Malta è una meta facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai numerosi voli low cost (su Skyscanner trovate offerte a partire da 13 €) ed estremamente attrattiva per via del suo clima, della sua particolarissima storia e delle sue numerose bellezze. Infatti – nonostante le piccole dimensioni – conta ben tre siti Unesco:
- la Città di Valletta, attuale capitale dell’arcipelago maltese;
- gli antichi templi megalitici, antecedenti addirittura a quelli di Stonehenge;
- l’ipogeo di Ħal Saflieni, una rarissima struttura sotterranea risalente all’epoca preistorica.
Si potrebbero aggiungere tante altre motivazioni per visitarla, come ad esempio l’antica ex capitale Mdina (la cui porta principale è stata immortalata in Game of Thrones, come parte di Westeros); la leggendaria grotta di Calipso nell’isola di Gozoo, il caratteristico parco a tema Popeye village che ha conservato intatto il set dell’omonimo film – quello con Robin Williams del 1980 -, trasformandolo in un’attrazione divertente, soprattutto per le famiglie, e così via in una lista lunghissima di bellezze e curiosità da scoprire.
Decidere dunque come trascorrere un week-end a Malta non sarà affatto difficile. Impossibile però non passare della capitale che ha un’origine molto più recente rispetto ad altre città dell’isola: fu fondata nel 1566 dai Cavalieri Ospitalieri (un ordine nato a Gerusalemme nel XI secolo e che si rafforzò sempre più nei secoli, insieme a quello dei Templari), che trasformarono una zona disabitata in quella che è oggi La Valletta. I Cavalieri arrivarono a Malta per sfuggire all’assedio dei Turchi, non c’è da meravigliarsi dunque se la città da loro costruita si mostri sin da subito come una grande fortezza tardo-medioevale.
L’altro elemento architettonico che salterà subito agli occhi sarà l’elegantissimo stile inglese, decisamente inusuale per un’isola del mediterraneo, tuttavia qui gli inglesi dominarono dal 1800 al 1939, introducendo moltissimi cambiamenti urbanistici e strutturali. Purtroppo, la posizione strategica di Malta, proprio al centro del Mediterraneo, la rese un bersaglio facile ed inevitabile per tutta la seconda guerra mondiale, con conseguenti danneggiamenti soprattutto a La Valletta e al suo porto.
[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire a La Valletta: suggeriamo la Guest House Valletta Lucente per la cortesia del proprietario, la posizione a 300 metri dai giardini Upper Barrakka e il giusto mix tra fascino d’epoca e creatività; altra soluzione in posizione centrale è Tano’s Boutique Guesthouse che consigliamo in particolare per la vista mozzafiato dalla terrazza in cui fare prime colazioni indimenticabili.[/alert]
La Valletta: cosa vedere il primo giorno
Ore 9.30. La città è a misura d’uomo, pare infatti si tratti della capitale più piccola d’Europa. Iniziate ad esplorarla facendo semplicemente una bella passeggiata, partendo dalla Fontana di Tritone (recentemente restaurata) e muovetevi lungo Republic Street in direzione di forte Sant’Elmo. Incontrerete moltissimi edifici che cattureranno la vostra attenzione, ma non fermatevi adesso, ritornerete poi con calma ad approfondirli tutti, per ora lasciatevi solo affascinare da questo meraviglioso contesto. L’ordinato reticolo stradale, mosso soltanto dal terreno collinoso, renderà piuttosto semplice la passeggiata, non abbiate quindi timore ad allungarvi in vie laterali: è praticamente impossibile perdersi. D’altro canto, la luce e le case di pietra ocra, alternati a barocchi palazzi inglesi, vi riempiranno gli occhi e spingeranno a curiosare in giro, senza sentire fatica.
Ore 10.15. Benvenuti nella zona più antica della città, qui già nel 1488 gli aragonesi costruirono una torre di guardia sul mare e la dedicarono al patrono dei marinai: Sant’Elmo. Alcuni anni dopo i Cavalieri di Malta scelsero di partire proprio da questa torre per costruire un forte a cinque stelle. Purtroppo non resse l’attacco degli ottomani e dovettero ricostruirlo poco dopo, grazie anche all’aiuto del Papa, insieme al resto della città. Quello che ammiriamo oggi è proprio quest’ultima costruzione, per mano dell’architetto italiano Francesco Laparelli (specializzato in opere militari). Da qui troverete poi un passaggio per camminare lungo il Breakwater Bridge e ammirare una vista mozzafiato fino al faro (attenzione però, non sempre è possibile attraversarlo tutto).
