La capitale della Scozia ha ispirato scrittori e registi del calibro di Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle, JK Rowlings e Tim Burton. Proclamata città della letteratura dall’UNESCO, è un centro tra i più belli e meglio conservati d’Europa, caratterizzato da 7 colli di origine vulcanica che regalano prospettive sempre nuove. Come se ciò non bastasse, il 2016 in Scozia è l’anno dell’Innovazione, dell’Architettura e del Design e la capitale si anima di eventi a tema, come ad esempio il Festival dell’Architettura. Vi proponiamo un itinerario suddiviso in orari per scoprire cosa vedere a Edimburgo in due giorni.
Cosa vedere a Edimburgo: 1° giorno
Ore 10. Cominciamo il nostro tour dalla Old Tow, abbarbicata in una delle zona collinari di Edimburgo. Qui le alte e addossate abitazioni medievali si alternano agli edifici risalenti al XVI secolo che affacciano soprattutto su The Royal Mile, una strada di ciottoli lunga appunto un miglio, che inizia all’altezza dell’Holyrood Palace, che da monastero del XII secolo è divenuto a partire dal ‘500 residenza dei sovrani di Scozia, dove tuttora alloggia per brevi soggiorni la regina Elisabetta II. Procedendo verso sud-ovest, sempre lungo il “miglio reale”, gremito ad agosto in occasione del Festival di Edimburgo, incontriamo, sulla sinistra, lo Scottish Parliament Building, sede del Parlamento scozzese dal 1999. Nelle immediatamente vicinanze, ai piedi dell’Arthur’s Seat, uno dei sette colli, l’Our Dynamic Earth un’esposizione permanente e interattiva sulla geografia e geologia del mondo, ideale anche per chi è in compagnia di bambini.
Ore 13. Tipico piatto scozzese è lo stovies, a base di patate, carne e cipolle in menù in tutti i bar-paninoteche del centro. E prima di riprendere la camminata, una pausa in una delle sale da tè della città, con tanto di gustosi dolcetti (deliziosi i gypsy cremes).
Ore 15. Tornando sul Royal Mile passiamo davanti al Museum of Edinburgh, scrigno storico della città, più avanti ci imbattiamo nel Museum of Childhood, altro luogo per grandi e piccini. Da non perdere il Mary King’s Close, un dedalo di stradine sotterranee che svelano la parte più cupa e misteriosa della città dove tutto è rimasto immutato dal XVII secolo ad oggi (circa 1 h per visitarlo). Di fronte, la St Giles’ Cathedral (XII secolo) in stile gotico, con enormi vetrate e, all’interno, un grandioso organo. Oltrepassato il Writers’ Museum (ingresso gratuito) in Lawnmarket, ultimo tratto del Royal Mile, si giunge a una delle principali attrazioni cittadine e non solo. Dopo aver percorso l’Esplanade con il Witches’ Well (Pozzo delle Streghe) in cui venivano bruciate le presunte fattucchiere, si raggiunge il Castello di Edimburgo che sorge su Castle Rock, altro colle urbano. Tale fortificazione è infatti il monumento più visitato di Scozia (1 milione di visitatori all’anno ) e palcoscenico della sua storia, dai celti passando per la corte di Maria Stuarda. La Great Hall (1510) e i cannoni della Argyle Battery sono solo alcune delle parti di cui si compone questa imponente fortificazione (1 h 30 per visitarlo). Così come la St Margaret’s Chapel (1100), dai cui bastioni si gode una delle vedute più aperte della città che abbraccia con lo sguardo il Leith, la zona portuale di Edimburgo, con la Royal Yacht Britannia, che si staglia fiera sulla linea dell’orizzonte. Uscendo, sulla sinistra, da non perdere il National War Museum con le prigioni e le sale dei gioielli reali, dalla cosiddetta Stone of Scone, pietra del destino, allo scettro e alla spada cerimoniale.
