La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Il vestito alla romana
Viva, Viva La Befana!
Spettacoli circensi, mercatini, teatrino delle marionette, clown (?!), sfilate in maschera e distribuzione delle calze… Addirittura corse campestri: è questo perlopiù il giorno della Befana, ovvero un pout-pourrì di eventi.
Voi magari non ci credete, ma ricordo benissimo lo shock dello scorso anno, quando un amico della provincia di Belluno mi chiese se volevo partecipare con lui alla Corsa della Befana: ahimé, varcati i venticinque anni sei subito annoverata nella categoria, ma che mi si chieda addirittura di spararmi otto Km. intabarrata peggio di una carampana sfiora la crudeltà. Preferisco di gran lunga festeggiamenti più tradizionali, mangiucchiando in allegria un dolcetto.
Rinfreschiamo un po’ la memoria sul vero significato di questa festa legata alle nostre radici agricole. Come si dice “l’Epifania tutte le feste porta via”: infatti con il 6 gennaio, nel calendario solare, si concludono i festeggiamenti che hanno portato all’Anno Nuovo. Con il termine Epifania, si sa, si indica la manifestazione della divinità: nella tradizione cristiana ci si riferisce a Gesù Cristo al cospetto dei Re Magi. Nel tempo, il termine è stato storpiato in Befana dal popolo che ha connotato la manifestazione come una vecchietta bruttina e un po’ sciupata, ma molto generosa: nientemeno che Madre Natura. Per cui la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebra la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana che viene bruciata perché ormai esausta, e come una fenice è pronta a rinasce per ripetere un nuovo ciclo – con la luna nuova – lasciando prima i semi per l’anno successivo (i dolci che oggi si regalano ai bambini buoni).
Non scordiamoci, infatti, il lato dolce di questa festa: dal nord a sud si preparano diversi dolci caratteristici. Tipici del nord Italia, la pinza e la fugassa, arricchite di uvetta, fichi secchi e frutta secca, sono diffuse tra Piemonte, Veneto e Lombardia e regalano tutto il gusto di un impasto che ricorda antiche tradizioni. Nel Salento, ma si trovano un po’ ovunque nel Sud d’Italia, ci sono le cartellate – o caragnole – dolcetti fritti a base d’olio d’oliva, miele e lievito di birra. Tante sono le varianti e le interpretazioni di questa celebrazione sempre viva nella tradizione popolare: ciò che conta è festeggiarla al meglio e in compagnia!
Dove festeggiare la Befana? Nelle località montane potete optare per feste molto semplici come ad esempio a Morgex, dove il 6 gennaio, in Piazza Assunzione, arriva la Befana in carrozza a distribuire calze regalo ai bambini, oppure per eventi più a tema, come la Fiaccolata dell’Epifania a Santa Caterina Valfurva: il 5 gennaio c’è l’annuale gara dedicata alla Befana con fiaccolata finale (iscrizioni e informazioni presso la Scuola Sci S.Caterina: Ufficio Turistico Santa Caterina Valfurva – tel. 0342/935544 – infoscaterina@provincia.so.it). Nel segno della tradizione cristiana a Milano, come ogni anno, il Corteo composto dai Re Magi, dalla Banda Civica, dai Martinitt, e da vari gruppi in costume, parte dal Duomo e raggiunge la Basilica di Sant’Eustorgio, dove avviene la tradizionale offerta davanti al presepe vivente. L’itinerario passa per via Torino, le colonne di San Lorenzo, corso di Porta Ticinese fino a piazza Sant’Eustorgio. In diverse regioni d’Italia, dal Veneto all’Emilia Romagna, è consuetudine festeggiare con Il Falò della “Vegia”: è il caso di Calvenzano (Bg) dove alle due del pomeriggio, sul piazzale del mercato, si festeggia con vin brulè, caldarroste e salamelle. Alle 20,30 circa la Vegia viene portata in corteo, a bordo di un trattore, per le vie del paese, accompagnata da alcuni musicanti della banda civica e dai volontari dell’Avis, e viene bruciata in segno di augurio per un felice anno nuovo.
Un evento particolare, che mescola il rito, la favola e il sacro, è quello ripetuto in Brianza: dal 1987 nella serata del 5 gennaio una vecchina su una barca scivola lungo il Lambro circondata da luci e musiche. Ogni anno viene scelto un tema differente su cui viene costruita la teatralizzazione dell’evento che si svolge in prossimità del ponte di Agliate: quest’anno, in occasione dei venticinque anni, in tanti stanno collaborando al laboratorio dove idee, scenografie e immagini prendono forma. A Firenze il tradizionale corteo storico della Cavalcata dei Re Magi va in scena il giorno dell’Epifania, tra Piazza de’ Pitti e Piazza del Duomo: i Re Magi a cavallo vestiti con sfarzosi costumi rinascimentali girano le strade della città, preceduti dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e dai Bandierai degli Uffizi. Straordinario lo spettacolo di questi ultimi che si esibiscono nel “Maneggio della Bandiera”. Da menzionare è certamente Urbania, nella provincia di Pesaro-Urbino: qui durante tutto l’anno i bimbi spediscono le loro lettere alla Casa della Befana, da dove la vecchietta risponde personalmente. Dal 2 al 6 gennaio il paese si riempe di balli, canti e concorsi di “bellezza”… ovviamente per befane.
Qualunque sia il luogo dove passerete questa folkloristica festa ricordate una cosa: non siate dispiaciuti se non avete più l’età per appendere la calza e aspettarvi leccornie. È molto gratificante anche riempirle le calze… Soprattutto se avete un po’ di fantasia e voglia di condividere! Magari anche nel segno della solidarietà: tanti gli eventi cui partecipare, tra cui il XIII Concerto dell’Epifania a Matera nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, o le donazioni per le famiglie meno fortunate al consueto motoraduno/motobefana a Palermo.