Camino de los Yungas, la strada più pericolosa al mondo

[alert type=”success” dismiss=”no”]Questo articolo è una tappa del viaggio di Davide in Sudamerica. Leggi l’itinerario completo qui »[/alert]

La domanda di solito è perché. Per curiosità, un pizzico di incoscienza, adrenalina, o tanta voglia di vedere dal vivo quella che è considerata a tutti gli effetti la strada più pericolosa al mondo. Chi è interessato a percorrerla solitamente parte da La Paz e – si spera – torna nella capitale, a meno che non sia interessato ad andare verso nord e il poco agevole confine brasiliano.

I modi più comuni per percorrere il camino sono due: o in veicolo – ma è il mezzo che meno consiglio oltre che il meno sicuro – o in bicicletta e qui la cosa si fa interessante: difatti questo pezzo è diventato quasi luogo di culto per il cicloturismo in quella che è una vera e propria strada di leggenda – ahimè – nera.

Consiglio di lettura a tema

Vediamo la storia. Il camino de los Yungas è una strada stretta, sterrata, senza parapetti, con da un lato la montagna e dall’altra il burrone, spesso attraversata da una fitta nebbia. Rinominata “strada della morte”, è un percorso di 56 km che si snoda lungo le Ande.

Camino de los Yungas
CC Elias Bizannes

Ci hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere Coroico da La Paz (o viceversa) dalle 200 alle 300 persone all’anno, quasi sempre per l’uscita di strada del veicolo, a volte per cedimenti del terreno. Lungo la strada ci sono le croci a testimoniare il luogo che ha visto il più grande incidente stradale avvenuto in Boliva che risale al 1983, con oltre 100 persone decedute.

Chi l’ha percorsa in auto sostiene che a ogni curva sembra di volare giù. La via è un saliscendi impressionante, con un’atmosfera tra l’emozionato e il teso – viste le aspettative –  ma in sé l’esperienza della bici è molto bella, unica nel suo genere anche se durissima, e per le salite e discese e per l’umidità che non fa prigionieri.

Il consiglio – oltre naturalmente di percorrere il tratto solo se ve la sentite e di non partire per Coroico se siete terrorizzati – è di non farlo da soli, di chiedere bene a La Paz tutti i dettagli e di prendere l’avventura con il giusto spirito adrenalinico, ma evitando spacconerie. La modalità usuale è partenza la mattina prestissimo, andata in bici e ritorno a La Paz in serata. Tenete presente un piccolo dato: si parte da La Paz a 3600 metri, si arriva fino a 4700 metri per poi scendere – a bomba – fino ai 1525 di Coroico. Quindi partite leggeri ma attrezzati: maglione, maglietta di ricambio, zuccherini, acqua.

E’ un’esperienza che straconsiglio, serve un po’ di coraggio ma come vi racconteranno tutti quelli che l’hanno vissuta, vale “10 volte un viaggio normale”.

Il viaggio di Davide continua… In una delle città più alte al mondo, Potosì ➔

Destinazione: