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Parchi Madagascar: 5 da non perdere

Il Madagascar con 200.000 specie animali e 12.000 vegetali è un paradiso di biodiversità, oltre il 75% delle specie sono endemiche e solo qui si possono trovare nel loro habitat naturale. In questo patrimonio naturalistico spiccano il lemure, simbolo della nazione, di cui si conoscono circa 60 specie, e il baobab, maestoso albero dai rami simili a radici, che fanno pensare sia stato piantato sottosopra. Il Madagascar sorprende per il contrasto dei suoi paesaggi, dominati a tratti da lussureggianti foreste pluviali o da aride pianure, da deserti spinosi o da praterie. È possibile esplorare tutto questo nelle numerose aree protette naturali, tra cui questi cinque imperdibili parchi del Madagascar, selezionati per bellezza e diversità.

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Parco Nazionale di Ranomafana, foresta pluviale con 12 specie di lemuri

Tra i più visitati del Madagascar è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, si estende per 41 chilometri quadrati nel Madagascar sud-orientale nei pressi del piacevole villaggio di Ranomafana, il cui nome significa “acqua calda”. Un tempo famosa per le sue terme, oggi attrae soprattutto per l’omonimo parco, creato a seguito della scoperta del raro lemure del bambù dorato. Quest’area protetta è il luogo ideale per avvistare i lemuri, tra cui il Sifaka, detto “lemure danzante” per la buffa andatura a balzi laterali, e il minuscolo Microcebo Rosso di appena 50 grammi. Notevole importanza riveste anche l’avifauna con un centinaio di specie di cui 68 endemiche, i camaleonti e le rane. Ma altrettanto impressionante è la foresta ricca di felci, di giganteschi bambù, di palme e piante carnivore e con un’ampia varietà di orchidee, splendide tra settembre e novembre. Periodo migliore per visitare il parco: i mesi migliori per visitarlo sono da aprile a novembre, quando piove meno. Il nostro consiglio per dormire nei pressi del parco: Fôret Austral Ranomafana- Fianarantsoa Come arrivare al parco: si trova a 56 chilometri da Fianarantsoa e 420 dalla capitale Tana. Si raggiunge su strada RN25 da Ambohimasoa o RN45 da Alakamisy. Buona connessione in taxi-brousse da Tana e Fianarantsoa.

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Parco Nazionale dell’Isalo, con l’omonimo Massiccio di arenaria giurassica

Parchi Madagascar
Isalo | Foto di Carla Squaiella (CC BY-NC)
Situato nel centro sud del Madagascar si estende per 800 chilometri quadrati ed è tra i più visitati e selvaggi dell’isola. Vale la pena esplorare i numerosi percorsi che si snodano tra assolate pianure erbose e cime dalle suggestive forme, modellate dal vento e dall’acqua. Attraverso i profondi canyon dei Topi o delle Scimmie si raggiungono piscine naturali o cascate, famosa quella delle Ninfee dove rinfrescarsi dal caldo e dal sole, o grotte naturali dove l’etnia Bara era solita seppellire i morti. Nonostante flora e fauna non siano le caratteristiche di spicco, qui si possono osservare diverse specie di lemuri e il Pachypodium rosulatum detto “piede d’elefante” un mini baobab particolarmente bello in settembre e ottobre. All’esterno del parco un museo gratuito descrive la cultura dei Bara mentre a pochi chilometri si trovano due rocce naturali la “Regina dell’Isalo” e la “Finestra dell’Isalo”, particolarmente suggestiva quest’ultima al tramonto. Periodo migliore per visitare il parco: i mesi da aprile a ottobre, meglio evitare i mesi da gennaio a marzo. Il nostro consiglio per dormire nei pressi del parco: H1 Isalo o Isalo Rock Lodge. Come arrivare al parco: bisogna percorrere la RN7 (strada tra le migliori del Madagascar) fino a Ranohira, cittadina ai piedi del Massiccio a metà strada tra Tuléar (250 chilmetri) e Fianarantsoa (280 chilometri) e a 700 chilometri da Tana. Diversi taxi-brousse la collegano a Tana e Tulèar.

