Calabria, Puglia e Basilicata one shot (parte 2)

[alert type=”success” dismiss=”no”]Leggi la prima parte del viaggio di Carla in Calabria, Puglia e Basilicata »[/alert]

Continua il nostro viaggio on the road alla scoperta delle belle regioni del sud Italia. Ci eravamo lasciati al mare, immersi nelle acque cristalline delle Maldive del Salento. Proseguiamo tra borghi di pescatori, sport e un po’ di avventura.

8° giorno: Gallipoli

Gallipoli - Salento

Gallipoli è una cittadina alla moda che conserva tuttavia l’atmosfera dell’antico borgo di pescatori. Le sue spiagge sabbiose si estendono per 20 km da Lido Conchiglie a Marina di Mancaversa. L’itinerario nella città antica, collegata al Borgo nuovo sulla terraferma da un ponte ad archi del seicento, si sviluppa tra un dedalo di viuzze tortuose e colorate dalle vetrine di prodotti tipici, tra cui spicca l’immancabile peproncino rosso. E’ interessante la visita guidata in uno dei 35 frantoi ipogei della città, in via de Pace, dove veniva estratto l’olio d’oliva esportato in tutta Europa. Proseguiamo per il Castello Angioino opera di elevata tecnologia ingegneristica, rimasto uno dei pochi castelli ancora bagnati dal mare, non lontano dalla famosa Fontana ellenista. Nella piazza dietro il Castello, una gelateria che propone una varietà infinita di gusti di gelato e granite, ci impone una sosta. Gallipoli ha oltre 14 chiese, tra queste visitiamo la Basilica di San Francesco, la più antica, quella di Sant’Agata, in stile barocco, simbolo della città, e infine la chiesa della Purità. Per la notte un consiglio è il Residence Kalè, una serie di appartamentini in un palazzo del XVI secolo, nel centro storico di Gallipoli. Altrimenti il bel B&B Palazzo Flora, sempre in centro.

9° e 10° giorno: Parco del Pollino, San Paolo e San Costantino Albanese

Parco Nazionale del Pollino
Prima di raggiungere Terranova, facciamo una breve sosta nei deliziosi borghi di San Costantino e San Paolo Albanese, fondati da profughi provenienti dall’Albania per sfuggire i Turchi. Gente di montagna che ancora conserva usanze e lingua albanese. Raggiungiamo infine Terranova di Pollino, una delle aree più suggestive e selvagge, nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale, sul versante lucano. Tranquilla cittadina, ideale per itinerari naturalistici. L’indomani, nonostante il cielo nuvoloso, partiamo per il trekking di circa 11 km (6-7 ore A/R) che sfocia nell’affascinante Serra di Crispo (2053 mt), chiamata anche il “Giardino degli Dei”, dove vivono i Pini Loricati, sculture naturali giganti, rese nodose e contorte dal vento forte e gelido. Alcuni esemplari di questi “fossili viventi” come il Patriarca, hanno quasi un millennio, altri, morti e con la corteccia candida, assumono interessanti forme dalla parvenza aliena. La prima parte del percorso è immerso nel verde di un bosco di abeti e faggi, che si apre al piano di San Francesco, da qui la risalita tra rocce, pini loricati, ginepro e mandrie di cavalli allo stato brado, non ha più un percorso obbligato. Il panorama alla vetta è mozzafiato tra le valli del Frido e del Sarmento. Nelle giornate terse dalla cima del Pollino si vedono chiaramente il Tirreno e lo Ionio. Sulla via del ritorno ci fermiamo al Santuario della Madonna del Pollino di San Severino Lucano, inizia a piovere, ma ormai siamo quasi in paese. Da non perdere il menù degustazione del ristorante Luna Rossa (uno basta quasi per due), lo chef Valicenti esalta i prodotti tipici locali con ricette innovative di altissimo livello. I proprietari del nostro B&B, il Bedfantasy, ci suggeriscono anche l’hotel/ristorante la Grotta, per i buoni piatti tradizionali. Nei dintorni segnaliamo anche la Società Agricola MG Florplant, a Francavilla Marittima, e l’agriturismo La Masseria, immerso tra le colline di Senise.

