Laguna veneta in bici, itinerario di una settimana

Non solo Venezia. Attorno alla laguna ci sono tanti altri siti da visitare, sia sulla terraferma nelle cittadine della costa adriatica, sia su isole poco battute come Sant’Erasmo, che in primavera e d’estate si animano di feste paesane, sagre e folklore.

Se quindi cercate un itinerario vario, ecco qua uno spunto per una settimana alternativa in sella a una mountain bike.

Come punto d’appoggio scegliamo il Litorale del Cavallino, da cui raggiungere le diverse tappe e dove concedersi un po’ di sano relax.

1° giorno – Litorale del Cavallino

Situato tra la Laguna veneta e il mar Adriatico a nord-est del Lido di Venezia, il Litorale del Cavallino si è trasformato negli anni in un vero e proprio parco turistico dotato di molti servizi. Un’idea per goderselo appieno è quella di affittare una bici (all’Emporio in località Cà Savio| tel. 041/658277 ) e girovagare attraverso i paesaggi del litorale e dei borghi lagunari di Treporti, Mesole, Saccagnana e Lio Piccolo. Molti sono infatti gli itinerari ciclabili, tra cui quello che dal litorale arriva alla zona delle fortificazioni risalenti al periodo austriaco, oggi abbandonate e circondate da orti o trasformate in abitazioni. Pedalare tra barene, bilancioni e casoni lagunari è meraviglioso, soprattutto grazie alla compagnia di aironi, gabbiani, garzette, cormorani e fenicotteri rosa in estate. Nel piccolo e caratteristico comune di Treporti, di fronte alla Chiesa con due campanili, ci si ferma a prendere l’aperitivo, un’ombra con qualche cicheto alla Locanda Zanella; a Mesole si fa tappa attorno all’ex-convento, mentre arrivati a Saccagnana da provare è l’Ostaria dal Pupi, dove il pesce è sempre fresco ed il servizio veloce. Lio Piccolo, borgo quasi disabitato con la sua chiesetta seicentesca, il frutteto di giuggioli e il Palazzetto Boldù, è una cartolina che nelle giornate limpide regala sullo sfondo Torcello e Burano.

2° giorno – Lido di Venezia

Sempre muniti di bici consigliamo di visitare il Lido, ma fare attenzione che qui le automobili possono circolare. Dopo aver preso il battello linea 14 da Punta Sabbioni fino al Lido, se non portate la bici con voi raggiungete il Venice Bike Rental (Gran Viale S. Maria Elisabetta 79a). Da qui potete sbizzarrirvi e costeggiare la laguna, infilarvi nei viali alberati e ammirare le ville Liberty con i loro splendidi giardini, fino ad arrivare ai Murazzi affacciati sul mare. La pista sui Murazzi prosegue per quasi 5k m; a sinistra il mare non è più separato dalla spiaggia, ma solo da scogliere artificiali dove d’estate si ingegnano a prendere il sole i turisti che non desiderano sborsare cifre da capogiro negli stabilimenti balneari del Lido. Qua e là spuntano singolari sculture povere e dipinti sulle rocce che ravvivano la passeggiata. Il percorso che dal faro a San Nicoletto arriva a Malamocco, borgo di case antiche costruite attorno ad un campo dove si affacciano la chiesa di Santa Maria Assunta e il gotico Palazzo del Podestà, passando per il Gran Viale e gli Alberoni, è di circa dodici chilometri. Per i più energici la pedalata può continuare fino a Pellestrina.

sant'erasmo
CC Groume

3° giorno – Sant’Erasmo

Da Cavallino-Treporti con la linea 13 dei vaporetti si raggiunge l’isola di Sant’Erasmo, la più grande della laguna nord. Tranquilla e dai ritmi rilassati, viene definita l’ “orto di Venezia”, visto che fin dai tempi antichi mantiene la sua attività prettamente legata all’agricoltura, una vera riserva verde attorniata da spiagge e barene. Anche qui la bici è l’ideale, se volete affittarla sul posto andate all’imbarcadero al B&B Lato Azzurro (Via Forti, 13) dove potete anche approfittare dei tesori ortofrutticoli, declinati nei cicheti, con un buon bicchiere di vino. Attraversando la campagna, si percorre un itinerario costiero di circa 9 km tra strade asfaltate e sterrato, toccando la Torre Massimiliana, massiccia fortificazione d’età asburgica restaurata nel 2004. Se volete concedervi un fuori pista, potete raggiungere l’isola di San Francesco del Deserto in kayak. Nello zaino infilateci vestiti che vi permettano di entrare nel convento dei francescani, dove godere dei magnifici chiostri e dei profili dei cipressi.

