Arrivando da Skopje, capitale della Macedonia, sono poco più di tre ore: all’incirca 190 km per un’autostrada che avvicinandosi all’Albania diventa stradine inerpicate di montagna e veri e propri tornanti. Singolare vedere come spostandosi verso Ohrid lungo la strada compaiano sempre più bandiere albanesi.
Come raccontavamo a proposito della Macedonia, Ohrid è vicinissima ai confini albanesi, e parte del lago tocca le sponde del paese delle aquile. Il paesino è diventato nel 1980 un sito protetto dall’Unesco. E’ molto caratteristico e si divide in due parti: il lato più nuovo, più trafficato e somigliante a un paese dell’Adriatico, e la parte più antica, fatta di stradine saliscendi in pietra.
Proprio in quest’ultima trovate il Sunny Lake Hostel, un luogo per chi vuole vivere questa ridente cittadina sul lago con la giusta dose di divertimento libertà e un pizzico di follia.
Se arrivate in macchina, coi mezzi o a piedi al vostro arrivo avvisate (con una telefonata o una mail) uno dei due fratelli Spaseski, Gyoko o Nino, che gestiscono l’ostello: vi verranno a prendere nella piazzetta centrale o davanti alle poste. Da subito verrete coinvolti in una fantastica atmosfera, come foste a casa: tra l’altro entrambi parlano un po’ di italiano, e di Italia conoscono veramente molto.
Innanzitutto il Sunny Lake Hostel è l’unico ostello di Ohrid, e ha prezzi imbattibili: a 12 euro avrete un comodo letto in una stanza dormitorio da 5 o 6 persone, a 15 euro (a testa) una camera privata o una doppia. La struttura è molto pulita, e soprattutto l’ideale per socializzare e incontrare persone da ogni parte del mondo.
L’ostello è su tre piani: dal secondo e dal terzo la vista è meravigliosa (come potete vedere dalla foto): si vede il lago ed è veramente un luogo silenzioso e rilassante. Al primo invece c’è una specie di sala dove stare a chiaccherare, spalmarsi sul divano a guardare la tv, andare in internet su uno dei due computer (rete molto veloce rispetto ad altri luoghi sperimentati nell’Europa dell’est) o semplicemente bersi una birra.
Altra caratteristica fantastica del luogo: il frigo pieno di birre acqua e altre bibite da cui attingere senza problemi e nella massima convivialità. Si segnala quello che si sta prendendo e si paga alla fine. Il merito di questa atmosfera va senza dubbio ai fratelli, da subito attenti ad agevolare il tuo massimo comfort, due veri e propri amici nei giorni a Ohrid, per qualunque necessità e a qualunque orario.
Ma non è finita qui. Quello che vedete nella foto di sopra è lo spazio fuori, con amache cuscini e un tavolo in mezzo per chi volesse riposarsi oziare in un pomeriggio senza fine. Dove nella foto vedete la bandiera jamaicana spesso viene messo un proiettore che funge da maxischermo per film ed eventi sportivi.
E questa è un altra caratteristica fondamentale da conoscere per chi si fermasse al Sunny Lake: gli Spaseski sono patiti di calcio, e ne conoscono ogni sfumatura ed evento, quello italiano compreso. Tifano spassionatamente F.C Internazionale. Mai li vedrete sottrarsi all’accoppiata birra e discussione futbolistica, insieme così caro al 90% almeno degli italiani.
E’ tutto vero? Tutto vero. La gran parte delle persone incontrate, la quasi totalità, non è mai riuscita ad andare via da questo paese, e soprattutto da questo ostello, nei tempi stabiliti. E anche a noi è successo, due notti sono diventate tre senza che neanche ce ne accorgessimo. E singolarmente, quando abbiamo rimesso gli zaini in spalla, la nostalgia delle partenze si è fatta più intensa che mai.
Segnatevi questo nome: Sunny Lake Hostel. Ringrazierete il giorno in cui ci siete capitati.