Ore 20. Poco più a sud del Castello, l’area del Grassmarket, un tempo luogo di mercato e di pubbliche esecuzioni, brulica di pub a buon mercato in cui assaggiare il piatto nazionale, l’haggis, un insaccato di interiora di pecora servito con whisky, altro must locale.
[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire a Edimburgo? Consigliamo A Room in the City – West per la posizione centrale, l’ottima colazione e il gusto nell’arredamento; il 22 Chester Street che affaccia sulla Cattedrale di St Mary per l’ottimo rapporto qualità/prezzo; e per chi può spendere un po’ di più, il Blackfriars Apartment, un elegante appartamento con 2 camere da letto collocato vicino al Royal Mile e ai pub di Grassmarket.[/alert]
Cosa vedere a Edimburgo: 2° giorno
Ore 10. Nei dintorni dell’Università di Edimburgo, una delle più note del mondo, fondata nel 1583, troviamo, il National Museum of Scotland (Chambers Street). Il museo, a ingresso gratuito per 2 h di visita, mostra collezioni di antichità scozzesi che raccontano la storia del Paese, con oltre 100 mila reperti di varie epoche. Adiacente al National, in un palazzo imponente in stile vittoriano con soffitto a vetrata, il Royal Museum conserva collezioni legate a scienza, tecnologia, storia naturale e tra gli articoli in mostra la pecora Dolly, il primo mammifero clonato della storia. Tornando verso il castello, davanti alla National Library of Scotland, all’incrocio con la George IV Bridge, arriviamo a Victoria Street, una delle vie dello shopping cittadino con boutique di ogni tipo e le bancarelle del mercato delle pulci (Byzantium).
Ore 13. Anche a Edimburgo, come nel resto della Gran Bretagna, almeno un fish and chips è d’obbligo, anche mangiato nel cartoccio all’ombra di un bel giardino.
Ore 15. Ci dirigiamo verso la New Town, a nord della città, ma prima di raggiungerla sostiamo davanti all’edificio neoclassico della National Gallery of Scotland, tra le più importanti di Gran Bretagna (tra le opere in mostra, alcune firmate Botticelli, Canova, Gaugin e Van Gogh). E così arriviamo a Princes Street che, insieme ai suoi grandi e rigogliosi giardini, rappresenta non solo la via più frequentata e ammirata del centro, ma anche la linea di demarcazione tra Old e New Town. La città nuova è decisamente più ariosa rispetto alla parte vecchia, con larghi viali, eleganti piazze e palazzi georgiani ottimamente conservati. Qui da vedere, la St. Mary’s Cathedral e la Scottish National Portrait Gallery al civico 1 della Queen Street, in un palazzo in arenaria rossa e architettura neogotica. Al suo interno, i ritratti dei personaggi che hanno fatto al storia di Scozia e collaterali fotografiche. Oltre la Galleria, in Picardy Place, la statua di Sherlock Holmes ricorda il celebre scrittore nativo di Edimburgo, Sir Arthur Conan Doyle, che come Robert Louis Stevenson, e la più recente JK Rowling – che in un caffè di Edimburgo scrisse il suo primo Harry Potter – legano a doppio filo la capitale scozzese alla storia della letteratura (per un tour letterario leggi questo articolo).
Ore 20. I pub di Broughton Street, con musica dal vivo, dal reggae al pop, vi lasceranno un ricordo indelebile della città così come i dundee cake, con uvetta e arancia candita.
[alert type=”warning” dismiss=”no”]Come arrivare a Edimburgo? L’aeroporto di Edimburgo, servito anche dalle compagnie low cost con partenze dall’Italia, si trova nella cittadina di Tournhouse, a 14 Km dalla capitale scozzese. Da lì è possibile prendere il bus Airlink Express 100 che passa ogni 10 minuti dalle 4.45 alle 00.22. Per i voli, trovate offerte a partire da 55 € su Skyscanner.it[/alert]