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Namibia

Le dune del deserto del Namib

Questo articolo è una tappa del viaggio di Carla in Namibia. Leggi l’itinerario completo qui »

Ci rimettiamo in marcia verso quella che è considerata la meta per eccellenza della Namibia, il deserto del Namib e le sue famosissime dune. Il viaggio è lungo, partiamo di mattina presto, la strada dopo Walvis Bay è sterrata e i passi di montagna sono ripidi, dobbiamo guidare con attenzione anche se ormai siamo abituati alla ghiaia e ai sassi. Attraversiamo ampie pianure, alture imponenti e dune; i paesaggi in Namibia sono molto vari, pochi km e tutto muta repentinamente. Dobbiamo arrivare prima di sera al lodge.

Sulla strada, a circa metà viaggio, ci fermiamo per una sosta al Kuiseb Canyon, un enorme altopiano formato da sfoglie di roccia lavica. Ci sgranchiamo le gambe arrampicandoci fino in cima dove la vista sulla vallata è splendida. Il Kuiseb è un letto asciutto, l’acqua sale in superficie solo per 2 o 3 settimane all’anno. Il fascino della zona è celebrato nel libro “The sheltering desert” di 2 geologi tedeschi che per sfuggire all’arruolamento della 1a guerra mondiale hanno vissuto in questo ambiente inospitale per 3 anni.

Riprendiamo la strada in direzione sud est, senza incontrare altre automobili, né in un senso né nell’altro, come spesso accade in Namibia. Un cartello indica che stiamo attraversando il Tropico del Capricorno. A Solitaire facciamo rifornimento di benzina e proseguiamo per il vicino e accogliente Weltevrede Farm Lodge (063 293374) che dista 47 km da Sesriem, la porta d’entrata per Sossuvlei.

Dune Namibia - Big Daddy a Sossusvlei

Le dune di Sossusvlei, le più alte del mondo, sono il cuore del Namib Naukluft Park. Il momento migliore per visitarle è all’alba, ma l’unico modo per esserci è pernottare a Sesriem nel campeggio, nel Sossusvlei lodge o nel Kulala Desert lodge, quasi sempre pieni in luglio e agosto.

L’indomani partiamo per Sesriem che è ancora buio con un fantastico cielo stellato in un silenzio assoluto. Ci attende una giornata piena di emozioni e di camminate impegnative. Il gate di Sesriem apre all’alba e dopo aver pagato l’ingresso, percorriamo i 60 km per Sossusvlei. Le prime luci del sole illuminano le alte dune che costeggiano la strada asfaltata, uno dei percorsi nel deserto più belli che si possano immaginare; non lontano dal camp di Sesriem ammiriamo da lontano la famosa Duna Elim. Gli ultimi 5 km su sabbia molle sono percorribili solo con fuoristrada o a piedi. Lasciamo l’auto al parcheggio e si gela quando prendiamo la navetta collettiva che ci porta a Sossusvlei. Con il sole, il caldo si fa subito sentire, raggianti per il paesaggio che abbiamo davanti ci mettiamo in marcia verso le principali dune, non senza aver messo nello zaino una sufficiente scorta di acqua.

Viaggio Namibia - Sossusvlei, Dead VleiSossusvlei (pozza d’acqua circondata da alte dune) è il territorio più accessibile dei 32.000 km2 del deserto del Namib meridionale, che si estende fra i fiumi Kuiseb e Koichab. Le alte dune di sabbia color rosa e arancione sono impressionanti, alcune superano i 200 m di altezza, e la più alta, la “Big Daddy”, è circa 380 m. La fatica della salita è assolutamente ripagata dal paesaggio fantastico che si perde all’orizzonte in un susseguirsi di sabbia e fango bianco. La discesa di corsa dalla china della duna, affondando i talloni nella sabbia per non ruzzolare, è molto divertente, anche se la prima volta fa un po’ impressione.

Il deserto è punteggiato di Vlei, le valli deserte ricoperte di fango bianco secco, si allagano solo durante la stagione delle piogge con le acque del fiume Tsauchab. Alcuni tra i più interessanti sono raggiungibili con camminate piuttosto impegnative. Sotto un sole cocente percorriamo i 6 km di andata e ritorno per il bellissimo Dead Vlei. L’atmosfera è surreale, dal bianco accecante della spianata arida tra le dune, si ergono acacie scheletriche e annerite dal tempo, forse hanno più di 500 anni. Veri e propri monumenti naturali. Un paradiso per gli amanti della fotografia. Troviamo riparo all’ombra dell’accogliente chioma di una grande acacia erioloba, prima di proseguire per altri 4 km andata e ritorno attraverso un percorso contrassegnato da paletti bianchi che conduce all’altrettanto bello, Hidden Vlei. Abbiamo atteso il pomeriggio perché è meno affollato. Siamo quasi da soli e possiamo goderci questo splendido spazio nel silenzio, rotto solo da qualche grido di chi corre a rotta di collo giù dalle dune circostanti diventate ormai rosa acceso. E’ una fatica salire, ma dalla cima delle dune si gode uno splendido panorama. L’atmosfera è unica.

Namibia, Sossusvlei - duna 45

Recuperiamo l’auto e sulla via del ritorno, ci fermiamo alla famosissima e più fotografata duna del mondo, la Duna 45 (45 sono i km da Sesriem). Ormai la voglia di arrampicarsi se n’è andata da un pezzo, ma la salita di 150 m non è difficile, si è alzato un vento incredibile contro il quale lottiamo per non essere spinti giù dal crinale. Raggiunta la vetta il panorama è mozzafiato, sembra non esista più nulla se non flessuose dune rosse, ampie piane desertiche e il sibilo del forte vento. Gli alberi contorti che fiancheggiano la duna sono un’attrattiva per le ultime foto ricordo dei pochi turisti ancora nel parco.

A soli 4km dal distributore di benzina di Sesriem facciamo l’ultima breve tappa all’imperdibile Sesriem Canyon, scavato dal fiume Tsauchab, lungo 1km e profondo 30 m. Ci sono 2 piacevoli percorsi ombreggiati tra le strette pareti di roccia, che in alcuni punti raggiungono i 40 m, uno di 1 km fino a una pozza salmastra e un altro di 2,5 km che conduce all’estremità più bassa, dove si trova una formazione rocciosa a forma di sfinge.

La giornata è stata davvero faticosa e molto lunga, ma assolutamente indimenticabile, lasciamo a malincuore questo splendido deserto.

Namibia - Duna Big Daddy a Sossusvlei

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