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Indonesia

Viaggio nell’isola di Sumatra: da Padang a Medan

Itinerario di 20 giorni nell’isola di Sumatra, un territorio meravigliosamente selvaggio, dove la natura sa riprendersi tutta la sua forza.

Partire per l’isola indonesiana di Sumatra significa muoversi in un territorio meravigliosamente selvaggio, dove la natura sa riprendersi tutta la sua forza, facendosi sentire attraverso vulcani, terremoti, inondazioni, tzunami e foresta fittissima. È un luogo pulsante di vita, dove convivono diverse culture pacificamente, nel rispetto e timore della madre terra.

Il periodo migliore per visitare Sumatra è tra maggio e giugno o tra settembre e ottobre, lontani dalla stagione delle piogge che rende impraticabili molte delle strade dell’isola. Il clima è quello equatoriale, con temperature elevate in tutte le stagioni e piogge abbondanti da novembre ad aprile. L’alta stagione indonesiana corrisponde al nostro periodo estivo, per cui i prezzi lievitano un pochino, rimanendo comunque molto convenienti per il turista europeo. Anche qui sono validi gli stessi consigli di tutti i paesi tropicali: crema solare la cui protezione non sarà mai abbastanza (nei negozietti dell’isola non ne troverete), cappellini per proteggervi dal sole, abbigliamento comodo, maschera e boccaglio.

Tappe dell’tinerario: Padang – Bukittinggi – Harau – Bukit Lawang – Medan

L’itinerario che abbiamo pianificato prima di partire disegnava un percorso che dalla città di Padang, situata al centro-ovest, arrivava a Medan, a nord-est. Siccome l’isola è piuttosto vasta e i biglietti delle compagnie low cost asiatiche (nel nostro caso Air Asia, ma anche la Tiger Airways effettua voli a Sumatra) sono molto convenienti, abbiamo deciso di arrivare e partire da due città diverse, in modo da non dover tornare nello stesso luogo due volte. Abbiamo trascorso una settimana nei pressi di Padang, al mare, poi ci siamo spostati a nord, facendo tappa nella pittoresca cittadina di Bukittinggi. Da qui ci siamo mossi ad est, verso la valle di Harau. Dopo una tazza del famosissimo “Kopi Luwak” (un pregiato caffè) e una sbirciatina al fiore più grande del mondo (la Rafflesia arnoldii), ci siamo diretti a nord, verso il parco di Bukit Lawang. Per poi raggiungere Medan e, anche se a malincuore, riprendere la via di casa. Il nostro viaggio è durato venti giorni in tutto.

Arrivare a Sumatra oggi non è complicato: le principali compagnie aree internazionali effettuano infatti scali nei due principali aeroporti dell’isola, Padang e Medan. Noi siamo partiti da Venezia, abbiamo fatto scalo a Dubai e Kuala Lumpur e siamo arrivati a Padang nel giro di 24 ore (qui potete consultare le offerte più convenienti). Già in aereo si viene colpiti dalla forza verde dell’isola: dall’alto infatti non si vede altro che natura pressoché incontaminata, qualche fiume, foresta, foresta e ancora foresta.

La storia cambia per quanto riguarda i trasporti locali. Muoversi a Sumatra non è sempre facile: le strade sono piuttosto dissestate, gli incidenti sono frequenti e i mezzi pubblici non conoscono orari. Potrebbe capitarvi di dividere il posto dell’autobus con una gallina, aspettare la partenza della corriera ore perché finchè non è piena non si parte, o prendere un tuk-tuk (il taxi locale) che definire fatiscente è un eufemismo, ma incontrerete sempre compagni di viaggio sorridenti, che cercheranno di scambiare quattro chiacchiere seppur a gesti. La ricchezza di questo paese risiede proprio nello sguardo curioso dei suoi abitanti, che non mancheranno mai di regalarvi un saluto e non si tireranno certo indietro nel darvi una mano con l’orientamento.

sumatra
Foto © Filippo Bortolon

Pochi sono i turisti che volano qui a Padang per cui già in aereo è facile attirare l’attenzione: non è raro infatti incontrare sguardi curiosi, contenti e compiaciuti. La maggioranza dei turisti è rappresentata da surfisti australiani, li incontrerete al banco dei visti, che a Padang non è altro che una scrivania con un funzionario sorridente. Il visto in entrata a Padang costa 35$ e vale 30 giorni. Secondo però recenti disposizioni del governo indonesiano ora per i turisti italiani è possibile entrare nella regione di Sumatra senza visto, ma solo arrivando dall’aeroporto di Medan (clicca qui per maggiori info). Consigliamo di cambiare il denaro in rupie nei pressi dell’aeroporto sebbene il cambio possa non essere dei più convenienti, non essendoci molte banche né bancomat nell’isola.

Ed eccoci qui, atterrati in questa terra che esplode letteralmente, caldissima, afosa, polverosa, ma dove la vita ha un ritmo davvero diverso.

Il viaggio di Sara e Filippo a Sumatra inizia a Padang. Leggi l’articolo »
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