Supereroi a New York City

Narrazioni che hanno per oggetto personaggi umani, dei o semidei in lotta contro forze avverse. Esistono diversi aspetti in comune tra i miti dell’antichità e i fumetti dei supereroi, nati negli anni quaranta del Novecento e diventati una delle più longeve e potenti espressioni della cultura popolare americana, esportati in tutto il mondo grazie anche all’industria cinematografica. Le storie dei supereroi sono i miti della giovane nazione americana. E al centro di questa mitologia contemporanea c’è quasi sempre la città di New York.

Nelle saghe Marvel e DC Comics New York City – o a volte una città immaginaria che le assomiglia, magari più oscura e misteriosa, sempre minacciata dalla criminalità, il male che è sempre a un passo dal divorarla – è il campo di epiche battaglie tra supereroi e forze del male. New York è la città di Spider-man e Superman. A New York, in un palazzo di proprietà di Tony Stark/Iron Man ha la propria sede la famosa squadra di supereroi della Marvel, gli Avengers.

Seguendo un itinerario lungo la Quinta Strada da sud a nord possiamo tenere come riferimento alcuni miti contemporanei, scene e personaggi che hanno segnato maggiormente l’idea di New York e dell’America nella cultura di massa. Incontrando e vistando edifici e luoghi che hanno fatto da sfondo alle storie dei supereroi nei fumetti e al cinema, contribuendo nel bene o nel male a formare la nostra idea di America.

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Ground Zero e Freedom Tower

Una delle sensazioni più strane provate durante gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 trasmessi in diretta televisiva in tutto il mondo, fu l’incredulità. Quella scena l’avevamo già vista, letta, immaginata. E quindi era inconcepibile che fosse reale.

La mitologia supereroica, per una volta superata dalla realtà, non poteva ignorare questi eventi incredibili e drammatici che aveva tante volte evocato. Dopo gli attentati, che uccisero tremila persone e distrussero completamente il World Trade Center, Marvel pubblica un albo speciale di Spider-Man in cui i supereroi, segnati dal senso di colpa, aiutano a ripulire dalle rovine l’area di Ground Zero.

Spider Man, 11 settembre New York
L’Uomo Ragno. 11 settembre 2001 – Copyright Marvel Characters, Panini

Ma c’è anche l’autocensura che nasce dall’orrore di fronte a rappresentazioni che sono diventate tragicamente reali. Nello stesso anno degli attentati Sam Raimi gira il primo film della trilogia di Spider-Man, con diverse scene in cui appaiono le Twin Towers. Le scene vengono poi cancellate o modificate dopo l’11 settembre 2001 e non compaiono nel film che esce nelle sale nella primavera del 2002. Su Youtube si può visionare il trailer originale, poi ritirato, con le Twin Towers.

Ground Zero, nome con cui è stata ribattezzata la zona del disastro, per oltre dieci anni rimase un enorme cantiere, una ferita nel cuore di Manhattan. Il 30 giugno 2013 fu inaugurato il One World Trade Center, noto anche come Freedom Tower, quarto grattacielo più alto del mondo. Da visitare il Tribute WTC Visitor Center, che ospita un museo che raccoglie oggetti e immagini dell’11 settembre.

Flatiron Building

Sempre nel film Spider-Man di Sam Raimi del 2002, il Flatiron Building è la sede del Daily Bugle, giornale dove lavora Peter Parker alias l’Uomo Ragno. Il direttore del giornale è J. Jonah Jameson, cinico personaggio che non nutre alcuna simpatia per i supereroi, tanto da ospitare sulle sue pagine diverse campagne denigratorie nei confronti di Spider Man, considerato alla stregua di un fuorilegge. Nel fumetto la sede del giornale non è il Flatiron, ma un edificio immaginario, il Daily Bugle Building.

Flatiron, New York
CC Fuzzy Images

Situato tra Broadway, Fifth Avenue e 23rd Street, il Flatiron fu costruito nel 1902 e viene considerato il primo grattacielo di New York. Anche se i venti piani e gli 86,9 metri d’altezza, possono oggi sembrare poca cosa, con la sua forma triangolare (flatiron significa ‘ferro da stiro’) resta uno dei simboli indiscussi di Manhattan, tanto da dare il proprio nome a tutto il quartiere, il Flatiron District.

Empire State Building

L’Empire State Building, costruito nel 1931 in soli quattordici mesi, è senza dubbio l’edificio più famoso e insieme alla Statua della Libertà il simbolo più evocativo di New York. Per molto tempo è stato il grattacielo più alto del mondo, con i suoi 102 piani, oltre 400 metri di altezza e l’antenna televisiva. Ospita due osservatori, all’ottantaseiesimo e al centoduesimo piano, da cui si gode una vista mozzafiato.

Sia nei fumetti Marvel che al cinema l’Empire State Building ha una lunga storia di apparizioni in epiche battaglie tra supereroi e forze del male e non può essere un caso che faccia spesso da teatro all’epica battaglia finale che conclude ogni storia di supereroi.

Il grattacielo più famoso di New York compare al cinema già nel 1933 in King Kong, con il mostro che si arrampica sull’antenna e alla fine soccombe per il fuoco dell’aviazione. Un’altra memorabile scena risale a Superman 2, film del 1980: il supereroe interviene contro i criminali in una battaglia finale che si svolge in gran parte sull’Empire State Buliding. E ancora nel 2012 l’Empire State Building compare nella battaglia finale di The Avengers, film che vede protagonisti Iron-Man, Thor, Capitan America, Hulk e La Vedova Nera.

Rockfeller Center

Una delle scene cruciali del primo Spider-Man si svolge nei giardini sul tetto del Rockfeller Center. E’ qui che si ritrovano alla fine del film Spider-Man e Jane Watson dopo il salvataggio della ragazza e la morte di Goblin per mano dell’Uomo Ragno.

Costruito negli anni Trenta, il Rockfeller ospiti, uffici, ristoranti, teatri, giardini pensili, una pista di pattinaggio. Imperdibile la salita al Top of the Rock, piattaforma situata al settantesimo piano che offre uno dei migliori panorami di Manhattan, con vista a strapiombo sulla cattedrale di St Patrick.

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