La costa centro-settentrionale della Sicilia, in provincia di Palermo, offre cittadine di mare ricche di storia, località archeologiche e bellezze naturali. Un tratto di Tirreno bello e vario, che si dipana tra il Golfo di Termini Imerese e l’insenatura più piccola che accoglie il capoluogo a ovest. Diverse le località interessanti. Sopra tutte Cefalù, una delle vere perle di Sicilia e del Mediterraneo. Città d’arte cinta dalle sue mura medievale e caratterizzata dai magnifici palazzi, testimonianza delle tante incarnazioni di un terra culla di molte civiltà.
Il mare e la terra si incontrano in un felice gioco di colori lungo il lido di Terrasini, nelle immediate vicinanze di Punta Raisi e dell’aeroporto palermitano. Cala Rossa, con le sue rocce sedimentarie e la sua bella insenatura immersa nel verde, e Capo Ramaconla sua splendida scogliera bianca, un dirupo sul mare dominato dalle rovine della Torre di Guardia cinquecentesca, sono un braccio di litorale assolutamente affascinante a due passi dalla città, immersi nella natura incontaminata di una riserva del WWF. In una zona molto turistica come questa, se siete alla ricerca di una spiaggia tranquilla e calma, dove il mare cristallino si gode su spiagge sabbiose completamente libere, fate un salto a Trappeto, paese dalle due facce: abusivismo selvaggio fino agli anni Ottanta l’ha reso un borgo dall’autenticità perduta, ma è stata risparmiata la costa, che rappresenta oggi un’oasi di libertà dalle attrezzature e dagli stabilimenti.
Tutto l’opposto della celeberrima Mondello, la spiaggia preferita dai Palermitani e la più famosa di Palermo, dove regnano il divertimento e gli sport acquatici, dal windsurf al kite e dove si tengono ogni anno alcune delle più importanti manifestazioni internazionali del settore. Un mare cristallino a portata di mano, a pochissima distanza dal centro storico. Infine, impossibile dimenticare Ustica, una delle perle del Tirreno ad un’ora di aliscafo da Palermo, isola elegante e dl turismo raffinato, immersa nella cornice blu profondo di un mare incontaminato.
CEFALÙ
Una cittadina di mare ricca di cultura, luogo di incontro e passaggio di civiltà differenti, che mostra con orgoglio i segni impressi dalla storia e dai popoli che l’hanno abitata. Cefalù attrae molti turisti, italiani e stranieri. Inserita dall’associazione dei Comuni Italiani tra i borghi più belli del nostro paese per lo straordinario interesse artistico e storico del suo centro, è città dall’impianto medievale e normanno, cinta da mura che giungono sino al mare e arricchita da sontuosi palazzi, risalenti a epoche differenti della vita della città.
La storia si respira tra le sue vie, nei lavatoi medievali come quello di via Vittorio Emanuele, fra le moltissime chiese antiche, su tutte la Chiesa San Leonardo, risalente al 1159. Stili architettonici diversi si incontrano in una soluzione di continuità assicurata dalla mescolanza di popoli che li hanno generati: dai Greci ai Romani e ai Saraceni, dai dominatori francesi a quelli spagnoli. La bellissima e pittoresca cattedrale con l’elegante chiostro ed i mosaici bizantini, somigliante quasi ad una fortezza più che ad un luogo di culto, è il simbolo e monumento più importante di una città sorprendente.
Come se ciò non bastasse, Cefalù offre anche spiagge sabbiose che si affacciano sulle acque blu profondo del Tirreno meridionale e incorniciate dalla natura delle Madonie, bellissima area naturale da esplorare che tra i parchi della Sicilia spicca per il connubio tra natura e tradizioni rurali. Bella la spiaggia del lungomare cittadino, bellissima quelle della località di Mazzaforno, piccole cale accessibili tramite sentieri di ciottoli, luoghi raccolti e silenziosi in cui godere del clima e del calore di uno dei luoghi più belli dell’intera Sicilia.
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MONDELLO
La spiaggia dei palermitani è Mondello, frazione del capoluogo siciliano, antico borgo di pescatori oggi meta cittadina di chi vuole godersi il mare senza rinunciare alla città. A pochi chilometri dal centro di Palermo, una spiaggia dai colori meravigliosi, che ricordano i paesaggi tropicali. Nei pressi della spiaggia il promontorio calcareo di Monte Pellegrino, imponente monte roccioso che domina la piccola Baia di Mondello, bagnata dalle acque cristalline del Tirreno Meridionale.
Una spiaggia di sabbia finissima a pochi chilometri dal centro cittadino, a cui si accede anche a piedi attraversando il parco borbonico della Favorita, attraverso gli splendidi viali reali attorno alla secentesca villa Niscemi. Una mezzaluna bianchissima incorniciata dalle case di Mondello, una striscia di spiaggia bagnata da un mare limpidissimo, che pare miracoloso così vicino alla città.