Anche il cinema ha immortalato questo Forte nel film Fuga di mezzanotte di Alan Parker del 1977, trasformandolo nel carcere di Sagmacilar. Rispetto all’epoca del film, oggi la struttura è molto più curata, grazie a un’importante opera di ristrutturazione che ha riportato le caratteristiche pietre al loro originario splendore.
Se amate le ricostruzioni storiche allora il forte Sant’Elmo potrà regalarvi un momento indimenticabile, con uno spettacolo che coinvolge più di 50 attori: In Guardia Parade. Attenzione però a controllare che sia attivo nel periodo in cui avete prenotato la vacanza, si tratta infatti di un evento la cui frequenza cambia a seconda della stagionalità turistica. All’interno del forte potrete poi visitare l’interessante Museo Nazionale della Guerra, dove si potrà ripercorrere la storia dell’isola a partire dall’Assedio del 1565, passando brevemente per il periodo dell’occupazione francese ed inglese, fino all’ampia sezione dedicata alle due guerre mondiali.
Unico accorgimento: nel caso in cui ci sia la parata, il museo aprirà solo dopo mezzogiorno. Tenetelo in considerazione quando definirete il vostro itinerario.
Ore 13. Dopo questa prima immersione nella storia di Malta, potrete finalmente rifocillarvi in un localino poco fuori il forte. Vi consigliamo una soluzione decisamente low cost ma estremamente caratteristica: Gugar hangout & Bar, al numero 89A di Republic Street.
Ore 14. Proprio vicino al bar (al numero civico 74) troverete la Casa Rocca Piccola, un’antichissima abitazione di una famiglia nobile maltese che risale addirittura al 1580, trasformata poi in casa-museo. Sono i proprietari stessi, che qui ancora vivono, a organizzare la visita guidata (unico modo per accedervi), rigorosamente in lingua inglese, e a mostrarvi i bellissimi interni in stile barocco, il rifugio usato contro i bombardamenti della seconda guerra mondiale e l’incantevole giardino. Un’esperienza unica che stupisce tutti i turisti. Unica nota da considerare: la casa è aperta dal lunedì al sabato e solo dalle 10 alle 16 (N.B. le visite guidate iniziano a ogni ora).
Nel caso in cui siate in città di venerdì, provate l’esperienza serale dello Champagne Tour: un itinerario la cui guida è il proprietario, il marchese De Piro, che si conclude proprio con un rinfresco a base di champagne. I posti sono però limitati ed è meglio prenotare online con largo anticipo.
Ore 15. Arriviamo ora al vero pezzo forte di questa piccolissima capitale europea: la co-cattedrale di San Giovanni. Si tratta di una chiesa dallo stile solo apparentemente austero, costruita a metà del XVI secolo, che colpisce per i suoi interni: una ricchezza di dettagli e opere, tra cui spiccano due dipinti di Caravaggio: San Girolamo scrivente e l’ancora più famoso La decollazione di San Giovanni Battista, per il quale ottenne l’onorificenza della Croce di Malta (che gli fu tolta poco dopo!).
L’ingresso alla chiesa però non è gratuito, il costo intero è di 10€. Attenzione anche agli orari di apertura e chiusura: in settimana l’ingresso va dalle 09.30 alle 16.30 (con ultimo accesso alle 16), il sabato solo al mattino fino alle 12.30, mentre la domenica e i festivi resta chiusa al pubblico.
Ore 17. Usciti dalla co-cattedrale proseguite diritto su St Zachary street, sbucherete sulla piazza più originale di Malta: Pjazza Rjal dove, fino a prima della seconda guerra mondiale, si trovava il prestigioso teatro della Royal Opera House; purtroppo i bombardamenti colpirono duramente l’edificio compromettendolo del tutto. Oggi trovate delle rovine ristrutturate che fanno da cornice a un teatro all’aperto, in cui si svolgono tantissimi spettacoli soprattutto d’estate.
Di fianco alla ex Royal Opera House trovate anche il recentissimo Nuovo Parlamento di Malta, disegnato da Renzo Piano. Il progetto è in realtà solo una parte del più ampio Valletta City Gate affidato in toto al già citato architetto italiano e si contraddistingue per un forte modernismo sia architettonico che ingegneristico, capace però di dialogare con il contesto storico che lo circonda, soprattutto grazie al sapiente uso dei materiali. È possibile visitarlo gratuitamente, ma sarà fondamentale prenotare in anticipo la visita.