11° e 12° giorno: le Gole del Raganello

Le Gole del Raganello, entroterra salentinoSan Lorenzo Bellizzi a soli 20 km da Terranova, è la base di partenza per la gita alle gole del Raganello. Troviamo una camera in paese rivolgendoci al Bar Trattoria Pino Loricato e contattiamo immediatamente una guida per l’indomani, quando muniti di scarpe da trekking, costume da bagno, calzoncino protettivo, elmetto e fune, risaliamo i 4 km A/R del ramo alto del Raganello, nella Gola di Barile entrando da Jacca i Varrile fino allo scivolo, chiamato Gomito. Un percorso un po’ impegnativo sempre nell’acqua bassa del torrente tra rocce scivolose, con passaggi dove è necessario calarsi con la corda o anche nuotare per brevi tratti, ci divertiamo un mondo a superare piccoli ostacoli, circondati da imponenti pareti che raggiungono i 700 mt. Per chi come noi non è esperto di torrentismo, è consigliabile avere una guida, meglio se brava come Giovanni Vancieri. Il tratto basso della durata di 6 ore da S. Lorenzo Bellizzi a Civita, è sospeso. Civita, nota per le sue bellezze naturali, è l’ingresso sud del Parco del Pollino, un borgo scenografico che insieme al Ponte del Diavolo sulle Gole del Raganello offre uno tra gli scenari più belli della Calabria.

13°e 14° giorno: isola di Capo Rizzuto – Le Castella – Capo Colonna

 

Arriviamo tardi la sera, ma fortunatamente troviamo una camera al Park Hotel di Isola Capo Rizzuto. Il giorno seguente raggiungiamo Le Castella, imponenti resti della fortezza aragonese sorta su un isolotto vicino al promontorio che apre il Golfo di Squillace. Con la bassa marea una sottile lingua di sabbia percorribile a piedi, la collega alla bella spiaggia di fine sabbia rossa. Peccato per lo sfruttamento un po’ selvaggio dell’ambiente che la circonda. L’indomani visitiamo l’area marina protetta (da Capo Donato a Barco Vercillo), 8 promontori con scorci a picco sul mare, tra cui Capo Rizzuto e Capo Colonna, con l’area archeologica che mostra reperti di epoca greca e romana. Del magnifico tempio di Hera Lacinia oggi solo la colonna dorica che ha dato il nome al promontorio emerge tra i ruderi, a pochi passi dal mare blu cobalto. Dal Capo il panorama è fantastico. Adiacente all’area si trova il Santuario di Santa Maria di Capo Colonna con la Madonna nera, trasportata in pellegrinaggio notturno a maggio dai numerosissimi fedeli. Se si cerca un hotel per qualche notte e ci si vuole trattare bene, c’è il villaggio Nyce Club Spiagge Rosse a isola di Capo Rizzuto e il bel resort Baia Degli Dei a Le Castella.

15°e 16° giorno: Gerace – Scilla – Reggio Calabria

Rocca di Scilla
Lungo la strada per Scilla, tra colline di uliveti, facciamo una sosta di qualche ora a Gerace, affascinante borgo medioevale considerato tra i più belli d’Italia, con la vicina necropoli. E’ diviso in 5 aree urbane, ma sopratutto il centro storico attrae i numerosi turisti. Dal Baglio, spazio adiacente al Castello si gode un bel panorama della città. Attraversando le sue viuzze cariche di arte e di storia, raggiungiamo la Cattedrale normanna del 1045 per poi toccare lungo la strada le chiese di San Francesco, San Giovannello e del Sacro Cuore, fino alla Piazza del Tocco sulla quale si affacciano i più bei palazzi della città, la piazza è detta il “salotto” di Gerace ed è qui che si danno appuntamento gli abitanti nel tempo libero. Arriviamo a Scilla, sulla Costa Viola, giusto in tempo per ammirare al tramonto dal terrazzino della nostra camera al B&B La Bastia, il castello Ruffo sulla rocca che domina la bellissima cittadina, mentre di fronte la costa siciliana inizia a illuminarsi a Cariddi, che con Scilla evoca i due mostri della mitologia greca. A Marina Grande c’è solo l’imbarazzo della scelta tra ottimi ristoranti di pesce. La sera le panchine del lungomare si affollano di gente in un’atmosfera gioiosa e rilassata. A Chianalea, il cuore peschereccio di Scilla, è piacevole passeggiare tra viuzze tortuose, scalette e ripidi accessi al mare, sempre invitanti per un tuffo nelle acque trasparenti. La litoranea fino a Palmi sovrasta un tratto bellissimo della Costa Viola alternando spiagge di sabbia fine e di ciottoli. In mezza giornata si può visitare a soli 22 km Reggio Calabria, percorrendo l’itinerario che parte dall’elegante lungomare, parallelo a Corso Garibaldi; ricco di monumenti, palme e magnolie, si passa per il Duomo, il Castello, la Chiesa degli Ottimati, Piazza Italia, fino a raggiungere il Museo archeologico nazionale con collezioni dalla preistoria all’età moderna, e naturalmente con gli splendidi Bronzi di Riace. Segnaliamo a Scilla il famoso Hotel U’Bais, Le Piccole Grotte a Chianalea e il più caro ed elegante Principe di Scilla.

[alert type=”success” dismiss=”no”]Leggi la terza parte del viaggio di Carla in Calabria, Puglia e Basilicata »[/alert]

Destinazione: