1° giorno – Da Salonicco a Litochoro
109 chilometri, 1h 25 minuti
Raggiungiamo Salonicco con volo da Milano Malpensa, con arrivo alle ore 14:30. In aeroporto noleggiamo un auto che riconsegneremo tra 8 giorni all’aeroporto di Atene. Evitiamo la tangenziale e approfittiamo dell’occasione per dare un’occhiata alla città, attraversandola da est a ovest.

Il lungomare di Salonicco si estende tra la Torre Bianca, monumento simbolo della città, e il porto, da cui partono traghetti per le Sporadi e le isole dell’Egeo settentrionale. Il centro si estende tra il lungomare e la collina di Ano Poli, il quartiere più antico e interessante da visitare, con le mura bizantine, alcune chiese e monasteri, il labirinto di stradine e scalinate, viste panoramiche sulla città.
Dedichiamo a Salonicco un paio d’ore, quindi ripartiamo in direzione sud per raggiungere Litochoro, piacevole cittadina ai piedi del Monte Olimpo, ricca di ristoranti, taverne, caffé e pizzerie. Un particolare miscuglio di famiglie greche in villeggiatura e turisti stranieri che si preparano le escursioni sulla montagna di Zeus. Qui si cena tardi, i tavoli si riempiono dopo le 10. Ci buttiamo su souvlaki e tzatziki mentre scrutiamo il profilo del Monte Olimpo, che affronteremo domani. Per dormire seguiamo i consigli della Lonely Planet e prendiamo una stanza alla guesthouse Papanikolau (nella foto).
2° giorno – Monte Olimpo e Antica Dion
La principale attrazione di Litochoro è certamente il Monte Olimpo (2918 mt), luogo leggendario della mitologia greca e montagna più alta di tutta la Grecia, ricoperta di boschi e ricca di avifauna. Parco nazionale dal 1937 è un luogo ideale per trekking, scalate ed escursioni di varia difficoltà e lunghezza. Da Litochoro vale anche la pena visitare l’Antica Dion con il parco archeologico e il museo. Pernottamento a Litochoro.
3° giorno – Da Litochoro a Portaria
138 chilometri, 1h 56 minuti
Dopo 2 giorni dedicati alle montagne sacre e ai siti archeologici dell’Antica Grecia iniziamo a sentire il richiamo del mare. Si parte con calma, dopo una dormita come si deve e un’abbondante colazione. Il mare intorno a Litochoro non è sicuramente tra i migliori. Comunque ci si ferma per un bagno veloce e poi si riparte in direzione della penisola del Pelio, dove ci attendono belle spiagge di sabbia ma anche villaggi arroccati sulle montagne. Fino a Volos è quasi tutta autostrada.
Poi la strada inizia ad arrampicarsi sul Monte Pelion. La prima tappa in questa regione ricca di tradizioni gastronomiche e risorse naturalistiche è Portaria, piccolo paese con una bella piazza ombreggiata che si adagia intorno a un grande platano secolare. Il motivo per fermarsi proprio qui è il ristorante e hotel Kritsa (nella foto). La cena si rivelerà la migliore esperienza gastronomica fatta in Grecia. La cucina è di terra, quindi carne ma anche prodotti biologici, verdura e piatti vegetariani. Tra i piatti da consigliare una ricetta tipica della cucina del Pelio, lo spentzofai, ovvero uno stufato a base di salsiccia e peperoni. Si trascorre la serata mangiando, bevendo e godendosi il fresco della piazza con le panchine e i tavoli pieni di gente (per la maggior parte greci, pochi turisti stranieri), i bambini che corrono e schiamazzano liberamente. Il mare può aspettare ancora un giorno.