Ore 18.30. Per chiudere questa prima giornata maltese consigliamo di tornare in direzione del forte e dirigervi verso Quarry Wharf, per ammirare il tramonto dai giardini Lower Barakka.
Vicino, in Felix street, troverete poi il bellissimo mercato coperto della capitale: Is-Suq Tal-Belt Valletta Food Market. Recentemente ristrutturato e riaperto al pubblico merita una visita sia per ammirarne la struttura, sia per potersi fermare per cena, scoprendo prodotti locali e ristoranti che sapranno soddisfare tutti i palati.
La Valletta: cosa vedere il secondo giorno
Ore 10. Impossibile venire a La Valletta e perdersi la possibilità di ammirare dall’alto la capitale, proprio dal punto in cui lo sguardo incrocia le città a lei opposte, al di là della lingua di mare da cui arrivano le varie navi. Impossibile dunque non iniziare la giornata dagli Upper Barakka Gardens e regalarsi un belvedere davvero suggestivo, insieme a una rilassante passeggiata tra questi curatissimi giardini. Un dettaglio da sapere è che ogni giorno, alle 12 e alle 16, è possibile assistere al Saluting Battery: un rituale durante il quale vengono sparati (a salve) dei colpi di cannone.
Ore 11.30. Proprio sotto alla collina su cui sono stati costruiti gli Upper Barakka Gardens, trovate un museo particolare: The Lascaris War Rooms, una rete di tunnel e camere sotterranee – scavate a una profondità di circa 45 metri – da cui vennero dirette le operazioni militari, da parte dell’esercito britannico, durante la seconda guerra mondiale. Fu proprio da qui che il generale Eisenhower diresse l’operazione Husky del 1943, ovvero lo sbarco in Sicilia da parte degli alleati. Una visita decisamente unica e affascinante.
Ore 12.30. Dirigetevi verso il centro città, più precisamente su Republic Street al numero 244, dove troverete il Caffè Cordina: uno splendido locale nato nel 1873, sotto il dominio inglese, in cui potrete pranzare e soprattutto gustare alcuni deliziosi pasticcini. Da qui potrete poi ripartire per tornare sulla elegante piazza di San George, da cui potrete ammirare uno dei palazzi più storici e prestigiosi de La Valletta: il Grandmaster’s Palace, costruito dai Cavalieri non appena insediati sull’isola, ospitò per tre secoli il loro Gran Maestro. Oggi in questo imponente edificio (alto ben 97 metri e largo 83), dallo stile barocco, hanno sede la Camera dei Rappresentati e l’ufficio del Presidente della Repubblica. È possibile entrare per scoprire le sale di rappresentanza (non tutte), le opere d’arte e le incantevoli corti interne, anche se sarà l’armeria a incuriosire di più e ad aprire l’immaginario a quella che poteva essere la vita dei Cavalieri di Malta.
Ore 15. Sempre su Republic Street troverete il Museo Nazionale di Archeologia. Il costo di ingresso è contenuto (solo 5 euro) e vi permetterà di fare un viaggio nel tempo partendo dal neolitico fino alla fine dell’epoca romana, con anche uno spazio dedicato a mostre temporanee in cui potrete ammirare artisti moderni. Pochissimi musei al mondo possono vantare un’offerta preziosa come quella che troverete qui, con reperti ben conservanti che hanno più di 5000 anni, ritrovati nai vari scavi archeologici sparsi su tutta l’isola, come la Dea Dormiente (trovata nel già citato Ipogeo di Hal Salflieni) e la Venere di Malta (dal tempio di Hagar Qim).
Ore 17. A soli cinque minuti di distanza dal Museo, troverete il terzo teatro più antico d’Europa, il Manoel. Con altri 5 euro potrete visitare uno degli edifici più eleganti della capitale, costruito secondo i canoni classici del manierismo italiano del XVIII secolo. Nonostante le ridotte dimensioni (ha solo 623 posti a sedere) non sfigura rispetto ai più noti teatri del continente, grazie agli interni in legno dorato e al sapiente uso del trompe-l’oeil, che crea l’illusione di una amplissima cupola sul soffitto.
Ore 18. Completate quest’ultima giornata con una passeggiata sul lungomare, il Valletta Waterfront, dove non vi sarà difficile trovare un ristorantino per la cena, anche se la nostra preferenza va per The Harbour Club, con un’ottima cucina e una terrazza incantevole da cui ammirare il tramonto di fronte a un cocktail o un piatto di pesce e conservare questo incantevole paesaggio come ricordo conclusivo di un indimenticabile week-end a Malta.