4° giorno – Jesolo

Da Ca’ Savio, la cittadina di Jesolo dista circa una ventina di km fatti di pedalate tra paesaggi campestri. Oltrepassato il Sile attraverso il Ponte del Cavallino, si costeggia il fiume per un bel tratto, lungo Via Cristo Re: dopo l’iniziale pista ciclabile si percorre uno sterrato con fondo un po’ impegnativo, spesso ghiaioso ma compatto. Il paesaggio è di rara bellezza: a destra il fiume Sile con i suoi canneti, a sinistra il panorama della Laguna. Si raggiunge Jesolo città, dove il cicloturismo è davvero all’avanguardia: Jesolo Ambient Bike è di fatto una guida che mostra i 150 km di percorsi ciclabili della città suddivisi in 6 differenti gruppi. Potete scegliere il percorso rosso, per poi rientrare verso Cavallino-Treporti oppure per il ritorno si può costeggiare il Sile dall’altro lato, seguendo la parte sinistra dell’argine e passando accanto al Golf Club e agli allevamenti dei cavalli da corsa.

5° giorno – Jesolo Lido

Ripercorrendo come il giorno precedente il primo tratto fino ad attraversare il Ponte del Cavallino, si gira poi a destra verso la foce del Sile, fino ad arrivare al Faro di Jesolo, alla Darsena e al Porto Turistico. Si prosegue poi verso la marina, muovendosi lungo il lido in un tragitto interamente cittadino. Potete farlo tutto di fila, rimanendo in sella per 27 km. fino alla foce del Piave, oppure fare delle tappe per approfondire alcune peculiarità della cittadina, come la residenziale Torre Aquileia di Carlos Ferrater a Piazza Mazzini. Jesolo è sempre ricca di eventi, quindi è d’obbligo una puntatina anche in piazza Brescia dove c’è il Palazzo del Turismo, sede delle principali manifestazioni. L’ultimo tratto dell’itinerario, che arriva fino al piccolo borgo peschereccio di Cortellazzo, attraversa la Pineta. Questo giro è calorosamente sconsigliato di sabato e domenica, visto il traffico che assedia il Lido.

6° giorno – Vignole e  Certosa

Per il penultimo giorno di svago abbandoniamo la bici e andiamo alla scoperta di due isole poco conosciute all’interno della Laguna. Situata a circa un chilometro a est di Venezia, alle spalle di Sant’Elena, Vignole è facilmente raggiungibile con la linea pubblica Actv, utilizzando la 22 e cambiando alle Fondamenta Nove con la 13. La vegetazione è la caratteristica predominante dell’isolotto, anticamente chiamato “delle sette vigne”. Oggi è un piccolissimo borgo agricolo con una cappella dedicata a S. Erosia. Concedetevi un pranzo alla Trattoria alle Vignole (Isola Vignole 12), dove da quasi cento anni la famiglia Vianello delizia i commensali con i piatti della tradizione veneta, come le sarde in saor, gli spaghetti ai frutti di mare e le seppie in nero. Nel primo pomeriggio, tornando a Venezia alla fermata Fondamenta Nove si prende il vaporetto 42 per raggiungere la Certosa, isola abbandonata per anni, oggi recuperata grazie ad un parternariato tra il Comune di Venezia ed alcuni giovani imprenditori che hanno promosso la costituzione di un parco e del polo nautico Vento di Venezia. La bonifica dell’area mira al completo recupero dell’isola rendendola accessibile e priva di barriere architettoniche, puntando sulla conservazione di un patrimonio naturalistico, che rischiava di essere completamente perso. Di questi tempi, un progetto ammirevole.

7° giorno – Cavallino-Treporti

Prima di lasciare la Laguna concedetevi un po’ di relax. a Cavallino-Treporti vi aspetta una lunghissima spiaggia di sabbia fine e, d’estate, concerti, rappresentazioni teatrali e cinema all’aperto. Ad agosto l’evento più sospirato è “Beach on Fire”, spettacolo pirotecnico con migliaia di fuochi d’artificio. Da non dimenticare sono la “Festa dea Sparesea” ogni 1° maggio dedicata all’asparago, e il  “Palio Remiero” a giugno, torneo che annovera diverse discipline sportive tra cui la coinvolgente gara di voga alla veneta.

Informazioni utili. Per gli orari dei vaporetti consultate il sito della Actv.

Destinazione: