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Detour Festival 2014: il cinema di viaggio a Padova

E’ nato nel 2012, è dedicato al cinema di viaggio e si svolge a Padova nel mese di ottobre. Si chiama Detour Festival. Detour è parola francese che significa deviazione, svolta. Ma anche scappatoia, via di fuga, mutamento di prospettiva. Il viaggio come detour comprende quindi le forme storiche ma soprattutto quelle contemporanee del viaggiare, la ricerca di condizioni migliori di vita, la speranza, la necessità di imprimere un senso e un cambiamento radicale alla propria vita.

Innanzitutto il viaggio come migrazione: Hope di Boris Lojkine, film vincitore dell’edizione 2014, racconta dall’interno le vicende dei profughi e migranti africani che attraversano il Sahara tra estenuanti pericoli, difficoltà, ostilità con l’obiettivo di raggiungere l’Europa. Un viaggio contro la corrente che ha come motore la speranza.

Il Premio Speciale della Giuria è andato a Cherry Pie di Lorenz Merz, film intimista e sperimentale, apparentemente privo di impegno sociale e politico, in cui il viaggio è fuga personale, esperienza di rottura con il passato. Ancora migrazione, ma in senso inverso rispetto al film vincitore, nel film El Rayo di Fran Araújo ed Ernesto de Nova, menzione speciale della Giuria: Hassan dopo tredici anni vissuti in Spagna non trova più lavoro e decide di utilizzare i suoi ultimi risparmi per comprare un trattore e tornare al suo paese.

Di grande qualità anche gli eventi speciali di quest’anno. A partire dall’omaggio a Jeff Nichols, regista statunitense tra i più interessanti del momento, già acclamato ai più importanti festival internazionale ma ancora poco noto al pubblico italiano. I suoi film raccontano l’America profonda e sono ambientati per lo più in Arkansas. Tra gli ospiti dell’ultima edizione Agostino Ferrente, regista di Le Cose Belle, film che racconta la vita di quattro ragazzi di Napoli dal 1999 a oggi.

Il Festival del Cinema di viaggio di Padova essendo molto giovane non è ancora sotto i riflettori internazionali. A maggior ragione è un appuntamento particolarmente appetibile per gli spettatori che hanno la possibilità di godersi i film e gli eventi collaterali, di incontrare i registi e gli ospiti del festival senza filtri e barriere. I film che partecipano al concorso nella maggior parte dei casi sono destinati purtroppo a non avere una grande distribuzione in Italia ma di alcuni giovani registi che in molti casi presentano a Padova i primi lavori si sentirà parlare in un prossimo futuro.

Il Detour è anche una bella occasione per andare o ritornare a Padova, città piacevole come il suo festival, con il centro storico ricco di arte, cultura e vitalità. Da girare a piedi o in bicicletta. Padova è anche città di cinema, per aver fatto da sfondo a molti film d’autore e per essere la città del regista Carlo Mazzacurati.

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