Madrid popolare e multietinica: il quartiere Lavapiés

Se siete in visita a Madrid, anche per pochi giorni, non potete certamente mancare una passeggiata tra le vie di Lavapiés: colori, odori e sapori che si mescolano, dai negozi di oggettistica e di vestiario da vari paesi, agli alimentari e ristoranti etnici, che si affiancano a botteghe storiche madrilene e tapas bar tra i più autentici della città.

LAVAPIÉS E IL MUSEO REINA SOFÍA

La si ama o la si odia, si sente spesso dire di questo quartiere popolare di Madrid che difficilmente lascia indifferenti, sicuramente più multicolore e bohémien di altre, un po’ medievale, un po’ modernista, in parte decadente in parte rinnovato. Considerato per molti anni la zona malfamata della città, ultimamente divenuto più trendy, negli ultimi decenni ha visto grandi cambiamenti, tanto da ospitare uno dei musei più importanti di Spagna, il centro di Arte Contemporanea Reina Sofia.

E il museo è indubbiamente da inserire tra le tappe obbligate: la collezione raccoglie opere spagnole e internazionali, con ampio spazio alle avanguardie, e molto ricca è la programmazione di mostre temporanee. E’ qui esposto il celebre dipinto Guernica (1937) di Pablo Picasso. Il Reina Sofia si trova nella parte sud-est di Lavapiés, vicino alla stazione ferroviaria Atocha e nei pressi del Paseo del Prado, che porta al più noto museo d’arte spagnolo. Rispetto al Reina Sofia, Lavapiés si estende a nord e a ovest, delimitato da alcune grandi arterie cittadine, come la Ronda de Toledo e la Ronda de Atocha.

STORIA DEL QUARTIERE

Famosa per essere la zona vecchia della città, un tempo ghetto ebraico di Madrid, proprio alla presenza della comunità ebraica e a un preciso rituale viene tradizionalmente fatto risalire il nome Lavapiés: nella piazza di Lavapiés era anticamente presente una fontana dove i devoti si lavavano i piedi prima di entrare nella sinagoga distrutta nel 1492, dopo la cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna, e sulle cui fondamenta è stata edificata la chiesa di San Lorenzo. Negli anni successivi alla Guerra Civile, la zona è entrata in un lunga fase di abbandono. A testimonianza del periodo: l’iscrizione dedicata alla Repubblica sulla fontana di piazza del Cabestreros e i resti della Escuelas Pias in piazza Lara.

madrid, plaza cabestreros
Plaza de Cabestreros – r2hox

Lavapiès nel tempo è passato a identificare non solo la piazza e la via ma un’intera area della città, tra i quartieri Embajadores e La Latina, oggi sempre più spesso indicata come un quartiere a sé che, accanto alla storicità, porta come marca distintivala multietnicità.

IL BARRIO MULTIETNICO

Abitata in parte da anziani del posto che ci vivono da sempre, da immigrati arrivati da tante parti del mondo e da giovani studenti e artisti che negli ultimi anni l’hanno riscoperta, contribuendo a darle nuovo impulso vitale, Lavapiés si è rapidamente trasformata in luogo di vita notturna con molti locali, manifestazioni culturali e musicali piccole e grandi (come la nota e molto bella Bollymadrid) a testimonianza dello spirito cosmopolita e dell’amore per la vita di strada. Qui sono nati locali magrebini, indiani, sudamericani, senegalesi.

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LOCALI, LOCALINI E RISTORANTI A LAVAPIÉS

A Lavapiés, é un peccato non fermarsi a prendere un tè marocchino accompagnato da pasticcini al miele e frutta secca o cenare in uno dei tanti ristoranti etnici. In Calle de Lavapiés si trovano il Shalpa, il Calcuta, Baisakhi Indian, ristoranti indiani (numerosissimi nel quartiere); nella storica piazza de Cabresteros, c’è il Baobab, con cucina africana; in Calle de Atocha 101, c’è il Casa Blanca, dove gustare cucina marocchina, ma è anche locale da té e narghilè; cucina marocchina anche al Alhambra, in calle Tribulete 4. Al Antigua Taqueria, in calle Cabestreros 4, si mangia messicano, mentre al numero 2 di Calle de Santa Ana, si trova il locale cubano Santa Ana.

E per chi vuole mantenersi sul tradizionale è ovviamente possibile andar per tapas. La zona offre molti locali madrileni, baschi e galiziani, da quelli più ruspanti e autenticamente iberici alle proposte più contemporanee e sofisticate: dalla bellissima taverna madrilena La Chulapa en Mayrit – conosciuta anche come “La casa de las pelotas”, al galiziano A’Cañada, al tipico e spartano bar Melo’s (famosissimo per i suoi sandwhich detti zapatillas e le crocchette ripiene di besciamella).

lavapies
Jeff Rosen

Quando andare. Da pensare bene in che momento della giornata capitare per le vie un po’ saliscendi di Lavapiés e coglierne in pieno l’atmosfera: di mattina (sempre dopo le 10-11) è un barrio dove far la spesa, qualche acquisto, fermarsi a prendere un caffè, a desayunar (far colazione); ma è verso sera che molti negozi aprono e via via i locali si animano.

Come arrivare a Lavapiés. Stazione ferroviaria e metro Atocha, metro Lavapiés, metro Latina, metro Anton Martì.

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Dove dormire: Artrip Hotel, Hostal Las Musas

Destinazione: