Cosa vedere in Corsica: l’entroterra tra Corte e Zonza

Persino nelle settimane centrali d’Agosto, ripensando al frastuono, alle folle di turisti, rigurgitate dai traghetti, che bramano le spiagge più azzurre e la sabbia più bianca, è possibile lasciarsi tutto alle spalle ed essere assorbiti in un placido silenzio ristoratore, circondati dal verde.

Sembra un miraggio, ma la Corsica offre questo piccolo segreto di benessere, solo a chi riesce ad abbandonare le comodità e l’ozio delle classiche giornate di spiaggia, e si domanda con curiosità cosa vedere in Corsica di meno scontato, cosa il paesaggio di spalle agli ombrelloni ha da offrire, quell’entroterra dove le pianure di castagni diventano colline di maquis ed infine montagne di conifere.

Il cuore verde della Corsica è tutto da scoprire.

Gli escursionisti più esperti senza dubbio conoscono di persona o per racconti la famosa pista GR20, un sentiero di trekking che permette di percorre a piedi tutta la Corsica. Noi, optiamo per una soluzione intermedia, percorrendo in pochi giorni d’auto (2 o 3 a seconda delle soste e del tempo a disposizione) le statali interne che si diramano lungo la D69 e che tagliano valli e montagne da nord a sud, passando da Corte ed arrivando poco a nord di Porto-Vecchio.

Il punto di Partenza ideale è appunto Corte (Corti), unica città fortificata dell’interno e custode silente dell’identità culturale dell’isola. Ospita l’unica università dell’isola, fondata nel 1765, e in quegli stessi anni fu sede del governo indipendente corso (guidato da Pasquale Paoli) dove venne vergata una tra le prime costituzioni democratiche del mondo.

Ecco perché visitare Corte:

due musei ne raccontano il passato ricco di storia, la sua cittadella è arroccata in cima ad un vertiginoso sperone di roccia che domina sulle 2 valli scavate dai fiumi Tavignano e Restonica, ideali per escursioni di livello medio-facile. Le sere estive vibrano di musica e di gente: la via principale insieme a numerose piazzette offrono bar e ristoranti sempre pieni con numerosi live di musica locale ed alcuni concerti per un pubblico giovane ed internazionale.

Ideale è dedicare un giorno di escursione in una delle due valli che offrono piscine naturali lungo il corso dei torrentei per rilassarsi circondati da una cornice mozzafiato. Unico accorgimento: portare il pranzo al sacco.

Corte, Corsica
Corte | © Thomas Ronchetti

Scopri dove dormire a Corte:

le sistemazioni variano per tipologie ed offerta, dagli hotel e ristoranti con camere del piccolo centro ai campeggi a pochi minuti a piedi dalle vie principali, numerosi anche i BnB e gli studios (monolocali indipendenti). Noi ci siamo sistemati nel camping U Sognu (Route de la Restonica), per comodità vicino al centro; una valida alternativa è Si Mea un B&B immerso in un verde giardino in posizione panoramica sulla cittadella che si raggiunge a piedi in 10 minuti.

Puntiamo verso sud:

lungo la statale D69 si percorre la spina dorsale montagnosa della Corsica, un paesaggio dall’atmosfera remota e quasi immobile. In ogni direzione le foreste ricoprono i fianchi delle montagne e diventano sempre più fitte man mano che si prosegue verso sud in direzione di Vizzanova e oltre, fino alla regione dell’Alta Rocca. Facile imbattersi in locande su vecchi ponti di pietra e mercatini di frutta e verdura di stagione, nonché di formaggi e miele lungo spiazzi verdeggianti. Un vero paradiso per chi è in cerca di provviste a km 0.

Visitiamo Zonza, piccolo crocevia e punto nevralgico della zona:

ci si accorge subito di essere in un ambiente unico, dalle foreste di pini, larici, castagni e abeti emergono spuntoni di granito che al tramonto si colorano di infinite sfumature di rosa, ocra e arancio. Diverse offerte di escursioni organizzate e sport all’aria aperta (estremi e non) per giovani e famiglie permettono di passare dei giorni dinamici ma ristoratori; le sere sono fresche e silenziose, l’aria frizzante del mattino un toccasana.

Per dormire a Zonza consigliamo:

il campeggio La Rivière (Route de Quenza) si trova a circa 2 km da Zonza. Il proprietario gentile e disponibile, nonché contento di provare (come tutti i corsi) la sua padronanza della lingua italiana, saprà suggerirvi i migliori sentieri ed angoli panoramici delle valli circostanti. Per degustare dei piatti tipici locali saporiti e ben creati raccomandiamo l’Hotel L’Aiglon, a conduzione famigliare, che mette anche a disposizione 12 camere ricavate da una vecchia casa, arredate con stile retrò.

Destinazione: