Thailandia, cinque isole da non perdere

Le isole della Thailandia sono paradisi tropicali per eccellenza. Il solo pensiero evoca bungalow su spiagge bianchissime, palme e acque turchesi, amache e tramonti, foreste di mangrovie e barriere coralline. Certo negli anni tante cose sono cambiate e ormai lontani sono i tempi in cui le isole erano abitate dai soli pescatori e il turismo era quello al sacco e dalla forte inclinazione hippy, con semplici capanne sulla spiaggia come unica strutture alberghiera. Chi le ricorda così, deve fare i conti oggi con una realtà ben diversa. Le località sono molto turistiche, numerosi gli alberghi, i locali e le discoteche.

Ciò non toglie che le isole della Thailandia abbiano mantenuto intatto parte di quello spirito e quell’atmosfera di sempre, che si può rivivere noleggiando un motorino e girando per le strade sterrate, scovando gli angoli meno battuti dell’isola, i locali dall’atmosfera più autentica. Per non parlare delle spiagge, del mare e della natura ancora meravigliose. Ecco la nostra Top 5:

1. Phuket

Può essere considerata la regina delle isole thailandesi. Scoperta dai viaggiatori hippy nei primi anni ottanta, è oggi molto battuta dal turismo: si pratica ogni tipo di sport acquatico, in primis immersioni e snorkeling, tantissimi gli hotel e i resort, locali di ogni tipo, vivace la vita notturna.

Non crediate però di trovarvi a Ibiza. Phuket infatti mantiene il suo fascino orientale e merita il suo appellativo di paradiso tropicale, sia grazie alla meravigliosa costa con le lunghe spiagge e le scogliere calcaree, sia per l’entroterra di colline verdi, risaie e vegetazione pluviale.

I principali centri balneari sono Patong, Karon e Kata. Quest’ultima è una località con una splendida baia in cui si trova anche il Club Med di Phuket. Ma non ci sono solo le spiagge. E’ bello anche andare in giro l’isola e scovarne i segreti, magari noleggiando un motorino.

Tra i principali luoghi da visitare c’è Nai Yang nel Parco Nazionale e Santuario delle Tartarughe. A Rawai si trova il piccolo villaggio abitato dalla comunità indigena Chao leh o Zingari del Mare. I suggestivi faraglioni della baia di Phang Nga, immortalati nel film Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro, sono raggiungibili in canoa.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]» Dove dormire a Phuket: come resort consigliamo due soluzioni lontane dalle zone più affollate dell’isola, The Westin Siray Bay Resort & Spa con un panorama stupendo godibile dalle stanze e il romantico Dream Sea Pool Villa; a chi cerca una soluzione economica consigliamo il PapaCrab Boutique Guesthouse, un posticino pulito e grazioso in posizione strategica, a Kamala.[/alert]

Phuket, Thailandia
CC Joan Campderrós-i-Canas

2. Ko Samui

Apprezzatissima per le sue spiagge tra cui primeggiano Chaweng, dalla sabbia che pare borotalco, e Lamai, nota anche per le due formazioni rocciose Hin Ta e Hin Yai (il “nonno” e la “nonna”) che rievocano la forma di organi genitali maschili e femminili. Ci sono poi le spiagge più aspre e isolate del Parco marino di Ang Thong, un arcipelago che racchiude punti tra i più belli dell’intera Thailandia.

Ko Samui è un’isola molto frequentata e vivace, tante sono le cose da fare e da vedere, tra cui l’interno dell’isola con le rigogliose foreste e le stupende cascate, come la Nam Tok Na Muang alta 30 metri, che si trova proprio al centro dell’isola. Tra le escursioni in barca segnaliamo quella a Koh Tao, l’isola tartaruga.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]» Dove dormire a Ko Samui: il Bo Phut Resort and Spa saprà conquistarvi col suo tipico stile thailandese e The Library col suo design contemporaneo e originale; tra le soluzioni più economiche consigliamo il vivace e colorato The Jade Cottages a Bophut e il Secret Garden Beach Bungalow con alcuni bungalow direttamente sulla bianca spiaggia di Big Buddha; come resort di lusso il Santiburi Beach Resort & Spa sulla spiaggia di Mae Nam con campo da golf a pochi minuti.[/alert]

