Dolomiti. Dovrebbe bastare la parola per evocare alla mente degli appassionati di montagna vette innevate, settimane bianche e piste mozzafiato tra le montagne più belle d’Europa, probabilmente del mondo. Oggi ci occupiamo della porzione più meridionale, quella del Trentino, presentandovi la nostra personalissima classifica di innamorati dello sci. Cinque splendide mete per l’inverno che sta arrivando, cinque meravigliose occasioni di praticare i vostri sport invernali preferiti in uno dei templi montuosi delle Alpi.
1. Madonna di Campiglio
Non poteva essere diversamente. Madonna di Campiglio, tra le vette imponenti delle Dolomiti del Brenta, rappresenta un pezzo fondamentale della storia dello sci in Italia. Da sempre contende a Cortina d’Ampezzo la palma di località invernale più alla moda, vip e festaiola dell’intero arco alpino. Ma al di là della sua etichetta glamour, Madonna di Campiglio è semplicemente la meta per eccellenza se siete degli sciatori appassionati, se siete in cerca di campi scuola e maestri di sci dalla lunghissima tradizione, piste dalla difficoltà medio alta e forti emozioni sulla neve, assicurate anche dai panorami imperdibili delle Dolomiti Occidentali, nella natura incontaminata della val Rendena e del Parco dell’Adamello-Brenta.
Innevamento quasi assicurato dall’altitudine elevata, dato che il paese di Campiglio, da cui partono le piste, si trova a quota 1500 m. Comprensorio vario e molto vasto, che spazia dalla conca terminale della val Rendena e si allarga ad uno dei più importanti e ampi caroselli delle Alpi. Con un singolo skipass e grazie a impianti modernissimi, infatti, Campiglio si collega alle località della Val di Sole: Marilleva e Folgarida. Piste mitiche come La famosissima 3 Tre e il tracciato di Coppa del Mondo del Canalone Miramonti, tracciati per tutti i gusti e tutte le difficoltà che si snodano tra i boschi di conifere al cospetto dell’imponente Grosté e delle torri del Falkner. Davvero una corazzata dello sci internazionale, incastonata fra le vette.
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2. Canazei
Il passo del Pordoi ci osserva da un lato, con le creste del gruppo del Sella alle spalle. La regina delle Dolomiti, la Marmolada, fa buona guardia dall’altro, mentre il profilo inconfondibile del Sasso Lungo si staglia contro il cielo. Non possiamo che essere a Canazei, capitale orientale dello sci Trentino, località sciistica al cospetto dei giganti di dolomia.
All’estremo nord della bellissima val di Fassa, al confine con l’Alto Adige,la conca di Canazei è il punto di accesso a ben quattro diversi comprensori, con un unico skipass. L’area Marmolada che risale le pendici del Fedaia, con piste divertenti e di livello medio/alto, la zona di Col Rodella, appena sotto il Sasso Lungo, che si sviluppa in quota tra saliscendi nel bosco collegandosi all’Area Belvedere e formando una zona di sci piuttosto facile e panoramico. Quindi il Ciampac, in frazione Alba, che dallo skistadium, il cuore dell’offerta sciistica di Canazei, risale verso le piste della Val Gardena per congiungersi a un intero universo sciistico, il più grande carosello delle Alpi, ovvero il Sella-Ronda, anche noto come Giro dei quattro passi. Una località dall’offerta sciistica invidiabile, una cittadina animata ed elegante, un’occasione di soggiorno fra alcune delle cime più famose d’Italia. Tutto questo è Canazei.
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3. Passo Rolle – San Martino di Castrozza
Non certo un colosso dello sci, la Ski Area di San Martino di Castrozza e del Passo Rolle. Una località di dimensioni medie, con i suoi 60 chilometri circa di tracciati sciabili. Nondimeno si tratta di una meta imperdibile del Trentino invernale, una località dalla tradizione turistica antica, calata in un contesto di paesaggio di bellezza davvero mozzafiato. Il contesto in questione è quello della Valle del Primiero, stretta vallata che congiunge due delle zone più belle in assoluto del gruppo delle Dolomiti, cioè la Val di Fiemme e la vallata veneta dell’Agordino.