Tsingy de Bemaraha, foresta di pietra fossile Patrimonio Unesco

Tsingy de BemarahaI Tsingy del Parco di Bemaraha nel centro ovest del Madagascar sono un labirinto di pinnacoli calcarei dalle lame aguzze come aghi alte fino a 100 metri che si estende per 100 chilometri a nord est di Morondava. Raggiungerlo è difficile, ma la fatica è ampiamente ripagata da uno dei paesaggi più impressionanti e spettacolari di tutto il Madagascar. Pochi turisti, una ricca flora e fauna perlopiù endemica con alcune specie esclusive di questo luogo. Il Piccolo Tsingy nei pressi di Bekopaka è più facilmente accessibile e si può abbinare a spettacolari escursioni in piroga sul fiume, mentre il Grand Tsingy a nord è più impressionante, ma anche più impegnativo con passaggi in imbracature di sicurezza e passaggio su ponte tibetano. Un’esperienza unica tra panorami mozzafiato che renderanno la visita allo Tsingy una delle mete indimenticabili del Madagascar. Periodo migliore per visitare il parco: il parco è aperto da aprile a novembre. Il nostro consiglio per dormire nei pressi del parco: Le Soleil des Tsingy Come arrivare al parco: da Morondava a Bekopaka su pista in 4×4 con attraversamento di due fiumi a bordo di zattere (considerare almeno un giorno di viaggio); taxi-brousse collegano Morondava a Belo-sur-Tsiribihina e Belo a Bekopaka, ma preparatevi ad un viaggio lungo e difficile; da Tana a Tsiroanomandidy su RN1, poi fino a Antsalova su strade in cattive condizioni; infine un aereo charter collega la riserva a Tana (1h30 di volo).

Parco Nazionale d’Andasibe-Mantadia, riserva del grande Indri dal grido acuto

Per gli appassionati di fauna selvatica, questa foresta pluviale primaria si estende per 154 chilometri quadrati e si trova a soli 150 chilometri da Tana in direzione est verso la città costiera di Tamatave. Comprende due distinte aree protette, la piccola riserva di Analamazoatra o Pèrinet, ed il più grande parco di Mantadia. Una straordinaria varietà di specie abitano la foresta, ma l’indiscussa stella del luogo è l’Indri-indri dall’inquietante canto che riecheggia per chilometri. È qui che BBC ha girato Planet Earth II. Analamazoatra, a soli 2 chilometri da Andasibe, è ideale per avvistare le specie endemiche ma anche la più visitata ed affollata soprattutto nei week end. Mentre Mantadia, 17 chilometri, più a nord è meno frequentata e non vi deluderà, splendidi paesaggi e numerose cascate immerse in una foresta selvaggia. Interessante la visita notturna del parco. Periodo migliore per visitare il parco: meglio durante la stagione secca tra aprile e ottobre. Il nostro consiglio per dormire nei pressi del parco: Vakôna Forest Lodge. Come arrivare al parco: attraverso la RN2 da Tana, in auto ci vogliono in circa 3 ore; taxi-brousse in direzione Toamasina fermano vicino a Andasibe, poi si prosegue a piedi per 2 chilometri fino al parco.

Parco Masoala, un insieme di foreste e parchi marini Patrimonio Unesco

Nella penisola di Masoala a nord-est del Madagascar si trova la più grande area protetta dell’isola, oltre 2300 chilometri quadrati di foresta pluviale, foresta allagata e di mangrovie e 100 chilometri di parchi marini. Ne fanno parte l’omonimo Parco con le aree forestali di Andranoanala, Andranomaintina e Beankora, i tre parchi marini di Tampolo, Tanjona e Masoala, e la riserva speciale di Nosy Mangabe. Le possibilità offerte da quest’area protetta per snorkeling, kayaking o trekking ed escursioni alla ricerca delle innumerevoli specie di flora e fauna sono smisurate. Se ciò non bastasse tra luglio e settembre centinaia di megattere migrano nelle calde acque della baia di Antongil, ideali per l’accoppiamento dei giganteschi mammiferi. Molti alberghi nella penisola organizzano escursioni al Parco, in alta stagione è consigliabile prenotare con largo anticipo. Periodo migliore per visitare il parco: per le escursioni meglio da ottobre a dicembre quando il clima è più secco, mentre per avvistare le megattere meglio da luglio a settembre. Il nostro consiglio per dormire nei pressi del parco: Masoala Forest Lodge. Come arrivare al parco: da Maroantsetra via mare; da Antalaha si raggiunge solo Capo Est (45 chilometri in 4 ore circa) in 4×4, taxi-brousse o mountain bike; ci sono voli da Tana o Toamasina che collegano Maroantsetra o Antalaha (sconsigliato il viaggio via terra da Toamasina).