L’Umbria ispira immagini di natura accogliente, borghi medievali, piatti tipici, vita all’aria aperta, tranquillità. Ne sono rappresentative le terre del Lago Trasimeno, nella provincia di Perugia, suddivise tra otto comuni: Passignano, Tuoro, Castiglione del Lago, Paciano, Panicale, Piegaro, Città della Pieve e Magione.
Siamo al confine con la Toscana, dove nell’antichità era il cuore dell’Etruria e i rilievi dell’Appennino digradano in verdi colline adatte alle escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. Sono luoghi che appagano il desiderio di sentirsi a contatto con la natura, di visitare luoghi di interesse storico e artistico e la curiosità di gustare la cucina della tradizione.
Dalle acque limpide del lago Trasimeno fan capolino tre isolette, la Polvese, la Maggiore e la Minore. La prima è la più vasta, la seconda è l’unica abitata, con ben diciotto residenti, la terza è ricoperta da una fitta vegetazione di pini e lecci. Forse da qui la ninfa Agilla ammirava innamorata il principe Trasimeno che faceva il bagno lungo la riva. Figlio del re leggendario Tirreno, che sbarcò in Italia e fondò l’Etruria, il giovane aveva un corpo perfetto, di straordinaria bellezza. Agilla lo chiamò con il suo canto, ma per l’emozione Trasimeno morì annegato. Così il mito battezza il lago più esteso del Centro Italia, con una superficie di 128 kmq, la quarta tra tutti i bacini nazionali. Ma il nome “Trasimeno” rimanda anche a una collocazione geografica: significherebbe “oltre il monte Imeno”, come veniva chiamato in epoca romana il colle che delimita il lago a nord.
Itinerario: i borghi del Trasimeno
Si può percorrere il perimetro del lago in auto o in bicicletta. Nel secondo caso è necessario un po’ di allenamento: 71 chilometri, in parte su strada, in parte su pista ciclabile. Il punto di partenza consigliato è Castiglione del Lago, nella zona dell’ex aeroporto. Sulle quattro ruote, invece, da Passignano si possono macinare circa cento chilometri di asfalto per attraversare e visitare i borghi del territorio. I più interessanti sono Castiglione del Lago e Panicale, ma anche gli altri rivelano sorprese.
Passignano è la cittadina più turistica, più costruita: ci sono alberghi, caffè, gelaterie e ristoranti per accontentare ogni esigenza. La passeggiata lungo il lago arriva alla Rocca Medievale che sorge su una collina e offre un bel panorama dalla torre alta 32 metri.
Ogni anno a Tuoro viene celebrata la Rievocazione Storica della battaglia del Trasimeno, combattuta nel 217 a. C., durante la seconda guerra punica. I Cartaginesi guidati da Annibale attaccarono all’improvviso i Romani, che subirono una tremenda sconfitta. Più della metà dei loro soldati morirono, insieme con il console Gaio Flaminio, a capo delle truppe. Al Centro di Documentazione Permanente (Palazzo del Capra) si trovano 12 tappe numerate che raccontano gli eventi dello scontro. L’ingresso è gratuito.
All’epoca degli Etruschi e dei Romani, Castiglione del Lago era un’isola. Nei secoli è divenuta un promontorio da cui si gode la vista sul lago e la campagna. Non per niente nel 1550 venne scelta come dimora dai Della Corgna, signori del territorio del Trasimeno. Oggi la cittadina conserva tutto il suo fascino. Sono da visitare la Rocca del Leone e il Palazzo Della Corgna, collegati da uno stretto passaggio coperto, suggestivo per le feritoie che danno sul lago.
Paciano è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia. La città medievale sorge sul monte Petrarvella, delimitata da caratteristiche mura con le tre porte di accesso, la Fiorentina, la Perugina e Porta Rastrella.
Anche Panicale è tra i borghi incoronati della nostra nazione. Sulla collina, una rocca maestosa la custodisce come uno scrigno. In Piazza Masolino si trova il Palazzo del Podestà che risale al XIV secolo. È il punto più alto della cittadina. Da qui lo sguardo non si sazia mai di nuovi scorci. Per chi ama approfondire, meritano una visita la Chiesa di San Sebastiano, il Museo del Tulle e quello di Arredi Sacri Madonna della Sbarra.
A Piegaro il Museo del Vetro dà testimonianza della produzione vetraria locale, dal Medioevo al secolo scorso. L’edificio rappresenta un esempio di archeologia industriale.
I paesaggi del Perugino riflettono lo scenario che accoglie i visitatori a Città della Pieve. Qui intorno al 1445 nacque il pittore, battezzato Pietro, figlio di Cristoforo Vannucci. La città è una tappa interessante per gli appassionati di storia dell’arte.
Chiude l’itinerario Magione, che ricorda un passato inquieto. Nel 1502 al Castello dei Cavalieri di Malta si riunirono i cospiratori che cercarono di contrastare Cesare Borgia, detto il Valentino, nobile e condottiero senza scrupoli. A lui fa riferimento Niccolò Machiavelli nel celeberrimo trattato politico del 1513, Il Principe.
Cosa mangiare. Nelle terre del Trasimeno il piacere dei colori e dei profumi della natura si sposa con il gusto. Sulle rive del lago il protagonista è il pesce d’acqua dolce: l’anguilla, la tinca, il luccio, la carpa, il persico, il capitone, i gamberi. Il tegamaccio li mette insieme, con pomodoro, erbe aromatiche, olio e vino. Il risultato è una zuppa squisita, tipica del luogo. Un altro ingrediente caratteristico è la fagiolina, legume particolarmente tenero coltivato nei campi intorno al lago. I piatti tipici sono accomunati dall’olio extra vergine d’oliva locale. A Torgiano c’è il Museo dell’Olivo e dell’Olio (Via Giuseppe Garibaldi, 10).
Dove dormire: All’Agriturismo Marilena La Casella troverete graziosi appartamenti rustici. Il ristorante biologico propone una cucina casalinga con ingredienti genuini, frutto del lavoro della terra che circonda la struttura.