La Pianura Padana, meglio conosciuta come la “bassa”, è molto apprezzata dai raffinati amanti di arte, storia e cucina. E’ uno spicchio di territorio dove il Po, con Adda, Oglio e Mincio, la fa da padrone nelle grandi pianure ornate dai caratteristici pioppi. Abbiamo già raccontato di Cremona e Mantova, è ora il turno di Sabbioneta.
Poco meno di 4000 abitanti, per una cittadina dichiarata nel 2008 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, come:
“Perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali nel progettare una città ideale.”
Antico merito di Vespasiano Gonzaga, condottiero del re di Spagna Filippo II, che nella seconda metà del cinquecento la trasformò completamente e ne fece il gioiello che è tutt’ora, con l’imponente cinta muraria a difesa e la pianta a scacchiera. Una città-fortezza che si colloca al centro della Pianura Padana, un vero gioiello lombardo.
L’itinerario si sviluppa intorno alle due piazze che si trovano in posizione decentrata e asimmetrica, Piazza d’Armi e Piazza Ducale. Tra loro il Teatro all’Antica, edificio tra i più importanti della città, il primo teatro stabile costruito da zero, senza una precedente struttura. Da visitare i due palazzi, il Ducale, antica residenza del duca, con i mensoloni della facciata, il portico, le sale affrescate, tra cui la Galleria degli Antenati con i ritratti gonzagheschi in stucco di Alberto Cavalli; e il Palazzo del Giardino, luogo di svago del Duca, il cui interno custodisce un percorso iconografico basato su suggestioni letterarie; si passa poi al bellissimo “Corridor grande” nato per custodire le collezioni del duca. E ancora le varie chiese, tra cui citiamo quella dell’Incoronata, a pianta ottagonale, che con le sue otto cappelle custodisce il mausoleo di Vespasiano, e nel cui interno una decorazione, grazie a un singolare effetto prospettico, fa apparire più alta la cupola oltre a inesistenti nicchie. Altro interessante edificio è il Teatro Olimpico, capolavoro di scuola palladiana, che offre un gioco illusionistico: l’emiciclo del colonnato finge un esterno in un interno! E per finire le 2 imponenti porte di accesso lungo le mura, Porta Vittoria e Porta Imperiale. Tutto questo è Sabbioneta un piccolo, raffinato, gioiello monumentale. Intelligente la soluzione di permettere solo visite guidate a piccoli gruppi a cura della Associazione Pro Loco (tel. +39 0375 52039).
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Un’idea è anche quella di raggiungere Sabbioneta da Mantova, con un bel giro in bicicletta. Molte infatti le possibilità per visitare i dintorni della meravigliosa cittadina, numerosi i percorsi per scoprire i segreti custoditi dalla Pianura Padana nei secoli. Ci troviamo infatti nel Parco naturale regionale dell’Oglio Sud, da scoprire pedalando lungo uno dei 16 sentieri che conducono attraverso diverse oasi naturalistiche, tra cui la più famosa, la Riserva Naturale Orientata Le Bine, gestita dal WWF. Inoltre nei dintorni di Sabbioneta è possibile vedere due esempi di ponti di barche, tra i pochissimi rimasti in Lombardia.
E già che ci siete approfittatene per un po’ di relax e un peccato di gola. Tra le specialità da provare oltre ai salami e ai formaggi, i tortelli di zucca, la torta sbrisolona e soprattutto i biscotti Filos, autentica specialità di Sabbioneta, con il lambrusco “della casa”.
Come arrivare. In auto, da Mantova imboccare la SS420 direzione Casalmaggiore; in treno si raggiunge la stazione di Casalmaggiore che si trova a 6 km da Sabbioneta, raggiungibile in taxi o in bus. Sempre in bus, si può raggiungere Sabbioneta anche da Mantova o da Parma.
Dove dormire. Giusto un suggerimento, economico e accogliente: il Giulia Gonzaga, dall’atmosfera a tema, con alcune stanze affrescate, arricchite da mosaici e travi a vista. Gratuiti il servizio internet e l’utilizzo di biciclette!