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Il paesaggio magico e mutevole delle Piramidi di Zone

Tra il Lago d’Iseo e la Valcamonica si può assistere a uno spettacolo geologico che potrebbe terminare tra qualche decennio

Forse a causa delle sue piccole dimensioni o per la fama ingombrante del vicino Lago di Garda, il Lago d’Iseo è relativamente poco noto ma vi sorprenderà con luoghi e viste panoramiche meravigliose. La natura è preponderante grazie all’attenzione di chi vive queste terre, lavorate con cura e modificate ad arte nel rispetto dell’identità territoriale e paesaggistica.

A nord est del lago, sull’altopiano di Cislano a un’altitudine di 600 metri, vicino alla località Zone, si trova uno dei fenomeni naturalistici più strani non solo della Lombardia ma di tutta Italia, noto come “il parco delle fate di pietra” o Le Piramidi di Zone. Si tratta di sculture naturali dovute all’erosione del terreno di origine morenica, una suggestiva testimonianza della presenza dell’antico ghiacciaio che un tempo copriva l’intera zona.

Ogni piramide è formata da un’alta guglia di terra (alcune raggiungono anche i trenta metri di altezza) che sulla cima, in bilico, regge un grosso masso che funziona come un largo cappello di roccia; infatti protegge la terra sottostante dal dilavamento, fino al momento in cui il cono si assottiglia troppo e cede, rivelando la natura fragile di questo paesaggio destinato a soccombere lentamente all’erosione dell’acqua.

Il fenomeno è continuo e la sua mutevolezza è osservabile anche a distanza di poche decine di anni, con nuove piramidi che compaiono e altre che spariscono, lasciando solchi profondi, simili a canyon, o cumuli di detriti. Per questo non è raro avvertire i rumori inaspettati delle pietre che crollano, rendendo il paesaggio più affascinante e dando origine a storie e leggende. Non tardate a visitare questo paesaggio magico, il fenomeno erosivo continua e tra cinquant’anni potrebbe essere sparito del tutto.

Fate di pietra a Zone, Lago Iseo

L’accesso al parco è libero ed è visitabile grazie a un percorso ad anello accessibile a tutti. Lungo l’itinerario troverete indicazioni e spiegazioni, riguardanti le caratteristiche del territorio e le dinamiche del fenomeno, e interessanti fotografie storiche che aiutano a fare un confronto con quello che era il volto del parco cinquant’anni fa. Le piramidi sono monitorate costantemente, quindi qualora ci fosse qualche masso in bilico il percorso viene deviato per garantire la massima sicurezza ai visitatori.

La bizzarria di questo fenomeno è sì motivo di interesse scientifico ma più di ogni altra cosa è pretesto per dare spazio alla fantasia, umanizzando le fragili statue e i suoni inaspettati, per questo è un luogo molto amato dai bambini.

Il parco è visitabile tutto l’anno ma l’autunno è certamente la stagione migliore, per i colori del bosco circostante; anche con la neve lo spettacolo è molto suggestivo, in questo caso però non è consigliabile percorrere l’itinerario che fiancheggia le piramidi perché sotto il peso della neve la loro instabilità si amplifica.

Parco delle Piramidi di Zone

Dove dormire. B&b Sweet Moon, in posizione panoramica tra lago e montagna, è un ottimo punto di partenza per escursioni e per visitare le Piramidi di Zone.

Come raggiungere il parco delle Piramidi di Zone. La località di Zone, centro montano di media dimensione, è molto frequentata dal turismo locale sia nelle giornate estive per godere di aria fresca, sia in inverno per divertirsi con la neve. È comodamente raggiungibile in auto, percorrendo la strada statale Sebina Orientale 510 dove nei pressi di Marone si trova il bivio per Zone. Anche il treno è un’ottima soluzione grazie alla linea ferroviaria Brescia–Pisogne che serve Marone a intervalli regolari di un’ora; da qui Il collegamento con Zone è garantito da autobus locali. Per apprezzare il panorama del lago e delle montagne che lo circondano si consiglia ai più sportivi di preferire l’uso della bicicletta o della mountain bike o di raggiungere il parco a piedi.

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