Si dice Lago Maggiore e il pensiero corre alle splendide Isole Borromee, a notissime località come Arona, Stresa, Baveno, Angera, Intra, Cannero, i giardini di Villa Taranto, la meravigliosa e placida navigazione con gli antichi battelli. Noi vi proponiamo, invece, qualche itinerario dinamico che regala una visione insolita e altrettanto bella del Lago.
Mottarone, il magico spettacolo di sette laghi
Siamo sulle sponde occidentali del Lago Maggiore, Stresa, una ottantina di chilometri da Milano ed una cinquantina da Varese, Novara e dalla elvetica Locarno. La zona è strategica per godere delle bellezze del lago ed è un punto di partenza per tranquille passeggiate, per trekking in montagna, oppure arrampicate e conseguenti spericolate discese in bici. La meta più suggestiva è il Mottarone. Con i suoi 1491 metri è un fantastico balcone naturale per godere di una bellissima vista a 360° sul territorio piemontese e lombardo. Da qui si ammirano addirittura sette laghi oltre al maestoso gruppo del Monte Rosa: Lago Maggiore, d’Orta, di Mergozzo, di Varese, di Comabbio, di Monate, e di Biandronno, adagiati in una culla naturale. Una vista che non teme paragoni in tutta Europa. Il Mottarone è non solo panorama unico ma anche luogo per sport invernali, trekking, parapendio, discese in mountain bike attraverso sentieri dedicati. Si sale in vetta in modo tranquillo con la funivia, oppure in modo molto impegnativo in mountain-bike, oppure faticoso e di lunga durata a piedi. Vediamoli in dettaglio, avendo volutamente tralasciato l’automobile.
- Funivia Stresa-Alpino-Mottarone – Parte dal Piazzale Lido, in frazione Carciano di Stresa, e con un tragitto della durata di 20 minuti (18 € a/r) raggiunge la cima posta tra il Lago Maggiore ed il romantico Lago d’Orta. Le partenze sono ogni 20′ dalle 9.30 del mattino fino alle 17.30, ora dell’ultima corsa anche in discesa. Molto importante il fatto che si possano caricare bici per farci godere della successiva discesa. (tel.0323.30295).
- Mountain-bike – Il consiglio più saggio è quello di godersi – senza aver faticato in salita – una bellissima discesa di circa 1500 mt. di dislivello, il Sentiero Blu del Mottarone. Salire con la bici in funivia (9€) e poi giù a capofitto per poco meno di 25km (15 di sterrato) seguendo sempre le indicazioni per Stresa. All’arrivo della funivia imboccare lo sterrato di fronte, alla fine a sinistra per circa 4 km. su strada asfaltata, alla Fonte Federica infilare lo sterrato sulla destra fino all’Alpe della Volpe. Giù giù fino ad una bellissima vista del Monte Rosa, prendere per Monte Falò a sinistra. Poi un po’ misto asfalto/sterrato fino al bivio per Levo e a destra per Stresa. Si arriva stanchi con le mani leggermente indolenzite per l’uso dei freni ma certamente super felici per una bellissima giornata di divertimento e di viste impagabili.
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- A piedi – Si parte da Baveno, località Tranquilla. Il dislivello da coprire è di circa 1350 mt. la distanza approssimativa di 11 km e la durata di poco meno di cinque ore di salita. Sentiero ben segnato fino al bivio Alpe Vedavia dove si impenna per raggiungere in circa 1 ora gli 890 mt del Monte Camoscio, notevole la vista di tutto il Lago Maggiore e delle montagne che gli fanno da cornice. Gli escursionisti più allenati proseguiranno per la vetta distante circa 6 km seguendo le indicazioni prima per il Monte Zughero poi per il Mottarone. Il ritorno può essere effettuato con la funivia che porta a Stresa e da qui con il battello per Baveno per raggiungere la propria auto. (uff. Turistico Comune Stresa: 0323/30150)
Gignese, bici, golf e ombrelli
Da Stresa, dopo una fugace occhiata allo storico, ma proibitivo Grand Hotel des Iles Borromees, inizia una gita di media difficoltà di una decina di km con un dislivello di circa 500mt. Dopo aver percorso le via Carducci e Binda si affrontano i primi tornanti ancora all’interno dell’abitato. Salendo con tranquillità, la pendenza non supera il 7%, si posso ammirare le bellezze del lago in un tripudio di blu e di verde. Un gioco cromatico che termina nel momento che si entra in un bosco che aiuta a meglio sopportare la fatica. Finito il bosco un benvenuto falsopiano porta a sfiorare Vezzo dove, subito dopo, ci aspettano trecento metri abbondanti di una rampa al 14%. Niente paura, è il tratto più duro; poco dopo la salita è più pedalabile fino ad arrivare al Golf Club Alpino di Stresa (9 buche, ristorante, campo pratica, aperto da marzo a dicembre). Ancora una breve salita e si giunge a Gignese passando davanti al curioso Museo dell’Ombrello e del Parasole, circa 1500 pezzi che ripercorrono storia ed usanze dall’800 in poi (aperto da aprile a settembre). Una breve sosta nella piazza principale di Gignese per raccogliere le ultime novità locali prima di godersi una tranquilla discesa con qualche sosta per doverose fotografie.
Da Pian Vada dieci minuti in picchiata
Lasciamo Stresa e seguendo le rive del lago, dopo una trentina di km siamo a Cannero Riviera, località nota per la produzione di agrumi grazie al particolare microclima che permette questo piccolo “fenomeno” della natura. Gli appassionati di nordic walking trovano sei itinerari adatti a tutte le esigenze, sempre con panorami molto seducenti. Per chi, invece, vuole godersi un po’ di fatica in bici è subito accontentato con un bel percorso a saliscendi di una quarantina di km. Con buona preparazione l’escursione si completa in 4/5 ore con un dislivello di circa 1200 metri. Si parte da Viggiona e si capisce subito che non sarà una ciclo-gita per gente con la pancetta. Dopo un paio di km si arriva a Trarego e, seguendo a destra la strada asfaltata per Colle, si è ripagati dai bellissimi panorami. Proseguendo in salita si raggiunge la cima della collina e, finalmente, un po’ di discesa fino a S.Eurosia. Da qui si sale ancora per un paio di km per Pian d’Alpe dove, troviamo respiro con la strada che spiana fino ad Archia per poi salire al rifugio Pian Vada con una impegnativa pendenza. La nostra fatica sembrerà meno dura grazie al meraviglioso panorama. La discesa, come sempre, sarà entusiasmante grazie a dieci minuti di picchiata per ritornare a Viggiona. Una gita gradevole ed impegnativa al punto giusto per gambe buone. La stanchezza passa ma i ricordi e le soddisfazioni rimangono (info sul percorso: 3395272839).