Safranbolu, la città ottomana più bella della Turchia

Questo articolo è una tappa del viaggio di Ileana in Turchia. Leggi l’itinerario completo qui »

Ci sono luoghi in un viaggio che più di altri rimangono impressi. Probabilmente dipende da un tuo stato d’animo, da quel che cerchi in un dato periodo della tua vita, più che da ragioni oggettive. Sta di fatto che quei luoghi non li scordi e ci torni ogni tanto con il pensiero. Uno di questi è stato per me Safranbolu. Si tratta di una cittadina ottomana di grande fascino, adatta a chi ama viaggiare con lentezza, assaporare piano l’atmosfera di luoghi dove non c’è poi molto da fare, ma che sanno condurti all’essenza di un paese.

Raggiungamo Safranbolu in mini-bus in circa tre ore da Amasra, passando per Bartin. Sarà l’ultima tappa del nostro viaggio in Turchia prima di tornare a Istanbul. Arriviamo nel primo pomeriggio e ci sistemiamo in una piccola e graziosa pensione tradizionale che consigliamo, Bastoncu, situata nella parte vecchia.

Safranbolu, citta ottomana
© Ileana Ongar

Tracorrere del tempo a vagare tra le strette vie del centro storico, il Carsi, di questa cittadina ottomana tra le meglio conservate della Turchia, è la principale attività. Disseminata di negozietti di dolcumi, artigianato e botteghe di ciabattini, contornata da case tipiche in legno, mostra lo spendore intatto di un centro che in passato fu nevralgico e che oggi è sito UNESCO.

Dal nostro viaggio in Turchia
© Mattia Fumagalli

Tra le abitazioni tipiche suggeriamo di visitare la casa museo Kaymakamlar non solo per la sua architettura e le decorazioni del soffito di legno intagliato, ma anche per le riproduzioni di scene di vita quotidiana, il tipico bagno all’interno di un armadio a muro e il donme dolaplar, armadio a muro girevole che consentiva alle donne di passare il cibo da una stanza all’altra senza essere viste.

Nel tardo pomeriggio potete raggiungere il parco Hidirlik che domina la città vecchia, per la bella vista panoramica, prima di raggiungere per la cena il Caravanserraglio, storico e imponente edificio oggi trasformato in hotel ristorante.

Cos’altro fare a Safranbolu?

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Degustrare caffé turco di giorno, çay (tè turco) e shisha (narghilè) di sera nei barettini lungo le strade del centro.

Rilassarsi in uno dei migliori hammam di tutta la Turchia: si tratta del Cinci hammam, costa un po’ ma ne vale la pena.

Visitare nei dintorni la Foresta di Yenice con 396 km di percorsi escursionistici.

Ai golosi consigliamo poi, nella parte nuova di Safranbolu (che non ha null’altro di interessante), la visita alla fabbrica di Lokum, il dolce tipico turco che avrete modo di assaggiare in tutte le sue morbide varianti tra le vie del centro storico.

Fumando la shisha
© Ileana Ongar

 

Il viaggio di Ileana in Turchia si conclude a Istanbul »

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