3. Ko Phangan

Ko Phangan significa Full moon Party. Sull’isola ogni notte di luna piena si tiene una delle feste più incredibili al mondo. Sono ormai 20 anni che la tradizione va avanti e raduna fino a ventimila persone da tutti i paesi del mondo, che si ritrovano qui a ballare, bere e fare baldoria, sulla Sunrise Beach. L’intera isola è bellissima e le zone più settentrionali sono ancora poco contaminate. Situata tra Ko Samui e Ko Tao, Ko Phangan è ricoperta da una fitta foresta, puntellata di cascate.

Da vedere Wat Phu Khao Noi, il tempio più antico dell’isola. Le spiagge sono ovviamente meravigliose, in alcuni casi isolate e non facilmente raggiungibili (attenzione alle strade spesso sono invase dalla vegetazione). Una spiaggia ambita per lo snorkeling è Hat Khuat; quasi deserte invece quelle lungo la costa orientale, come Than Sadet e Ao Thong Reng, per non parlare del vicino Parco Marino di Ang Thong.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]» Dove dormire a Ko Phangan: se cercate il lusso suggeriamo il romantico Anantara Rasananda Resort; due ottime soluzioni per il rapporto qualità/prezzo sono il Beyond The Blue Horizon Resort con ottima colazione e il Sand in My Shoes Beach Loft che serve la cena sulla spiaggia; il Cookies Salad Resort con la sua atmosfera tipica saprà conquistare chi cerca una soluzione economica.[/alert]

4. Ko Phi Phi

Incredibilmente bella, dai paesaggi sorprendenti, è un’isola difficile da rendere a parole. L’effetto che fa al viaggiatore che vi approda per la prima volta è unico. In realtà si tratta di un piccolo arcipelago nel Mare delle Andamane, formato da due isole maggiori Ko Phi Phi Don e Ko Phi Phi Leh, e qualche isola minore. Essendo però Ko Phi Phi Leh disabitata, quando si parla di Ko Phi Phi, ci si riferisce solitamente a Ko Phi Phi Don.

L’isola è stata scenario del film The Beach con Leonardo Di Caprio. Se siete amanti delle immersioni e dello snorkeling sappiate che vi trovate in un luogo tra i più belli e rinomati al mondo. Da raggiungere, nonostante la faticosa salita, anche il punto panoramico che vi regalerà davvero grandi emozioni.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]» Dove dormire a Ko Phi Phi: lussuosi chalet di legno nella lussureggiante foresta tropicale o direttamente sulla sabbia bianca al Zeavola Resort; a chi vuole spendere poco consigliamo il Phi Phi Sunset Bay Resort immerso nel verde e il Dee Dee Beach House con bungalow spartani sulla spiaggia.[/alert]

5. Ko Kut

Se nonostante tutte queste meraviglie vi rimane ancora nostalgia di quello che erano le isole thailandesi nei primi anni ottanta, vi consigliamo di spingervi verso la Cambogia e raggiungere il Parco Nazionale Marino di Mu Ko Chang, costituito da isolette disabitate e poco battute dal turismo. Certo non sempre è facile raggiungerle, soprattutto in bassa stagione. Mentre in alta stagione e nei weekend, sono frequentate soprattutto da turisti thailandesi.

Ko Kut è una di queste, ha spiagge magnifiche, mare di una trasparenza rara, palme ovunque, villaggi di pescatori, e un’unica strada asfaltata che la attraversa. Le spiagge più belle si trovano lungo la costa occidentale. Per il resto è tutta fitta vegetazione e stradine sconquassate.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]» Dove dormire a Ko Kut: super lusso al Soneva Kiri con pazzesche ville private con piscina e terrazza; per il resto i nostri consigli riguardano la fascia media/economica, per la tranquillità il Medee Resort che ha bungalow vista mare e Suan Maproa per semplicità e pulizia che si trova a 700 metri da Klong Chao Bay.[/alert]

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