Così Giosuè Carducci sintetizzò la gradevolezza e la bellezza dei panorami che si godono da Asolo. Il piccolo borgo trevigiano è ancora oggi un posto ideale per gli appassionati d’arte, letteratura, musica e natura, oltre che per coloro che amano il buon bere e la cucina slow.
Per molto tempo Asolo è stata meta di un turismo un po’ snob ed elitario alla ricerca dei luoghi del Palladio e di Canova, di Eleonora Duse ed Ernest Hemingway. Appollaiata su di una altura di duecento metri, la città mostra subito la sua caratteristica medievale con le antiche mura che ancora la proteggono, i portici ad arco gotico che nascondono interessanti osterie, dominata dalla irregolare e possente Rocca duecentesca del monte Ricco. Da qui si ammira il riposante paesaggio della Marca trevigiana, dolci saliscendi fra colline, boschi e impeccabili filari di vite. In giornate particolarmente limpide si può (quasi) vedere la laguna veneta.
Il centro di Asolo è rappresentato da Piazza Maggiore o Garibaldi con la cinquecentesca Fontana Maggiore e il suo veneziano leone alato. Da qui inizia la visita con il Castello Pretorio di Caterina Cornaro, regina di Cipro. Curiosa la storia di Caterina costretta a sposare per procura Giacomo figlio illegittimo del re di Cipro che, grazie a questo matrimonio, saldò un gran debito che aveva con l’influente famiglia veneziana di lei. Quattro anni dopo il matrimonio la sposina si trasferì a Cipro dove, poco più tardi, il marito ebbe la bella idea di passare a miglior vita. La Repubblica di Venezia, dopo anni di trattative, convinse la vedova ad abdicare in cambio della signoria di Asolo. E lei, finalmente, si divertì dando vita a una vivace e raffinata corte rinascimentale. Nella Sala delle Udienze del Castello è ospitato il teatro dedicato ad Eleonora Duse; l’attrice, scomparsa negli Stati Uniti, è sepolta al cimitero di Sant’Anna per suo desiderio. La sua definizione è ancora molto attuale:
Amo Asolo perché bello e tranquillo, paese di merletti e di poesia.
Rimaniamo in piazza Maggiore dove si affaccia la rinascimentale Loggia del Capitano, del ‘400 attualmente sede del Museo Civico (4€, aperto sabato e domenica – tel.0423952313) che propone interessanti reperti archeologici, dipinti di varie epoche, statue del Canova, il Tesoro della Cattedrale e una sala con cimeli e immagini dedicata, ovviamente, alla Duse. La Cattedrale rifatta attorno alla metà del ‘700 e la Collegiata di Santa Maria Assunta custodiscono importanti opere di Lorenzo Lotto e Jacopo Bassano. E ricordate che ogni seconda domenica del mese si può curiosare fra i banchi del Mercato dell’Antiquariato.
Asolo è una meta d’eccellenza anche in quanto a enogastronomia. D’obbligo bere un bicchiere di ottimo Asolo Prosecco DOCG, la famosa “ombra” veneta, ovvero “dammi da bere ma poco poco”, fingendo di dimenticare che il rito dell’ombra si ripeterà più volte al giorno portando con sé buonumore e allegria. Magia del Prosecco! Se poi imboccate la strada del vino del Montello e dei Colli Asolani, tra il Monte Grappa e il Piave, il gioco dell’ombra si fa duro, ma ne vale la pena! Da degustare anche il Merlot, il Cabernet, il Manzoni bianco, lo Chardonnay… La zona offre poi due formaggi tipici: il Bastardo del Grappa dal dolce sapore, reperibile nelle malghe sopra Possagno da giugno a ottobre, e il Morlacco del Grappa dal caratteristico sapore salato che si accompagna benissimo con bianchi leggeri.
In quanto a eventi culturali e manifestazioni Asolo non è da meno. Partiamo proprio da un evento culinario che si tiene in primavera (fine maggio/inizio giugno), la Festa delle ciliegie, dall’antica origine medievale. La raccolta del frutto è fatta rigorosamente a mano per non danneggiare le piante in uno scenario naturale che dà spettacolo con la fioritura dei ciliegi. Interessanti anche La Biennale d’Arte di Asolo che si tiene dal 12 maggio al 24 giugno 2012 con un intenso programma culturale; e il tradizionale Asolo Art Film Festival (dal 18 al 29 agosto) quest’anno alla trentunesima edizione a cura dell’associazione AIAF. E’ una rassegna sulla produzione cinematografica internazionale dedicata alle arti in tutte le loro espressioni come Design e Impresa, Architettura e Paesaggio e Computer Art. A settembre da non perdere il Palio della Regina che anima le acciottolate vie dell’antico borgo con quattro giorni di festa a base di musica, spettacoli, mercatini e stand eno-gastronomici. A contendersi il Palio vero e proprio, otto concorrenti che trascinano per 1800 metri lungo il Foresto Vecchio una biga, ricostruita con antico rigore, del peso di 130 kg. Per le fanciulle il percorso è dimezzato ma la biga ha lo stesso peso…
Prima di lasciare questo splendido fazzoletto di terra, si deve visitare lo stupefacente complesso Museo e Gipsoteca Antonio Canova (8€ – 9,30/18, chiuso lunedì), a Possagno, 6km a nord di Asolo. Il grande scultore ha voluto lasciare al suo paese natale molte testimonianze della sua inarrivabile maestria. Fino al 30 settembre 2012 è tra l’altro possibile visitare la straordinaria mostra Canova e la Danza con l’esposizione dell’opera miracolosamente restaurata La Danzatrice con i Cembali che tornerà, poi, al Bode Museum di Berlino. Tutto il sistema museale e il Tempio canoviano, dove riposa il Canova, sono tappe fondamentali nella storia artistica dell’Italia.
Ancora due mete da non mancare. La bellissima palladiana Villa Barbaro a Maser: la più nota fra le famose ville venete, progettata attorno alla metà del 500 custodisce eccezionali affreschi di Paolo Veronese e altri bellissimi esempi della nostra arte. E il suggestivo Ossario Militare in cima al Monte Grappa, a oltre 1700 metri di quota.
Come arrivare ad Asolo. Asolo è raggiunta dalla SP248 Schiavonesca-Marostica e dalla A27 Venezia-Bologna, uscita Treviso Nord.
Dove dormire ad Asolo. Nell’antico Hotel Duse, ogni finestra o balcone è un tripudio di gerani e di campanule, ottima l’accoglienza e raffinato l’ambiente. Un’alternativa esclusiva, è l’Albergo Al Sole con il suo ristorante La Terrazza, un vero e proprio salotto all’aperto affacciato sul centro storico.