Tra le città croate ingiustamente trascurate dalle rotte turistiche c’è Rijeka. Densa di storia e di fascino, nota in italiano come Fiume (che è anche il significato letterale del nome croato) la città del Quarnaro, attraversata dal fiume Eneo, merita una sosta di almeno una giornata.
Ore 09:00
Dopo una colazione a base di caffè, palačinke (sorta di crêpes farcite di marmellata, cioccolato o miele e noci) o altri dolci irresistibili che troverete nelle ricche (e numerose) fornerie di Rijeka, come il Cukarikafe Bar, siamo pronti per partire in esplorazione. Il centro storico è un misto di sapori italiani e mitteleuropei: nel complesso la città ricorda vagamente Trieste, solo con l’impronta dell’Est Europa.
Una camminata nel centro storico di Rijeka offre l’occasione per immergersi nella storia della città, attraversando tutti i secoli in poche centinaia di metri. Partendo da nord-ovest, il primo palazzo che si incontra è il magnifico Palazzo Ploech, dimora di Annibale Plöch che fu tra i fondatori dello Stabilimento Tecnico Fiumano alla fine del XIX secolo e uno degli inventori del siluro. Inoltrandosi nell’interno, su Ulica Erazma Barčica si incontra poi la particolare architettura angolare giallo acceso della Scuola Media Superiore Italiana, edificata al tempo della dominazione italiana. Poco lontano, sarete attirati dalla familiarità della facciata della cosiddetta Casa Veneziana (che oggi ospita anche degli appartamenti turistici), così chiamata per i richiami architettonici allo stile veneziano, ma in realtà costruita per Robert Whitehead, anch’egli tra gli inventori del siluro.
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Portatevi poi sul Korzo, la classica passeggiata e cuore della città fin da quando questo, con i magazzini, era il centro dei commerci; oggi sul Korzo si affacciano palazzi, banche, negozi e caffetterie dove prendere un caffè osservando i passanti, mente la sera la zona si trasforma, per lasciar spazio alla movida. Ora però proseguite fino alla Torre Civica (Gradski Toranj), riconoscibile grazie al suo orologio: si tratta di una torre piuttosto massiccia, risalente al Medioevo alla cui base il portale è riccamente decorato con lo stemma asburgico; Rijeka fu infatti parte dell’impero asburgico per 450 anni, prima della parentesi italiana degli anni ’20; l’orologio è lì dal XVIII secolo, mentre la statua dell’aquila bicipite sulla cupola in cima alla torre è stata ricollocata nel 2017 dopo una storia piuttosto travagliata.
Da qui, attraverso quello che era il passaggio alla città fortificata, si accede alla città vecchia: inoltratevi nei vicoli fino a raggiungere l’Arco Romano. Si tratta in realtà dell’antica porta (ed è infatti chiamato anche Porta Vecchia) che conduceva alla città romana. Qui potete passeggiare nella parte più antica di Rijeka e raggiungere l’edificio religioso forse più noto della città: la Cattedrale di San Vito, dedicata al patrono della città, di origine medievale ma ricostruita nel XVII secolo, passando così dallo stile romanico delle origini a quello barocco.
Ore 11:30
Tutte le mattine (con qualche variazione d’orario tra un giorno e l’altro: verificate sul sito dell’ente turistico) in centro a Rjeka, di fronte all’elegante Palazzo Modello, si tiene il colorito mercato centrale, oggi dichiarato monumento d’interesse culturale ma ancora frequentato dai cittadini; è a tutti gli effetti il luogo dove assaporare l’autenticità di questa città e della sua cucina: se ne avete la possibilità, fate la spesa qui per cucinare qualcosa con gli ingredienti freschi, dalla verdura ai prodotti dei due settori al coperto: da un lato salumi, formaggi e carne affumicata e dall’altro il pesce fresco. La pescheria, in particolare, è la sezione più interessante, con i rilievi alle pareti del padiglione storico in cui è ospitata.
Ore 13:00
Per pranzo, se non avete a disposizione un appartamento in cui cucinare i prodotti del mercato, potete rimanere in zona per provare una trattoria informale o uno dei tanti ristoranti. Il consiglio, vista la posizione, è quello di puntare sul pesce: a Konoba Fiume, ad esempio, si ha solo l’imbarazzo della scelta tra frittura, pesce alla griglia, gamberoni e zuppa.
Ore 14:00
Il quartiere di Tersatto, sulla collina alle spalle del centro a cui si arriva percorrendo la scalinata Petar Kružić, è dove di si erge il Castello di Tersatto, dall’impianto altomedievale ma edificato su una precedente fortificazione risalente addirittura alla Preistoria; ricostruito, infine, da un conte nel XIX come mausoleo di famiglia, il castello è ben conservato e gode di un’ottima vista: non a caso questo luogo era usato già dai romani come punto di osservazione. Godetevi il panorama: ai vostri piedi si stende la città e si riesce anche a vedere il mare. D’estate qui si tengono talvolta concerti, serate letterarie e altri eventi.
Ore 16:00
Dopo l’intensa giornata all’insegna della storia, è ora di rilassarsi un po’ e in una città che ha un così stretto legame con il mare non c’è miglior modo di farlo che andare in spiaggia. Rijeka non è nota per il suo mare e questo non è, in effetti, all’altezza di altre più frequentate mete croate, ma ci sono diverse possibilità per chi decide di rilassarsi al sole: tra le migliori c’è Pečine, una piccola spiaggia pubblica su cui sdraiarsi comodamente per ascoltare il suono delle onde. Anche spiaggia Sablićevo è un’ottima alternativa: si tratta di una caletta di ghiaia poco lontano dal centro. Se siete alla ricerca di una lettura da fare in spiaggia mentre vi crogiolate al sole, Il marito di mia moglie di Miro Gavran (Gremese Editore, 2015) può essere l’occasione per scoprire uno dei pochi autori croati contemporanei che hanno avuto una discreta fortuna oltre confine.
Ore 20:00
Dopo una doccia rigenerante, la serata può cominciare. Passeggiate nei pressi del porto e a cena provate Pivnica Cont per la carne e gli appetitosi piatti di pasta (che è molto diffusa in Croazia). Dopo cena, se avete voglia di compagnia, puntate sul Korzo, meta di tutti i giovani di Rijeka che hanno voglia di divertirsi. Oppure spingetevi un po’ più nell’interno, verso Tersatto, al Tunel, un locale che offre spesso musica dal vivo, organizza eventi come feste a tema, serate di stand-up comedy e concerti.
Chi ha più tempo e decide di fermarsi un altro giorno, può visitare il Museo del Siluro, dedicato all’invenzione militare che rese Rjieka nota in tempo di guerra. Il siluro, infatti, fu inventato qui da Giovanni Luppis, ufficiale della marina austriaca, nel 1860, per poi passare a Robert Whitehead, il cui nome è legato al Silurificio, la fabbrica che iniziò a produrlo ed esportarlo nel mondo alla fine del XIX secolo.
Come arrivare a Rijeka
Fiume dista da Trieste meno di 100 chilometri percorribili in auto in circa un’ora e mezza senza difficoltà. A Rijeka si trova un aeroporto internazionale: da diverse città italiane (tra cui Milano, Roma e Catania) si arriva con voli Lufthansa.