Appena al di fuori dell’abitato di San Martino di Castrozza, borgo di storia secolare e luogo di passaggio di viaggiatori delle Alpi sin dal Medioevo, partono le piste dell’area-ski Monte Tognola, cuore dell’offerta sportiva e zona famosa tra gli appassionati più esperti. Qui trovate infatto alcune piste molto impegnative e rosse di livello medio/alto riconosciute quasi unanimemente tra le più divertenti dell’intero comprensorio Dolomiti Superski, che raccoglie quasi tutte le località Trentine. Imperdibile la splendida Nera Cristiania. Poco distaccata dal paese di San Martino c’è la zona del Passo Rolle, dedicata soprattutto ai principianti e agli sciatori meno esperti, con pendenze ridotte e difficoltà leggere. Tuttavia qui trovate anche la belissima Paradiso, una nera dalle verticalità impressionanti. Infine, c’è l’area Col Verde, in pratica una lunga pista isolata adatta a sciatori di ogni livello. Qui infatti l’attrazione è il paesaggio. Il Cimon della Pala, la splendida Cima Rosetta, le Pale di San Martino che sbucano al di là del Tognola, sono gli splendidi mondi che, assieme a piste varie e ad alto contenuto tecnico, rendono il Passo Rolle una meta obbligata dello sci Trentino.
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4. Moena – Tre Valli
La chiamano fata delle Dolomiti. E’ un paesino incantevole e ricco di storia. E’ un’occasione imperdibile di entrare a contatto con la cultura Ladina dei popoli che da sempre abitano le montagne Patrimonio dell’Umanità. E’ sede di prestigiosi presidi slow food e patria di leccornie gastronomiche e culinarie. Ed è anche una delle più importanti località sciistiche del Trentino. Non sappiamo che altro dirvi per suggerirvi un bel soggiorno invernale a Moena, bellissima località della Val di Fassa. Se non raccontarvi del comprensorio Tre Valli, che riunisce ben tre differenti ski-area di medie dimensioni, a formare un polo sciistico di grande importanza e un’offerta di grande varietà per tutti gli appassionati degli sport invernali.
Moena, di per sè, è un grande campo scuola, con 26 chilometri di piste e otto impianti modernissimi che risalgono i lievi pendii dell’Alpe Lusia. Piste facili con qualche incursione di colore rosso e difficoltà più elevata, come le tre nere tra cui la bellissima Fiamme Oro. Appena al di là del versante ovest dell’Alpe, si incontrano le piste di San Pellegrino e quelle di Falcade. Un carosello sciistico di oltre cinquanta chilometri di tracciati e un mosaico di livelli di difficoltà, lunghezze delle piste e generi di tracciato che soddisferà senza dubbio i gusti di ogni sciatore. Senza dimenticare il Percorso dell’Amore, pista panoramica dal nome romantico e dal panorama mozzafiato, che permette di apprezzare senza fretta la vista delle creste del Catinaccio e dello splendido e scenografico Latemar. Moena è inoltre una delle patrie nazionali dello sci nordico, meta imperdibile per tutti gli appassionati del fondo, con alcune delle piste della specialità più belle d’Italia a disposizione di atleti e dilettanti.
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5. Cavalese
Cavalese non è soltanto la capitale culturale e amministrativa della Val di Fiemme, la porta Trentina delle Dolomiti e un ridente e tranquillo paese immerso nel verde. E’ anche una delle località sciistiche più famose ed apprezzate del Trentino. Potrebbe stupire, alla luce delle dimensioni davvero ridottissime di questo comprensorio piccolo ma intenso. Ma non stupirà una volta che ci avrete fatto un salto, che avrete fatto conoscenza con le sue nevi e i pendii delle sue montagne.
A Cavalese si scia sull’Alpe Cermis, un nome iscritto per sempre nella memoria nazionale, purtroppo non solo per questioni sportive. Il totale dei chilometri sciabili impallidisce, a confronto con le centinaia delle località più grandi e rinomate. A Cavalese ci sono 24 km di piste. Soltanto otto impianti servono i tracciati. Eppure gli esperti, gli sciatori più spericolati e quelli in cerca di un tasso tecnico elevato, difficilmente se ne lamenteranno. Perché Cavalese vuol dire cambi di pendenza improvvisi e divertenti; esposizione delle piste a nord e ombra che farà storcere il naso ai patiti della tintarella, ma assicura una neve perfetta a chi ama sentire grattare le lamine; Cavalese è sinonimo di poche piste, ma lunghissime, alcune delle quali si tuffano in picchiata dai 2200 metri del Pajon fino agli 800 del centro abitato. Insomma un’esperienza sciistica piena e intensa, che inserisce a pieno titolo l’Alpe Cermis nel novero delle località sciistiche più importanti del Trentino.
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