Questo articolo fa parte del viaggio di Davide in Indocina. Leggi l’itinerario completo qui »
L’arcipelago delle 4000 isole, nel sud del Laos, è uno dei passaggi più spettacolari del nostro viaggio in Indocina. Abbiamo la possibilità, unica da queste parti, di passare alcuni giorni girovagando per una delle isole sperdute dove la vita è come la immaginiamo in epoche remote, vivendo in bungalow ai ritmi della luce naturale (non c’è elettricità se non qualche ora al giorno).
Capanne di paglia, carri trainati da buoi, risaie e tranquilli paesani che salutano o guardano con curiosità e timidezza. Rimaniamo qualche giorno in questo paradiso che si affaccia sul Mekong, per riprenderci dalle capitali caotiche, dai viaggi interminabili in autobus scalcinati e dalle lunghe attese.
Le isole in realtà non sono 4000 -ma poco importa- e l’arcipelago si chiama Si Phan Don. Le tre isole più conosciute sono Don Det, Don Khon e Don Khong. L’ultima e più grande delle tre, è lunga 18 km e larga 8: è probabilmente la più strutturata, con elettricità e strade. Noi abbiamo optato per qualcosa di più wild. Resta in ogni caso un luogo molto tranquillo dove trascorrere alcuni giorni di relax anche grazie alla presenza di strutture alberghiere più lussuose come il Pon Arena Hotel.
Don Khon è l’isola più piccola, con i suoi 4 km x 3 e dopo l’esplosione degli ultimi anni di Don Det è diventata la metà più tranquilla dove approdare. Raggiungibile in 25 minuti di barca dal paesino di Ban Nakasang, è il luogo ideale per chi è in cerca di spettacoli naturali mozzafiato: a Don Khon potrete visitare le cascate di Khone Phapheng, le maggiori in tutto il Sud est Asiatico per portata d’acqua. Oppure partite alla ricerca dei Delfini Irrawaddy (chiamati anche Orcelle Asiatiche), visibili in tutto il loro aspetto originalissimo dall’isola o ancora meglio noleggiando una barca. Anche in questa minuscola isola che si gira a piedi in poco tempo è possibile fermarsi a dormire in semplici bungalow o in Guesthouse più raffinate come la Auberge Sala Done Khone, con camere private dai prezzi però decisamente alti per il Laos: 65 dollari per una doppia.
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Don Det è l’isola dove scegliamo di passare i nostri 3/4 giorni di puro relax: se da una parte non è più l’Eden di qualche anno fa a causa dei troppi turisti e di qualche bungalow di troppo, è anche vero che è la soluzione ideale per chi vuole scegliere una giusta via di mezzo tra tranquillità e socialità. All’arrivo troviamo un bungalow a pochi dollari e ci vediamo offrire una busta di weed, just to relax… Abbiamo un letto, due amache e questo è tutto.
Camminare per l’isola è strepitoso, ci si può perdere senza paura tanto da qualche parte si finisce (la lunghezza è di 7 km), si può curiosare tra case e campi di un verde abbagliante. Dalle guesthouse – se siete in ansia per la paura di non trovare posto fate un pensierino al bungalow del River Garden – e dai ristorantini è possibile anche affittare una bici: noi consigliamo però di girare l’isola a piedi con tutta la calma del mondo. Il percorso, qualunque voi scegliate, non sarà avaro di incontri e potrete provare anche ad avere un dialogo con i laotiani, se ancora non l’avete fatto. Per i più temerari è possibile poi fare un bagno nel fiume Mekong.
Don Det si può girare anche in un giorno ma non merita di essere vissuta come luogo di passaggio: calcolate qualche giorno in più, lasciatevi travolgere dai ritmi lenti e cadenzati dell’isola, non perdete l’occasione di assaporare quello che rende speciale questo meraviglioso angolo di Laos.
Come arrivare. Le isole sono a ridosso del confine tra Laos e Cambogia. Noi le raggiungiamo con una notte di viaggio nelle cuccette di un autobus da Vientiane, opzione economica anche se non rispecchia proprio l’idea di comodità: una persona di normale peso e statura farà fatica a credere che quella somigliante a una cuccetta strettina in realtà siano due posti letto. Se non avete particolari problemi di spesa potreste dunque pensare di prenotare due posti soprattutto se siete soli e se volete evitare di dormire abbracciati al Sig.Visay di turno. La vicinanza con la Cambogia rende le isole raggiungibili da Pnomh Penh con una giornata intera di viaggio, includendo il tempo di attesa alla frontiera per espletare procedure burocratiche per il visto, costo intorno ai 50 dollari americani.
Il viaggio di Davide in Idocina continua… A Phnom Penh, la capitale della Cambogia »