Cuba. Il nome è già leggenda, nel bene e nel male. Cristoforo Colombo e la dominazione spagnola, Che e Fidel, zucchero e musica, sigari e rum, architettura coloniale e moderna, donne sensuali e vita difficile. Grande cocktail di storia, sensazioni, atmosfere, letteratura, Cuba ha sempre affascinato turisti e viaggiatori.
L’isola caraibica è comunemente definita in mille modi, secondo le esperienze personali vissute precedentemente. Chi ha visto poco del mondo la definisce fantastica, chi ha visto qualcosa di più la definisce normale. Non daremo giudizi bensì un solo itinerario equamente diviso fra città interessanti come L’Avana Vieja e Trinidad, e mare come Cayo Coco e Cayo Guillermo. Un itinerario dai costi non proprio popolari poichè l’approccio del governo cubano al turismo è ottuso: far pagare il più possibile allo straniero gli scadenti servizi che possono offrire! Non vi daremo notizie turistiche essendoci, allo scopo, molte celebrate guide, sempre meno aderenti alla realtà; vogliamo dare solo informazioni spicciole e pratiche, quelle difficili da sapere…
Costi e organizzazione
Prenotando i voli con un paio di mesi di anticipo si possono trovare ottime soluzioni (750 € circa) con Air France o con Iberia, competitive con i voli charterizzati di altre compagnie. In cambio della buona tariffa si paga una piccola scomodità del cambio di aereo a Parigi o Madrid, ma ne vale sempre la pena. L’Ente del Turismo di Cuba a Milano, fornisce ottimo materiale oltre che consigli pratici.
Per il resto, il consiglio è quello del “fai da te!” Saltando le agenzie e i tour operator il risparmio garantito va dal 20 al 30%. Sarete così sicuri di cosa e a quanto comperate un servizio ben preciso. Cuba ha un grande vantaggio: i prezzi sono fissati dallo Stato e non c’è alcuna possibilità che qualcuno possa fornire lo stesso bene/servizio ad un prezzo diverso! Pertanto utilizzare internet e spulciare le decine di siti molto interessanti che trattano l’isola come www.infotur.cu, oppure www.cubatravel.it. Una volta scelto dove dormire, hotel o casas particulares, si pone il problema dei trasporti interni. Sostanzialmente per gli autobus esiste solamente la Viazul che con sette/otto itinerari riesce a coprire a sufficienza le località dell’isola. Attenzione agli orari perché alcuni sono veramente scomodi (da Ciego de Avyla a Trinidad partenza alle 4,10…). I bus sono tutti moderni e confortevoli e ogni 2/3 ore è prevista una breve sosta per dissetarsi e altro. Toilette a bordo. Il terminal a L’Avana è abbastanza lontano dal centro, vicinissimo allo zoo (6 CUC di taxi) e non offre alcun confort.

Per gli spostamenti aerei esistono due piccole compagnie che si spartiscono il mercato turistico in buona armonia. Aereo Carribean e Aero Gaviota, specializzata in voli regionali e verso le principali isole-resorts attorno a Cub. I decolli avvengono da un minuscolo aeroporto a una quarantina di km da L’Avana. Poiché i due siti funzionano abbastanza male ed è molto problematico prenotare e comperare on line, il consiglio è quello di mandare una mail a: elio@cubatravelnetwork.com; organizzerà voli e trasporti da e per l’aeroporto con sorprendete facilità e precisione. Pagando con carta di credito ci sarà un supplemento del 3%, come sempre quando la si usa a Cuba. Altrimenti bonifico bancario, più sicuro.
Da leggere e da vedere
Giusto un paio di consigli tra l’immensa offerta di cinema e letteratura: Comandante documentario di Oliver Stone su Fidel, Che – L’argentino di Steven Soderbergh, film biografico sul rovesciamento della dittatura cubana da parte del Che, e Havana, film di esordio di Sydney Pollack. In quanto a libri, Maschere di Padura Fuentes, Premio Café Gijón, e il blog di Yoani Sánchez o un suo libro come Cuba libre. Vivere e scrivere all’Avana. Ovviamente qualcosa di Hemingway come Il vecchio e il mare o Isole nella corrente.
Il tour

Cayo Coco e Cayo Guillermo – Su quest’isola, collegata alla terraferma da una strada di una ventina di chilometri, si arriva solo in aereo da L’Avana (circa 85 € solo andata) oppure in taxi da Ciego de Avila con 45 € o da Trinidad con 85/90 €. Una volta a Cayo Coco non c’è molto da visitare se non andare a Cayo Guillermo con un bus scoperto (3€) che collega i pochi hotels della zona o prendere un taxi per raggiungere quel paio di ristoranti al di fuori degli alberghi all inclusive. Possibilità di noleggio di motorini cinesi (spesso fermi lungo le strade…) o auto, ma solo per girare all’interno del Cayo. Un ghetto di lusso che potrebbe essere in una qualsiasi parte del mondo con il 90% di canadesi ed inglesi, almeno in bassa stagione. La formula all inclusive, bevi quello che vuoi quanto vuoi, per loro è di grande successo. Le tariffe medie sono attorno ai 100 € al giorno a persona; forse non basta a ripagare le enormi quantità di birra e ruhm che ingurgitano già dal mattino senza alcuna sosta…

Trinidad – Il nostro itinerario, dopo Cayo Coco, prevede la visita alla deliziosa Trinidad. Taglieggiati dal taxista e dai suoi 90 €, saliamo su un nuovissimo mini bus Peugeot da 7 posti tutto per noi e in circa tre ore e mezzo copriamo gli oltre 200 chilometri che ci portano a Trinidad, dopo aver attraversato il nulla di Moron, la “capitale” della regione Ciego de Avila, Sancti Spiritus e alcuni mini agglomerati di casupole. L’arrivo a Trinidad presenta qualche problema perché dal mese di marzo 2011 è chiuso alla circolazione tutto il centro della cittadina che, essendo Patrimonio dell’Umanità Unesco, deve essere giustamente preservata. Purtroppo nemmeno i taxi possono entrare e trascinarsi trolley da 20 chili sul caratteristico acciottolato di Trinidad non è assolutamente piacevole… va certamente meglio a chi viaggia con lo zaino. Dedicare una giornata piena a Trinidad è certamente interessante; si respira un’atmosfera rilassata, gradevole, romantica. Passare un paio d’ore sulla gradinata a fianco della Iglesia de la Santisima Trinidad, ascoltando musica dal vivo e bevendo ottimo ron escuro a 0,7 € al bicchiere è una piacevole esperienza di vera vita cubana. Visitare il Museo Romantico è quasi obbligatorio. Un posto dove atmosfera e fascino prendono poco a poco, fino a diventare nostalgia…
Il ritorno all’Avana avviene con il bus della Viazul che partendo alle 13 arriva puntualissimo nella capitale alle 18,30. Il tutto per 19 € a testa ed una sosta in “autostrada” dopo aver effettuato una terrificante inversione a U… Ma va bene così, siamo nel Paese della musica e dei sorrisi!