Visitare Istanbul durante il Music Festival

Che Istanbul sia una città vivace e traboccante di storia è già noto a molti, ma quello che forse in diversi non sanno è la confluenza di cultura musicale che avviene durante il Festival Musicale quest’anno alla 41° edizione, che si terrà dal 4 al 29 giugno.

L’Istanbul Music Festival è organizzato da Iksv, un’associazione che pare non aver badato a spese per dare all’evento culturale quella valenza di manifestazione mondiale che non guasta mai.

Visitare Istanbul durante il Festival è un’ottima idea perché da un lato è possibile scoprire location insolite, rinnovate per ospitare la manifestazione e i suoi numerossissimi eventi; dall’altro cade di giugno, quando il clima è temperato e l’antica Costantinopoli sembra non aspettare altro che accogliere visitatori.

Durante l’Istanbul Music Festival potrete ascoltare dell’ottima musica e allo stesso tempo scoprire luoghi ricchi di storia e di cultura, che per l’occasione rimarranno aperti ad orari non convenzionali.
E’ il caso della chiesa bizantina di Aya Irini, in italiano la Chiesa di Santa Irene, oggi un museo che normalmente consente l’accesso solo su richiesta. Durante i concerti invece la location sarà aperta a tutti. Non dimentichiamo inoltre che Aya Irini è poco distante da Aya Sofya uno dei principali monumenti di tutta la città, comunemente conosciuta come la Divina Sapienza, resa famosa dalla sua cupola gigantesca, apparentemente sospesa, e la sua storia travagliata.

Altra location a cinque stelle che ospiterà i concerti del Festival della musica è il Convento Sufi di Galata che normalmente ospita le danze religiose, le semahane. Un assaggio di questa antichissima arte lo si può avere in diversi punti cittadini, specie alla stazione ferroviaria di Sirkeci, ma ovviamente si tratta solo di un assaggio.

Una vera e propria chicca è rappresentata dalla Chiesa armena di Surp Vortvots Vorodman restaurata dopo ben 90 anni di totale abbandono. Il restauro interamente finanziato dallo Stato ha richiesto grande sforzo economico e di tempo: durante i lavori si è scelto di inserire in questa favolosa chiesa eretta negli anni venti dell’ottocento, un bel palcoscenico che oggi le consente d’essere fulcro della vita culturale della città.

Il festival è inoltre un’ottima occasione per visitare poi l’Opera Süreyya, il teatro di İş Sanat e il Centro congressi di Harbiye.

Ristoranti e gusti “made in Istanbul”. L’occasione è ottima anche per andare alla scoperta del lato culinario di Istanbul. Fra le specialità c’è il Kaymak, un dolce tipico spesso accompagnato da noci verdi candite; il cay, tè turco, e la mastica: non si tratta esattamente di una specialità locale, ma in città si vendono ovunque prodotti aromatizzati con questa resina derivata dal lentischio. Infine tuffatevi nel mare di lokum, dolcetti turchi da leccarsi i baffi. Un buon indirizzo è il Ciya Sofrasi, la cucina è tipicamente medio orientale e un pasto completo si aggira intorno alle 15 euro.

Dove dormire a Istanbul. Giusto un paio di indicazioni: l’Apartof nel cuore della città offre belle camere con connessione Wi-Fi e angolo cottura a prezzi accessibili; lo Star hotel si trova in posizione centralissima, a Sultanahmet, offre camere confortevoli a buon prezzo.

Istanbul Music Festival: biglietti e programma. Il costo di alcuni biglietti è elevato: per accaparrarsi quelli dei concerti che si terranno ad Aya Irini servono dalle 150 alle 350 lire turche (per dirla in euro si tratta di un costo che oscilla fra le 70 e le 160 euro), ma se si preferiscono altre location i costi si abbassano. I biglietti possono essere acquistati online e i giovanissimi hanno prezzi ridotti. Qui potete consultare invece il programma completo.

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