandro Chia e Mimmo Paladino.

Napoli, fermata Toledo
Napoli, fermata Toledo

Ore 20.30. Dopo una giornata tra le vie del centro, per una cena sul mare a base di pesce spostatevi a Marechiaro. Qui troverete diversi ristoranti storici e più frequentati di Napoli, tra cui la Trattoria da Cicciotto il Ristorante A Fenestella.

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SECONDO GIORNO A NAPOLI: STREET ART E MUSEO ARCHEOLOGICO

Ore 10.30. Dopo l’immancabile visita a Piazza del Plebiscito e alla Galleria Umberto I, imboccate Via Toledo e girate verso l’ingresso dei Quartieri Spagnoli. E’ la Napoli più popolare, quelle di vasci e panni stesi. Ma anche street art, tanta street art.

Francisco Bosoletti ha portato tra questi palazzi la Pudicizia di Sansevero. L’avete vista ieri scolpita in marmo, oggi è dipinta in negativo in via Emanuele De Deo. Accanto alla cosiddetta Iside, c’è uno dei più conosciuti simboli della città: Maradona. Realizzato in occasione del secondo scudetto del Napoli nel 1990 e restaurato nel 2016 grazie anche al contributo dei cittadini. Cyop&Kaf hanno disseminato 223 graffiti su muri e saracinesche, raccontando le storie di personaggi surreali e onirici. Quore Spinato è un progetto lungo tre anni in cui è affascinante perdersi.

Napoli, murale Maradona nei Quartieri Spagnoli

Ore 13.00. Visto che siete qui, il consiglio è di pranzare da Nennella. Questa trattoria è un pezzo di Napoli, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Come nel migliore teatro napoletano, qui viene portata in scena la città. Cucina tradizionale partenopea tra pesce fresco, pasta e patate con la provola, arancini di riso.

Ore 15. Dopo il caffè la meta è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, venti minuti a piedi, quindici in metro (L1 – salite alla fermata Toledo e scendete a quella di Museo – direzione Garibaldi). Questo museo è tra i più antichi e importanti al mondo, ma soprattutto vanta il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia: 12.650 metri quadrati in cui sono esposti i più preziosi reperti rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano, la Collezione Farnese di sculture, una sezione topografica che va dalla Preistoria fino agli Etruschi, un’intera raccolta di arte egizia e meravigliose epigrafi.

Ore 17. Se siete amanti della street art spostatevi verso Piazza Gerolomini per ammirare l’unica opera di Banksy in Italia, dal significato profondamente legato alla città partenopea. Una madonna è stata dipinta con una pistola al posto dell’aureola.

Napoli Museo Archeologico, Ganimede con l'aquila
by Xinstalker

DOVE DORMIRE. Nel cuore di Napoli, il Luxury B&B Sun Art Naples si trova a cinque minuti a piedi da San Gregorio Armeno, Via dei Tribunali e i Chiostri di Santa Chiara. Dal design moderno e curato, nella scenografica cornice storica della città partenopea.

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