Mondello è un sito importante per gli sport acquatici: kite surf, wind surf ed ogni altro genere di attività trovano qui una delle loro patrie italiane, tanto che la spiaggia ospita ormai dal 1995 uno degli eventi più importanti della penisola in quest’ambito: il World Festival on the Beach. Un grande happening nato per il wind surf che ha poi abbracciato kite, vela, beach volley, persino la scherma ed il golf, con competizioni sulla spiaggia, ogni anno secondo una formula rinnovata. Per l’occasione concerti di musica classica, pop e jazz nelle settimane centrali di maggio, con personalità e pubblico che arrivano da tutta Europa.
Mondello non è soltanto spiaggia. Da qui partono alcuni splendidi itinerari lungo il Monte Pellegrino, occasione di trekking per dare uno sguardo dall’alto a Palermo e al Tirreno. Inoltre la zona è ricca di siti archeologici di varia natura. Le torri di avvistamento di epoca rinascimentale sono a poche centinaia di metri verso la frazione di Partanna. Le grotte preistoriche di capo Gallo sono accessibili lungo i sentieri del monte omonimo, con il santuario Fenicio e Cartaginese di Grotta Regina.
E infine la città di Palermo, con tutta la sua vita e in tutta la sua bellezza, proprio alle spalle di questa spiaggia bellissima, un’occasione di mare atipica ma ricchissima di sorprese e possibilità.
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ISOLA DELLE FEMMINE
Isola delle Femmine è una cittadina di mare di circa 7 mila abitanti, in provincia di Palermo. A onor del vero un isolotto esiste ed è quello che si vede ad appena 300 metri dalle coste urbane e da cui la stessa località prende nome. Delimitata dalle alture di Pizzo Mollica e Raffo Rosso e il Mar Tirreno, Isola delle Femmine è tutelata per le sue bellezze paesaggistiche come Area Marina Protetta e si mostra come un placido centro marino, a metà strada tra l’aeroporto di Punta Raisi e il capoluogo siciliano (23 Km).
Sul nome della città, e prima ancora dell’omonima isola, ruotano leggende millenarie. Prigione per sole donne, luogo in cui fanciulle bellissime si offrivano in dono a valorosi combattenti. Qualunque sia l’origine del toponimo oggi sulla cittadina di Isola delle Femmine svetta la Torre di Dentro, vedetta quattrocentesca appartenente al sistema difensivo costiero e attrazione del centro storico. Di forma circolare, rivolge lo sguardo alla Torre di Fuori (l’Isola delle Femmine è altrimenti detta Isola di Fuori) che si erge sull’isolotto di fronte, e forma con con quest’ultima una coppia di antiche sentinelle un tempo a difesa della loro terra. Il Santuario della Madonna delle Grazie (1850), è il fulcro religioso del centro che può essere visitato anche a bordo di un rosso trenino attivo solo d’estate. Le mini-crociere in partenza dal molo offrono invece escursioni giornaliere di costa e fondali che, oltre a murene e cavallucci marini, ospitano reperti di età romana e greca e il relitto di un aereo tedesco affondato nel 1942. Tra le curiosità del borgo, il fatto che diede i natali ai coniugi Di Maggio che, emigrati negli Usa, misero al mondo il figlio Joe, leggenda del baseball.
Acque limpide e sabbia fine sono i segni distintivi del tratto costiero di Isola delle Femmine, tra i più belli di Sicilia. Meno caotiche della vicina Mondello, qui le spiagge sono ricercate da chi ama la quiete e la natura selvaggia. Non mancano angoli per naturisti ma neanche i divertimenti per i più giovani e le famiglie. D’estate il litorale si anima di tornei sportivi e corsi di surf e kitesurf e gli stabilimenti balneari offrono servizio bar e ristorante con pesce fresco fino a tardi.
Una sosta – sempre usufruendo del servizio di battello – è d’obbligo anche sull’Isola delle Femmine, riserva naturale orientata gestita dalla Lipu. Tra il ginestrino delle scogliere e le distese di iris, volano il falco pellegrino e il martin pescatore, poiane e cormorani. Gli uccelli migratori qui trovano rifugio a lungo non solo per l’accogliente habitat naturale, dove scorazzano liberamente conigli selvatici e volpi, ma anche per il fatto che l’isola risulta disabitata. Fondali di coralli rossi attirano sub e amanti del diving da ogni dove.
Imperdibile, nei dintorni di Isola delle Femmine (10 chilomteri), è un’altra area protetta, quella di Capo Gallo, estremità nord del golfo di Palermo. I fondale a gradoni, che declinano dolcemente nelle acque azzurre, brulicano di vita vegetale e animale. La poseidonia oceanica, granchi e pesci variopinti sono tra le presenze più apprezzate. Tra i siti più visitati, invece, Grotta della Mazzara, Grotta dell’Olio e i “finestroni”, sperone roccioso che sbuca in mezzo al mare.
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TERRASINI
Borgo di mare e di pescatori, Terrasini sorge poco più a sud dell’aeroporto Punta Raisi di Palermo, ai piedi del promontorio di Capo Rama, confine orientale del golfo di Castellammare. Il toponimo della cittadina, infatti, deriva probabilmente da “terra sinus”, ossia terra del golfo, le cui acque lambiscono il litorale cittadino. Bellezze naturali e storiche fanno di questo paese una località siciliana molto frequentata (dista 30 Km da Palermo e 70 da Trapani) soprattutto nella stagione estiva, quando le splendide spiagge e gli speroni rocciosi regalano panorami da sogno.
A 34 metri sopra il livello del mare, Terrasini ha in Piazza Duomo il suo baricentro. Restaurata di recente, quest’ampia area rettangolare con piccolo spazio verde adiacente (villa San Giuseppe), ospita la pro loco cittadina e il Duomo, eretto nel 1749: la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie, patrona della città. Tra le attrazioni culturali anche Palazzo Cataldi e La Grua Talamanca, rispettivamente sede della biblioteca civica e del municipio, e Palazzo D’Aumale (1800) che deve il suo nome al duca D’Aumale (figlio del re di Francia, Luigi Filippo), che lo acquisì da Don Vincenzo Grifeo, Principe di Partanna. Ubicato sul lungomare di Terrasini, intitolato a Peppino Impastato, oggi accoglie un museo etnografico ricco di storie e cimeli ed è riconoscibile per la bella facciata liberty rosa pastello. Dello stesso stile anche Villa Fassini che sorge tra ulivi e alberi di limoni nella prima periferia. La struttura più antica di Terrasini (XV secolo) è infine la Torre di Capo Rama, vedetta diroccata a pianta circolare che svetta sull’omonimo promontorio, al di sopra una bianca scogliera.
La costa di Terrasini, ininterrotto e frastagliato sali e scendi (un’altra possibile origine del nome della cittadina è proprio “terra sinorum”, terra delle insenature), offre scorci vari e molto suggestivi. É infatti un tratto di Sicilia famoso per le sue mirabili vedute. Dirupi scoscesi si alternano a piccole baie di ciottoli e sabbia oltre a grotte naturali. Tra le spiagge più frequentate, la Ciucca, Cala Rossa così chiamata per le rocce purpuree venate di bianco, e il lido sabbioso di San Cataldo raggiungibile percorrendo a piedi un breve sentiero immerso nel verde. Al largo della costa, si trovano altri elementi distintivi di Terrasini, i faraglioni, che emergono solenni dalle acque azzurre.
Dal 2000, nel territorio comunale di Terrasini, è stata istituita la Riserva Naturale Orientata Capo Rama gestita dal WWF. In quest’area protetta, che possiede una superficie di quasi 60 ettari e comprende il promontorio di Capo Rama, vivono molte specie vegetali e animali. Meritano una menzione il papavero giallo e la quercia spinosa, la lucertola siciliana, variegate farfalle e i numerosi volatili, come il falco pellegrino, il gabbiano reale e l’airone cinerino che rendono la riserva una meta ambita dagli amanti del bird watching.
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USTICA
Una piccola isola dalla grande storia. A un’ora di navigazione da Palermo, Ustica è un’isola di contadini e pescatori, benedetta da un mare cristallino e dai colori mozzafiato, grazie ai giochi cromatici con i suoi fondali neri di roccia lavica. La terra nera, scaturita dal fuoco e dal mare, è fertile e ricca. Lo hanno imparato Greci, Romani, Fenici, Saraceni, che ne hanno abitato l’entroterra e le coste.
Oggi Ustica è una piccola perla nel Tirreno Meridionale, una delle isole preferite dai Palermitani, paradiso delle immersioni grazie alla Riserva Marina, la prima e più importante istituita in Italia. Luogo di pace e tranquillità in cui godersi la cucina tipica siciliana, è un’isola dalle mille insenature sulle sue scogliere, dove spesso l’acqua ha scavato splendide grotte. Celeberrima la Grotta Azzurra, con le sue stalattiti e stalagmiti.
L’abitato di Ustica è un’incantevole cittadina, con gli edifici eleganti attorno all’area del porto e le case che si arrampicano su per le piccole alture della scogliera, con il dedalo di scale e scalette che danno all’abitato una forma ad anfiteatro. Curiose le abitazioni e le pareti dei palazzi, un po’ ovunque trasformate dagli affreschi di numerosi artisti. La città di Ustica è dominata dalla Torre di S. Maria, sede del Museo Archeologico che ospita i reperti rinvenuti al villaggio preistorico presso i Faraglioni e nelle tombe di età ellenistico-romana di Capo Falconiera, due visite imperdibili sull’isola.
Ustica non è un’isola da ampie spiagge sabbiosi, ma non mancano gli accessi al mare. Cala Sidoti è l’occasione perfetta per godere del mare incontaminato e delle bellezze della Riserva Marina, una delle poche in cui è consentita la balneazione proprio a tutela dell’habitat dei fondali attorno l’isola. Un luogo incantevole a cui si accede grazie ad un viottolo di tipici ciottoli scuri dell’isola, sul versante nord occidentale.
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